Horner: “Vettel potrebbe esaurire la pazienza in Ferrari”
"Immagino che passerà in Mercedes nel 2018 se la Ferrari non progredirà"
La situazione attuale in cui versa la Scuderia Ferrari non è delle più felici. Anticipata da proclami trionfalistici, e cominciata con la vittoria sfiorata di Melbourne, la stagione 2016 per il Cavallino Rampante si è poi rivelata avara di soddisfazioni, con la monoposto spesso non all’altezza delle Mercedes e ultimamente vicina, troppo, anche alle Red Bull. Una situazione che non incoraggia nessuno all’interno di un team che sta facendo i conti anche con la poca presenza del suo tecnico di punta, James Allison. E che rischia di destabilizzare anche i piloti.
Almeno questo è quanto sostiene Chris Horner, team principal della Red Bull, che percepisce un certa impazienza e insoddisfazione nel suo ex pilota Sebastian Vettel. “Ho la sensazione che Seb sia un po’ scosso – ha detto il manager inglese – So per esperienza che deve sentirsi bene per poter lavorare bene. E non sono sicuro che la pressione esercitata da Sergio Marchionne gli stia facendo piacere.”
Al momento, il quattro volte Campione del Mondo è appena quinto in classifica, dietro anche al compagno di team Kimi Raikkonen. Finora il tedesco non è ancora riuscito a vincere una gara, e negli ultimi GP è stato bersagliato da problemi tecnici e ritiri non imputabili a lui. Questo, unitamente ai proclami del presidente della Ferrari, potrebbero aver destabilizzato Vettel.
“Posso ben immaginare che Seb passi alla Mercedes nel 2018, se la Ferrari non inizierà a fare progressi” ha proseguito Horner. Il quale pronostica un processo di insoddisfazione analogo a quello che ha allontanato Fernando Alonso da Maranello alla fine del 2014.
È di parere discordante, però, un altro personaggio che conosce bene il pilota del Cavallino, ovvero Gerhard Berger. L’ex co-proprietario della Toro Rosso è sicuro che Vettel non si perderà d’animo: “Lo conosco dai tempi della Red Bull – ha detto al Corriere della Sera – ed è un vero leader. Non perde mai la fiducia.”
Lorenzo Lucidi
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