Test F1 a Jerez: analisi della prima sessione di test invernali 2015

Qualche considerazione dopo le prime prove invernali

Test F1 a Jerez: analisi della prima sessione di test invernali 2015

Dopo settimane di attesa finalmente le monoposto di Formula 1 sono tornate a sfrecciare in pista. Luogo dell’evento è stato il circuito spagnolo di Jerez in occasione dei test invernali pre-stagionali della durata di quattro giornate a cui hanno partecipato tutte le scuderie impegnate nel mondiale tranne la Force India.

Mercedes
La nuova monoposto Mercedes W06 Hybrid è stata presentata ufficialmente nella prima giornata di test, con tanto di selfie insieme alla nuova vettura da parte di Nico Rosberg e Lewis Hamilton con il primo che subito dopo ha guidato la vettura in pista. Per fugare ogni dubbio è parso chiaro sin dal day one che la vettura tedesca sarà l’avversario da battere per tutti gli altri: infatti Nico Rosberg ha inanellato ben 157 giri, più del doppio di quelli compiuti da Bottas con la Williams e più di quanti ne hanno fatti Ferrari, Red Bull e Mclaren messe insieme; un dato impressionante se si pensa che eravamo solo alla prima giornata di test. Rosberg, che ha stampato il terzo tempo, al termine della giornata si è detto soddisfatto della vettura dal momento che l’ha trovata molto bilanciata e che l’obiettivo della Mercedes in questi test è quello di girare il più possibile visto che il punto debole dell’anno scorso è stato l’affidabilità della vettura. Nella seconda giornata a portare la vettura in pista è stato Lewis Hamilton. L’inglese ha compiuto “solo” 92 tornate prima di essere costretto a fermarsi ai box a causa di una perdita d’acqua che ha messo la parola fine alla sua giornata di test, piazzandosi in quarta posizione, a un secondo e mezzo da Vettel. Nella terza giornata Nico Rosberg è tornato a guidare la freccia d’argento riuscendo a completare tantissimi giri: ben 151, in cui il tedesco ha anche fatto dei long run e si è piazzato in terza posizione a 4 decimi da Nasr. Nella quarta e conclusiva giornata di test è tornato al volante il compagno inglese che, nonostante un testacoda la mattina, ha compiuto 114 giri, piazzandosi in terza posizione finale a quasi un secondo e mezzo da Raikkonen. In totale la Mercedes nei quattro giorni a Jerez è riuscita a completare 516 giri per un totale di 2285 chilometri percorsi.

Red Bull
Nessuna presentazione ufficiale per la nuova monoposto RB11 che è scesa in pista durante la prima giornata con una livrea speciale, quasi antispionaggio per camuffare meglio alcune soluzioni aereodinamiche. Durante la prima giornata di test è sceso in pista Daniel Ricciardo: l’australiano ha compiuto 35 giri, pochi per la verità, piazzandosi quarto a 7 decimi da Vettel. La Red Bull ha infatti accusato problemi di affidabilità, più specificatamente per quanto riguarda le batterie. Nonostante tutto Ricciardo si si è detto soddisfatto della macchina. Nella seconda giornata è sceso in pista Daniil Kvyat il quale però ha rotto l’ala anteriore con un testacoda durante il giro di installazione, ingannato dalla pista bagnata. Il problema è che l’ala era un pezzo unico e la Red Bull quindi non ne aveva di riserva; ciò ha costretto il team a far girare il russo senza ala per pochi giri (18), buttando di fatto una giornata di lavoro. Nella terza giornata è tornato al lavoro Daniel Ricciardo, il quale però non ha potuto girare tanto dal momento che il team si è visto costretto a sostituire l’intera power unit durante le prove. L’australiano al termine della giornata ha compiuto 48 giri piazzandosi in penultima posizione a oltre 2 secondi da Nasr. Va meglio nell’ultima giornata, con Kvyat che riesce a completare 64 giri piazzandosi penultimo a 3 secondi da Raikkonen. Da questa prima sessione di test emerge che l’affidabilità rimane ancora un problema in casa Red Bull.

