Il Forum di F1GrandPrix.it intervista Gian Carlo Minardi
Con il giro di boa del Mondiale di F1 i ragazzi del forum di F1GrandPrix.it hanno sentito le dichiarazione di una parte della storia dell'automobilismo, il dott. Gian Carlo Minardi. Minardi ha cosi' parlato dei piloti, del futuro di Fernando Alonso, di Kimi Raikkonen e dei costi della F1
La Formula 1 e' arrivata a meta' campionato: alla luce dei risultati quale formazione di piloti ha reso nel migliore dei modi, chi ha deluso e chi potra' dare qualcosa in piu' in questa seconda parte di campionato.
Sicuramente in questo momento Lewis Hamilton sta facendo molto bene, al di la' degli errori commessi dal suo team (McLaren Mercedes). Sta crescendo molto bene e sara' un avversario molto ostico per la Ferrari.
La scuderia di Maranello indubbiamente ha fatto degli errori, cosi' come i suoi due piloti (Raikkonen e Massa) per cui non possiamo dargli un voto molto alto: arrivano alla sufficienza perché hanno comunque vinto delle gare, ma si sono lasciati alle spalle troppi punti importanti. Tornando in casa McLaren il finlandese Kovalainen non e' all’altezza della situazione e per questo la scuderia inglese fara' molta fatica a conquistare il Campionato Costruttori, titolo molto sentito dal consiglio di amministrazione della Mercedes. Poi c’e' tutta una serie di piloti che erano partiti molto bene: uno su tutti Nico Rosberg il quale pero', forse non supportato da una macchina competitiva, non sta facendo molto bene. Sottotono anche il due volte Campione del Mondo Fernando Alonso, molto nervoso, impreciso, commette errori che non ho mai visto fare. Coulthard, decisamente non competitivo: non ha sfruttato minimamente la sua esperienza nonostante una vettura in crescita, come dimostrano i risultati di Mark Webber o della Scuderia Toro Rosso, clone della Red Bull Racing, che sta facendo molto bene con Vettel.
Ora ci avviamo in una seconda parte con una McLaren decisamente in spolvero e vediamo cosa sara' capace di fare la Ferrari e se riuscira' a reagire a e recuperare il terreno perso negli ultimi due gran premi.
Proprio per quanto riguarda il pilota della Ferrari Kimi Raikkonen, cosa pensi del finlandese che abbiamo visto in McLaren e del Kimi ferrarista?
Molto probabilmente Kimi Raikkonen e' proprio questo qui. Un pilota diverso molto probabilmente avrebbe vinto anche altri mondiali. La McLaren non ha perso dei mondiali perché non era competitiva, ma per errori dei suoi piloti o di strategia. E’ certamente un pilota velocissimo che in alcuni circuiti riesce a fare la differenza , ma forse non un campionissimo. Oltretutto ci sono tutte queste voci che non lo danno ancora per molto tempo in questo ambiente: prima dice di ritirarsi e poi invece smentisce. Sono tutti segnali di nervosismo inconcepibili per un pilota pagato come lui e che corre per un team che ha basato gran parte della sua storia sull’immagine. Il suo nervosismo lo si capisce anche quando spintona un fotografo e, peggio ancora, allontana una bambina che gli chiede un autografo.
Fernando Alonso nel 2009 vestira' ancora i colori della Renault? Quando hai deciso di farlo debuttare in Formula, cosa ti ha colpito dello spagnolo?
In questo momento Fernando e' davanti ad un bivio molto importante: da una parte non puo' permettersi di fare errori importanti come ha fatto l’anno scorso quando e' andato in McLaren con un anno di anticipo dove pero' poi non si e' trovato a suo agio. Questo potrebbe aver precluso la sua carriera: ora non e' cosi' facile cambiare scuderia in quanto non si ha la certezza di approdare in un top team. Proprio per questo credo che prendera' una decisione il piu' tardi possibile, anche se secondo me rimarra' ancora un anno in Renault. Il prossimo anno ci saranno molti cambiamenti e questo rende ancora piu' difficile indovinare il team giusto tra gli outsider, visto che ad oggi Ferrari e McLaren hanno i sedili impegnati.
Alonso e' un pilota eccezionali con una personalita' indiscutibile che gli permette di farsi ascoltare all’interno del team, e questo e' molto importante. Come ho detto piu' volte quando Fernando faceva un tempo con il Minardi Team, quel riscontro era il massimo che la macchina poteva dare senza attenuanti e scuse. Bisognava solo lavorare per portare degli ulteriori miglioramenti. Questo e' il suo punto di forza che ha dimostrato vincendo due mondiali che certamente non era la migliore del lotto e che ha fatto tornare competitiva le frecce d’argento
Nella Formula 1 moderna, quanto conta un pilota per lo sviluppo della monoposto?
Il pilota oggigiorno e' una componente importantissima perché e' lui stesso che decide le regolazioni insieme all’ingegnere, e' lui che deve trovare il limite di frenata e che fa presente al team le sensazioni che ha avuto guidando la macchina. Inoltre l’elettronica e' stata ridimensionata, quindi rimane un elemento fondamentale nella messa a punto e sviluppo della vettura.
