Intervista a Stefano Domenicali

Intervista a Stefano Domenicali, realizzata in collaborazione con www.formula1.com

I primi 100 giorni nella tua nuova posizione sono gia' entrati nella storia. Come e' cambiata la tua vita?
Beh, piu' che storia direi che e' ancora attualita'! Cento giorni sono ben pochi per poter cambiare una vita, non crede? E' chiaro che sento la responsabilita' e l'onore di ricoprire un ruolo cosi' importante ma io sono la stessa persona di sempre e voglio rimanere tale.

Hai un'eredita' molto pesante. Come affronti questa situazione? E la transizione dal vecchio al nuovo regime e' stata priva di problemi?
Anche qui sarei piu' attento nella scelta delle parole. Non ci sono un vecchio e un nuovo regime, sa tanto di rivoluzione, un concetto che e' lungi da quello che avviene a Maranello. Il presidente Montezemolo e Todt mi hanno affidato un compito nell'ambito di un programma di rinnovamento graduale iniziato gia' da tempo ed improntato al principio della stabilita' dinamica e della crescita interna. La filosofia della squadra rimarra' quella che ci ha contraddistinto da tanti anni a questa parte, anche se ogni individuo e' diverso dall'altro e agisce con un proprio modo di essere e di fare.

Sei "cresciuto" all'interno della Ferrari con varie posizioni in numerosi dipartimenti. Questa profonda conoscenza rende piu' facile l'approccio con la tua nuova posizione?
Credo che il percorso che ho seguito all'interno dell'azienda mi abbia permesso di acquisire una conoscenza molto vasta di tutte le problematiche che ci si trova ad affrontare nella gestione di una squadra di Formula 1. Inoltre, ho avuto la fortuna di trovare ai vertici dell'azienda persone straordinarie come Montezemolo e Todt, che mi hanno insegnato molto.

Le prime due gare hanno dato l'impressione che la stagione sia iniziata troppo presto per tutte le squadre – inclusa la Ferrari. Cosa rende cosi' difficile essere pronto al momento giusto – dopo tanti e intensi test durante l'inverno?
Per quello che ci riguarda, a Melbourne si sono verificati dei problemi gravi in termini di affidabilita' ma non perché non siamo arrivati impreparati all'appuntamento. Piuttosto, e' vero che quest'anno tutti, tranne una squadra, hanno a che fare con un parametro nuovo, la centralina MES, che va ancora conosciuto appieno, soprattutto per tutti i riflessi che ha sul funzionamento complessivo della vettura.

Sei soddisfatto con le due gare – la macchina e le prestazioni dei due piloti? Specialmente con il fatto che Felipe ha 0 punti in questo momento…
Non possiamo essere soddisfatti di aver raccolto soltanto undici dei trentasei punti disponibili. Detto questo, le responsabilita' sono della squadra nel suo complesso, composta da manager, tecnici, meccanici e, ovviamente, piloti: tutti noi dobbiamo migliorare la nostra prestazione per raggiungere lo standard cui aspiriamo.

Avete fatto dei test in Bahrain a Febbraio – questo potrebbe essere un vantaggio – potete essere in grado di usare dati recenti?
Credo che non ci sara' un reale vantaggio alla fine del weekend, soprattutto perché le condizioni che avremo in pista questo fine settimana saranno diverse da quelle di inizio febbraio. La scelta di andare in Bahrain per i test fu determinata dal desiderio di poter provare a lungo la macchina in condizioni meteorologiche sufficientemente stabili e con temperature superiori a quelle normalmente disponibili in Europa nel periodo invernale.

La stagione 2007 e' stata una competizione tra le due squadre Ferrari e McLaren. Adesso anche la BMW-Sauber e' un avversario temibile. Sara' una gara tra tre scuderie quest'anno? E dove vedi la Ferrari?
Credo che sia ancora un po' presto per dare un verdetto definitivo ma, per quello che abbiamo visto in Australia e in Malesia, ci sono almeno tre squadre molto competitive: e la Ferrari e' fra queste.

Se avessi un desiderio come Direttore della Gestione Sportiva – quale sarebbe?
Ovvio: confermare i titoli vinti nel 2007!!