Ferrari
Con i test di Jerez è iniziata una nuova era in casa Ferrari. Il rivoluzionato team di Maranello ha lasciato testare la nuova SF15-T a Sebastian Vettel nelle prime due giornate di test riuscendo a piazzarsi in cima alla classifica in entrambe. Nella prima giornata ha fermato il cronometro sull’1:22.620 completando 60 giri, rimanendo fermo ai box per qualche piccolo problema alla telemetria durante la mattinata. Nella seconda giornata si conferma in cima alla classifica con il tempo di 1:20.984 e 88 giri all’attivo. Seb si è preso anche l’applauso dei meccanici, grati del fatto che il pilota ha riportato la vettura tutta intera ai box nonostante le condizioni di bagnato sulla pista. Sicuramente c’è un bel clima in casa Ferrari, con Vettel che ha affermato che questa SF15-T è una buona base su cui costruire qualcosa. Nelle ultime due giornate di test il volante è passato a Kimi Raikkonen che si è piazzato rispettivamente in seconda e prima posizione completando 92 e 106 giri, stabilendo il record sul giro nell’ultima giornata fermando il cronometro sull’1:20.841. Ma più importante di questo è stato il feedback del finlandese circa la nuova monoposto di Maranello, reputata più guidabile e migliore della precedente. Insomma, la Ferrari è stata senza dubbio la sorpresa di questi test, ovviamente il vero banco di prova sarà a Melbourne, ma per il momento però si può guardare al futuro con un po’ più di ottimismo e serenità.

Williams
La nuova Williams FW37 è stata testata da Valtteri Bottas nelle prime due giornate. Il finlandese ha compiuto 73 tornate durante una prima giornata in cui, a parte qualche problema patito nella mattinata, è stato in grado di compiere dei vari run, facendo il quinto crono a oltre un secondo da Vettel. Il finlandese si è detto molto soddisfatto della monoposto reputandola un miglioramento rispetto a quella della passata stagione spronando il team ad ambire in alto affermando che adesso c’è piena consapevolezza da parte di tutti del valore di questa Williams. Nella seconda giornata il finlandese completa 5 giri in meno rispetto alla precedente, ma migliora di oltre un secondo e mezzo il proprio crono piazzandosi in terza posizione. Nelle ultime due giornate è sceso in pista Felipe Massa che si è piazzato rispettivamente in quarta e quinta posizione compiendo 71 e 73 giri. Anche il brasiliano si è detto molto contento della vettura, affermazioni che sono in sintonia con quelle del compagno di squadra e che fanno pensare che il team inglese può davvero essere un importante protagonista nella prossima stagione.

Mclaren
Il team più atteso di questi test era senz’altro quello di Woking, soprattutto a causa di un doppio ritorno: quello della Honda quale fornitore di motori in Formula 1 e quello di Fernando Alonso nel team inglese. Di certo Fernando sperava in un esordio migliore dal momento che nella prima giornata è riuscito a compiere solo 6 giri, rimanendo fermo ai box a causa dei problemi di gioventù della nuova monoposto. Ai cronisti lo spagnolo ha lanciato una frecciatina al suo ex team dicendo che è abituato ad affrontare questo genere di problemi dal momento che la sua pazienza è stata messa a dura prova per cinque anni. Non è andata meglio nella seconda giornata: anche Jenson Button non è andato oltre i 6 giri completati, con la nuova power unit Honda afflitta da tanti problemi. Nella terza giornata alla guida della vettura è tornato lo spagnolo che è riuscito a completare 32 giri: la macchina è stata nuovamente vittima di problemi di affidabilità che hanno provocato un guasto al motore impedendo al team di fare più giri. Nell’ultima giornata Jenson Button ha completato invece 35 giri, ma non pochi sono stati i problemi: prima una perdita d’olio, poi alla pompa di benzina che ha costretto il team a concludere anticipatamente i test. Insomma, ci si aspettava tanto (forse troppo) dal duo Mclaren-Honda, la verità è che c’è ancora tanto da lavorare, bisogna aspettare prima di trarre un giudizio definitivo.