Per quanto riguarda il “tetto finanziario”, secondo te e' una cosa realizzabile, anche al di fuori di un accordo formale tra le squadre?
Questo lo vedo molto difficile perché ci sono realta' molto differenti tra loro (abbiamo una Ferrari che produce tutto il casa, dal telaio, alla meccanica fino al motore). Diventa difficile quindi mettere delle restrizioni e stabilire come farle. Ci sono delle regole sportive (su cui io ho combattuto per anni) che potrebbero far diminuire i costi della stagione, come ad esempio le prove libere, il cambio gomme che potrebbe essere effettuato da meno meccanici, aumentare il numero dei km dei propulsori
La F1 e' la massima espressione della tecnologia unita al motor sport, ma da qualche tempo invece di progredire sta tornando indietro come i gamberi per ritrovare lo spettacolo. L'anno prossimo infatti il regolamento subira' ennesime modifiche: saranno introdotte limitazioni aerodinamiche, si avra' il ritorno alle gomme slick e l’abolizione delle termocoperte. Dal tuo punto di vista queste modiche regolamentari saranno sufficienti affinché le gare ritornino ad essere avvincenti?
Indubbiamente sull’aerodinamica ed e' proprio quello che sta facendo la FIA con la riduzione del carico e l’eliminazione di tutte le appendici. Questo potra' portare ad avere una vettura piu' difficile da guidare e quindi emergera' ancora di piu' la sensibilita' del pilota. Credo che la strada da percorrere debba essere questa.
Considerando i recenti sviluppi politici dell'affare Mosley, come vedrebbe Minardi una F1 completamente in mano a Bernie Ecclestone? E' necessario che il potere politico della F1 sia separato da quello economico? Ci sarebbe ancora spazio per i piccoli team (anche team clienti), o si andrebbe definitivamente a formare un campionato con le sole case costruttrici?
Non credo che il potere possa essere in mano solo ad una persona. Chi ha in mano la parte commerciale deve esser una persona autonoma. La Federazione deve essere forte, colei che impone i regolamenti, le modifiche … deve essere al di sopra di tutti. Proprio per questo ci vuole un uomo forte, non criticabile che prenda delle decisioni che siano il bene dell’automobilismo, anche se impopolari. Io non sono sempre stato d’accordo con Mosley e deve essere la Federazione a prendere le decisioni piu' importanti perché e' difficile riunire tutti i team intorno ad un tavolo.
Per quanto riguarda i piccoli team credo che la loro epoca in F1 sia finita. A questo punto e' doveroso che ci siano 10-12 squadre costruttori… non sono mai stato favorevole ai team clienti. Pur avendo avuto un piccolo team ritengo che la F1 sia la massima espressione dell’automobilismo e quindi sui circuiti ci devono esser costruttori diversi. E’ chiaro che le case costruttrici dovrebbero fare la loro parte insieme alla FIA che, comunque, con alcuni regolamenti e' riuscita a rendere praticamente tutti i propulsori uguali tra loro facendo si che tra un motore ufficiale e uno no ci sia poca differenza.
Cosa pensi del sistema Kers e piu' in generale della FIA che da una parte riduce i test per risparmiare, e dall'altra introduce costose novita'. Ai tempi della sua scuderia come si veniva in contro a queste problematiche
In questo caso specifico del costo del Kers, o e' nel pacchetto motore oppure un piccolo team non potra' certamente affrontare una spesa di questo genere. Questa e' una di quelle modifiche che se da un lato potrebbe essere tecnologicamente apprezzata per il recupero di energia dall’altra e' una voce che andra' ad incidere in modo notevole.
Per concludere hai qualche aneddoto legato al GP di Montecarlo? Qualcosa di divertente successo sia in pista che fuori che ricorda in particolar modo?
In positivo, se cosi' possiamo dire, nel 1986 con Fisichella eravamo riusciti a fare molto bene nel warm up: al pronti via pero' lui e il suo compagno di scuderia Lami hanno pensato bene di darsi una ruotata ala saluta del Casino' vanificando una gara che poteva essere importante visto che eravamo in un momento di crescita con dei piloti validi
In negativo invece nel 1987, con la Minardi Motori Moderi, avevamo una macchine che per tutti il fine settimana era riuscita a stare tra la 12ma e 15ma posizione, mentre poi in qualifiche, dopo appena tre giri, avevamo gia' le tre monoposto fuori: le due ufficiali piu' il muletto. In quegli anni c’erano parecchie macchine e ne partivano solo 20, quindi durante le pre-qualifiche e le qualifiche venivano scartate almeno 6 macchine.
Un ringraziamento a Gian Carlo Minardi per la disponibilità. Minardi vi aspetta su F1GrandPrix.it e sul suo portale Minardi.it per commentare il gran premio di Ungheria
Alberto Fussotto by Beyond, gigi57, Yoong, Yellow, Cris F1, White Star, 248f1
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