Sulla strada giusta: i validi progressi della Panasonic Toyota Racing

Sulla strada giusta: i validi progressi della Panasonic Toyota Racing

Quella del 2008 e' stata la seconda migliore stagione nella breve storia della Panasonic Toyota Racing, ma il team non ha mai puntato al secondo posto.
Dopo aver conquistato due podi e 52 punti nelle 17 gare disputate prima del Gran Premio del Brasile, e' chiaro che il progresso del team e' stato notevole, soprattutto se si pensa che sommando i risultati delle due stagioni precedenti il totale e' di un podio e 48 punti complessivi.

Inoltre la TF108 ha dimostrato di poter fornire prestazioni eccellenti a fianco di una indiscutibile affidabilita', visto che nelle 17 gare prima del Brasile solo tre volte il ritiro e' stato causato da problemi meccanici.

La Panasonic Toyota Racing pero' aspira alla vittoria e questo desiderio irrealizzato continua a spronare il team verso un continuo miglioramento, nonostante gli obiettivi di inizio stagione, vale a dire ritorno sul podio e incremento dei punti finali, siano stati raggiunti.

“Quest'anno e' stato fantastico; siamo tornati sul podio con entrambi i piloti e la vettura ha potuto competere per le prime tre posizioni, quindi la stagione e' stata molto positiva,” afferma il Presidente John Howett. “Adesso pero' vogliamo salire sul gradino centrale del podio, quello del vincitore. Non ho dubbi; il futuro ci vedra' vincere gare e diventare campioni del mondo.”

Ovviamente gli arrivi sul podio in Francia e in Ungheria sono stati i momenti salienti, ma scavando piu' a fondo si scopre che le statistiche confermano l'elevata competitivita' della TF108 su quasi tutti i circuiti; infatti per gran parte della stagione e' stata la sfidante diretta di McLaren–Mercedes e Ferrari e approda in Brasile dopo nove arrivi nelle prime sei posizioni e quattordici in zona punti.

Questo incredibile miglioramento comunque non e' arrivato all'improvviso; e' il frutto del duro lavoro che per mesi le 650 persone di stanza al centro tecnico di Colonia, in Germania, hanno svolto da quando nel dicembre 2006 sono state prese le prime decisioni sul progetto della TF108.

Applicando il metodo Toyota Way, il team ha sviluppato con passione e dedizione l'idea della TF108 prima di passare alla messa a punto sulla pista di prova durante l'inverno, attuando poi nel corso della stagione un estensivo programma di sviluppo caratterizzato dall'introduzione di aggiornamenti quasi ad ogni gara.

John Howett riferisce: “Secondo me la questione essenziale e' che disponiamo del giusto numero di persone nei settori preposti a fornire prestazioni.”

“Inoltre il nostro database e' molto piu' ampio e dettagliato, quindi conosciamo meglio ogni pista e sappiamo quali parametri sono fondamentali per ottenere risultati. In sostanza, ogni reparto dello stabilimento vede impiegate persone estremamente valide che svolgono i lavori importanti.”

“Insomma, abbiamo le persone e le capacita' e penso che le prestazioni di quest'anno siano cresciute perché ogni singolo elemento e' migliorato; non solo alcuni, proprio tutti. A ogni curva e ad ogni giro recuperiamo centesimi di secondo ed e' questo a fare la differenza.”

Quindi, una volta che tutto e' a posto, il metodo Toyota Way fornisce al team un vantaggio unico per trasformare creativita' ed energia in un effettivo progresso. Oltre a incrementare l'efficienza e a stimolare la continua ricerca del miglioramento, il metodo Toyota Way favorisce una cultura del lavoro aperta, nella quale i problemi vengono risolti rapidamente e lo sviluppo e' costante.

“Non si tratta di una filosofia manageriale, ma di una filosofia di squadra e questo e' cio' che la distingue da molte altre idee di gestione apprezzabili,” afferma il Team Manager Richard Cregan. “Il metodo Toyota Way e' uno stile di vita, un modo di agire ed e' stato definito come una modalita' di azione di stampo genetico. Io penso che il suo successo si sia manifestato in molti modi diversi, in particolare quando si e' trattato di avvicinare le persone per farle lavorare in squadra; credo che questo sia stato il campo nel quale siamo stati sicuramente vincenti.”

Un altro aspetto positivo della stagione 2008 e' rappresentato dalle prestazioni dei piloti, Timo Glock e Jarno Trulli. I due hanno dato vita alla combinazione perfetta di giovinezza ed esperienza, stimolandosi l'un l'altro in pista e collaborando strettamente fuori dalla pista per migliorare la TF108.

Tadashi Yamashina, Presidente e Team Principal, spiega: “Pur non volendo enfatizzare eccessivamente la questione dell'eta', la freschezza con cui Timo si e' messo al volante e' stata un incentivo per Jarno che, a sua volta, ha insegnato a Timo cio' che ha imparato con l'esperienza. In questo modo i piloti, dimostrando il massimo impegno, hanno messo al nostro servizio i loro punti di forza.”

Richard Cregan aggiunge: “I nostri due piloti sono molto in sintonia e lavorano insieme allo sviluppo della vettura; parlano con gli ingegneri, si scambiano opinioni e comunicano con tutto il team, anche recandosi spesso in sede. Ad esempio, Timo adesso abita a Colonia, quindi ogni volta che si trova in citta' fa avanti e indietro dal centro tecnico come un qualsiasi impiegato e penso che questo sia di grande motivazione per tutti.”

La motivazione e' esattamente quello che non manchera' per l'ultima gara della stagione 2008 che la Panasonic Toyota Racing spera di coronare con un risultato positivo; ma siccome la Formula 1 non si ferma mai, il team si e' gia' messo alacremente al lavoro per costruire il successo prossimo venturo.

John Howett conclude: “Penso che l'atmosfera all'interno del team sia la riprova del successo ottenuto; e' sempre facile motivare una squadra che ha conseguito risultati importanti. Secondo me, il fatto davvero incoraggiante e' l'interazione di ogni elemento all'interno dell'organizzazione che adesso e' completamente unificata; la tangibile prospettiva di vittoria sta abbattendo tutte le barriere.”

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