Toyota F1: Ultimo round a Interlagos

Toyota F1: Ultimo round a Interlagos

Il Gran Premio del Brasile di Interlagos, diciottesimo appuntamento del 2008, sara' la gara con la quale si concludera' la positiva stagione della Panasonic Toyota Racing. Questo storico circuito alla periferia di San Paolo ha ospitato per la prima volta la Formula 1 nel 1973, ma a quel tempo il tracciato era notevolmente piu' lungo degli attuali 4,309 km. La pista antioraria di Interlagos e' caratterizzata dall'estrema velocita' con cui si percorrono l'ultimo settore, in salita fino alla Subida dos Boxes, e tutto il rettilineo del traguardo fino alla simbolica curva "S do Senna"; di recente poi sono state eliminate le imperfezioni per cui era famosa in passato. Sia Jarno Trulli che Timo Glock hanno all'attivo ottimi risultati, e attualmente si trovano tra i primi dieci nella classifica piloti; inoltre la Toyota arriva in Brasile con 52 punti, il suo secondo miglior risultato in Formula 1, e tutto il team ha intenzione di incrementare questo bottino prima che la bandiera a scacchi ponga fine alla settima stagione della scuderia ai vertici dell'automobilismo.

Jarno Trulli (vettura 11)

“In Brasile voglio rifarmi della frustrazione provata in Cina per essermi dovuto ritirare cosi' presto. Questa e' stata una delle mie migliori stagioni, nonostante alcuni momenti sfortunati, quindi spero proprio di concludere degnamente l'ultima gara con un altro arrivo nelle prime sei posizioni. Inoltre, anche se purtroppo non riusciremo a conquistare il quarto posto in classifica costruttori, posso ancora arrivare ottavo nella classifica piloti, quindi combattero' per conquistare piu' punti possibili in vista di questo obiettivo; d'altronde la scorsa stagione sono arrivato in zona punti nonostante la nostra vettura non fosse competitiva come quella di quest'anno, di conseguenza sono piuttosto ottimista. In ogni caso, correre a Interlagos e' abbastanza difficile, perché si gira in senso antiorario e il collo subisce sollecitazioni notevoli; io pero' sono in forma, non ho mai avuto problemi, e mi piace correre su questa pista che in generale richiede un certo impegno.”

Timo Glock (vettura 12)

“La mia prima stagione con la Toyota e' stata molto positiva, e voglio concluderla con un buon risultato al Gran Premio del Brasile. Quest'anno sono convinto di aver fatto grandi progressi, e allo stesso tempo mi sono anche divertito molto; la Toyota e' un'eccellente scuderia, i componenti del team mi hanno sempre sostenuto, quindi sono molto motivato per questa gara, e le energie di certo non mi mancano, anche se la stagione e' stata lunga. A Interlagos ho gia' corso in Formula 1 nel 2004, e mi ricordo soprattutto che per i piloti era piuttosto faticoso girare su una pista con molte imperfezioni; pero' ho saputo che i brasiliani hanno risolto il problema, e questo ci sara' di aiuto, visto che a Singapore la nostra vettura non era perfetta nei punti sconnessi. Inoltre, considerando il nostro passo gara negli ultimi Gran Premi, possiamo contare sulla nostra competitivita' anche questo week-end, e per quanto mi riguarda cerchero' di incrementare il mio punteggio; al momento sono decimo nella classifica piloti, e se potessi conquistare altri punti e mantenere la posizione sarebbe davvero un bel risultato per la mia prima stagione effettiva.”

Pascal Vasselon – Direttore generale telai

“A Interlagos le nostre prestazioni sono state sempre buone, quindi abbiamo aspettative elevate per il Gran Premio del Brasile e non vediamo l'ora che arrivi il momento della gara. La nostra vettura e' stata competitiva su quasi tutti i circuiti, quindi a Interlagos dovremmo essere altrettanto forti; in ogni caso, saranno i pneumatici il fattore decisivo. L'anno scorso la Bridgestone aveva adottato una tattica aggressiva portando le mescole soft e super soft, quindi abbiamo dovuto affrontare il problema del blistering. Questa volta utilizzeremo la mescola morbida e quella media, che dovrebbero essere piu' adatte, ma questo non significa che i pneumatici non costituiranno un problema; la questione non sara' cosi' semplice, e dovremo lavorare parecchio. A parte questo, la pista di Interlagos non sollecita eccessivamente i freni e richiede una deportanza medio–bassa.”

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