Haug: ''Nessun problema hooligan in F1''

Haug: ''Nessun problema hooligan in F1''

Passano i giorni, ma l’aggressione (razziale) nei confronti di Lewis Hamilton continua a tenere banco. Sul palco degli oratori, e' il turno di Norbert Haug, gran capo di Mercedes Motorsport. "Nonostante le immagini shock di Barcellona, in F.1 non c’e' alcun problema hooligan (espressione, mutuata dal mondo anglosassone, per indicare frange di tifo violento, ndr)," dichiara sul sito in lingua inglese Crash.net. "Non si dovrebbe fare l’errore di vedere quanto accaduto come un movimento di massa. Si e' trattato del comportamento sbagliato da parte di una ristretta minoranza. Comportamento di cui spero i responsabili saranno presto chiamati a rendere conto".

Il responsabile della divisione corse di Mercedes, colmo di sdegno, rincara la dose: "Non si puo' accettare questo modo di fare. Cose del genere nel campo automobilistico non devono trovare casa". Le attenzioni di Haug sono tutte rivolte alla vittima di giornata. "Lewis Hamilton non ha fatto nulla contro Fernando Alonso," riprende, "assolutamente nulla. L’unica colpa, forse, che gli si puo' rimproverare e' quella di averlo provocato, correttamente, sul tracciato di gara. A volte si sono anche toccati". Per quanto riguarda il pilota di Oviedo, inconsapevole (fino ad un certo punto) miccia per la rivolta del pubblico iberico, non una parola sull’episodio e' uscita dalle sue labbra. Haug dal canto suo non mostra alcun segno di comprensione. "La Spagna e' pregata di prendere in considerazione il piu' rapidamente possibile questo problema," conclude. "Spero che quando torneremo a gareggiare qui (il 27 aprile, Ndr), l’argomento non sia piu' d’attualita'".

Sull’affare Hamilton tuona anche un ex del Circus, Damon Hill, attuale presidente del British Racing Drivers’ Club, associazione che gestisce il circuito di Silverstone e l'organizzazione del Gran Premio di Gran Bretagna. "Il razzismo e' qualcosa di orribile, non dovrebbe trovar posto," chiarisce al quotidiano inglese The Sun. "Nello sport si e' di parte, un pilota puo' non piacerti, e' normale, ma quando qualcuno si comporta in modo cosi' disgustoso ed aggressivo, il discorso cambia. Una cosa del genere deve scomparire dalla F1". Secondo il campione del mondo 1996, la direzione da tenere e' la stessa suggerita timidamente da qualcuno a poche ore di distanza dai fatti in questione, cancellare la tappa iberica dal calendario nel caso gli attacchi si ripetano. "La presenza di Lewis e' la dimostrazione che in questo ambiente i pregiudizi non trovano spazio," sottolinea. "Come sportivo e' esemplare".

Ottavia Molteni

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