Toro Rosso
La Toro Rosso è scesa in pista durante le prime due giornate con Carlos Sainz Jr. Nella prima giornata lo spagnolo ha compiuto 46 tornate a quasi 2 secondi e mezzo da Sebastian Vettel, affermando di ritenersi soddisfatto della vettura nonostante qualche problema in cui è dovuto incorrere. Buono il debutto di Max Verstappen che nella seconda giornata ha potuto guidare per 73 giri la Toro Rosso, piazzandosi quinto a 3 secondi da Nasr. Nella terza e quarta giornata il team è riuscito a fare tanti giri rispettivamente con Carlos Sainz Jr e Max Verstappen: 136 e 97, dimostrando che la nuova STR10 è una monoposto nata bene sul piano dell’affidabilità. Verstappen si è detto contento della macchina e del fatto che la sua tenuta fisica abbia retto; sicuramente il giovane ha spazzato ben più di un pregiudizio con questi test.

Sauber
La rinnovata Sauber è scesa in pista a Jerez durante le prime due giornate guidata da Marcus Ericsson: lo svedese ha ottenuto il secondo tempo durante la prima giornata a solo un decimo da Sebastian Vettel e si è detto entusiasta dell’esordio a bordo della vettura dal momento che non ci sono stati grandi problemi e la macchina sembra essere migliorata. Nella seconda giornata Felipe Nasr si è piazzato in seconda posizione, mentre nella terza giornata ha stampato il giro più veloce completando 88 e 108 giri in entrambe le giornate, ottenendo i migliori giri con le gomme a mescola soft. Il secondo tempo di Ericsson ottenuto nell’ultima giornata (112 giri all’attivo per lo svedese), fa pensare che l’obiettivo della Sauber durante questi test sia stato quello di mettersi il più in mostra possibile per attirare qualche sponsor. Ovviamente ciò non è detto e magari la nuova vettura è realmente competitiva, staremo a vedere.

Lotus
A causa di un ritardo nell’assemblaggio della nuova E23, il team di Enstone non è stato in grado di partecipare alla prima giornata di test. Nella seconda giornata è stato Pastor Maldonado a far debuttare la nuova monoposto compiendo alla fine 41 giri in cui ha testato il nuovo motore Mercedes. E’ andata meglio nella giornata successiva, con il venezuelano che è riuscito a fare 96 giri piazzandosi quinto ad un secondo da Nasr, mentre nell’ultima giornata Romain Grosjean ha potuto fare il proprio debutto con la nuova monoposto; a causa di alcuni problemi il francese ha totalizzato solo 53 giri piazzandosi in sesta posizione con il tempo di 1:23.802.

Da questa quattro giorni di test a Jerez possiamo sicuramente ricavare qualche considerazione. Per prima cosa la Mercedes rimane la monoposto riferimento per tutto il lotto, i 516 giri percorsi sono un chiaro segnale che a Brackley si sta lavorando per rimuovere l’unico punto debole della monoposto dello scorso anno: l’affidabilità. Chi invece è stata la vera sorpresa di questi test è indubbiamente la Ferrari: è presto per cantar vittoria ma i progressi da una parte della power unit e dall’altra del profilo aereodinamico della vettura sembrano essere incoraggianti. La Red Bull è risultata essere una vettura come al solito estrema che ancora si porta dietro però dei problemi circa l’affidabilità, mentre la Williams, nonostante qualche problemino, sembra essere lì anche quest’anno per giocarsi le posizioni che contano in classifica. Male la Mclaren, forse ci si aspettava troppo dal team motorizzato Honda, poiché sono stati tanti i problemi di gioventù che hanno afflitto la nuova MP4-30; è comunque ancora troppo presto per esprimere giudizi. Come ultima osservazione è interessante notare come il giro record fatto segnare da Kimi Raikkonen in questi test sia più veloce di quasi 2 secondi e mezzo dell’1.23:276 fatto da Kevin Magnussen durante la sessione dello scorso anno, segno che il progresso fatto da queste monoposto c’è ed è molto evidente.

Davide Gambardella

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