Gran Premio di Singapore, Marina Bay: Anteprima ed orari del weekend

La pista di Singapore: brevi rettilinei e moltissime curve a 90 gradi

Gran Premio di Singapore, Marina Bay: Anteprima ed orari del weekend

La Formula 1 ritorna in Asia dove si disputeranno i prossimi cinque Gran Premi del mondiale 2012. Il prossimo weekend si disputerà il Gran Premio di Singapore sul circuito cittadino di Marina Bay. Il circus a quattro ruote ha salutato l’Europa la scorsa settimana con uno dei più emozionanti e coinvolgenti Gran Premi d’Italia degli ultimi anni.

All’autodromo di Monza si è imposto davanti a tutti Lewis Hamilton, l’inglese della McLaren ha condotto una gara magistrale sempre in testa dall’inizio alla fine salvo la parentesi del pit stop. La vittoria dell’asso di Stevenage non è mai stata messa in discussione: Hamilton partito dalla pole e contenuto l’assalto di Massa alla prima variante ha dato appuntamento a tutti sotto la bandiera a scacchi vincendo così per la prima volta in carriera il Gran Premio d’Italia di Formula 1.

Dietro all’inglese è invece successo davvero di tutto: protagonisti assoluti Perez e Alonso. Il messicano della Sauber partito dalla dodicesima posizione con le gomme dure ha ritardato moltissimo la sua unica sosta montando poi gomme medie con le quali a suon di giri veloci e sorpassi ha agguantato la seconda posizione.

Il weekend dello spangolo della Ferrari sembrava essersi messo male al sabato quando un problema alla barra antirollio ha tolto Alonso dalla lotta per la pole costringendolo alla decima posizione in griglia. Tutt’altra musica in gara: Fernando si è reso protagonista di un’ottima rimonta che gli ha poi garantito il terzo gradino del podio.

Protagonisti, a modo loro, del weekend monzese anche il duo Red Bull e Jenson Button: tutti e tre costretti al ritiro. Button ha abbandonato la gara mentre era secondo per un problema alla pompa della benzina, Vettel per noie all’alternatore (che tra l’altro l’aveva lasciato a piedi anche a Valencia) e Webber per problemi ai pneumatici. Insomma un’ecatombe per la Red Bull che rischia davvero di dover abbandonare la lotta iridata.

Il Gran Premio di Singapore si disputa sul Marina Bay Street Circuit, un cicuito cittadino, che ad eccezione del rettlineo del traguardo, unica zona permanente, è ricavato dalle strade del centro della ricca città-stato del sud-est asiatico. Il tracciato si percorre in senso antiorario come accade per i circuiti di Abu Dhabi ed Interlagos. La pista di Singapore è caratterizzata da brevi rettilinei e moltissime curve a novanta gradi.

L’estrema tortuosità del circuito rende la percorrenza sul giro piuttosto lunga e ciò, unito al fatto che la Safety Car può fare il suo ingresso in pista da un momento all’altro vista la totale assenza di vie di fuga, porta la durata del Gran Premio a sfiorare il limite massimo delle due ore.

Pur trattandosi di un circuito cosiddetto moderno, l’impianto di Singapore presenta tutte le caratteristiche tipiche di un normale circuito cittadino: assenza di vie di fuga, sede stradale stretta, aderenza aleatoria. Lewis Hamilton ha più volte sottolineato come il Gran Premio di Singapore, complice anche il livello di umidità, sia uno dei più difficili dell’anno, in particolare il campione inglese ritiene Singapore due volte più difficile di Monte Carlo.

Non si tratta tuttavia di un tracciato particolarmente tecnico, la difficoltà sta nel fatto che non è ammessa neanche la minima sbavatura. Valgono anche qui le accortenze per qualunque cittadino: fare attenzione ai cordoli abbastanza alti, alzare la vettura da terra rispetto ai normali circuiti, avere ottima trazione. La giovane età dell’impianto fa sì che le curve non abbiano nomi, tuttavia nel 2009 un concorso tra le scuole della città ha “battezzato” tre curve.

La curva 1 si chiama Sheares in onore di Benjamin Henry Sheares, secondo presidente di Singapore; la curva 7 è detta Memorial in quanto si trova nelle vicinanze di un monumento che ricorda le vittime della Seconda Guerra Mondiale. Infine la curva 10 ha preso il nome di Singapore Sling, in onore del tipico cocktail della città preparato con gin, succo d’ananas, cherry e lime.

Caratteristica del weekend di Singapore è che si svolge totalmente in notturna in modo da consentire al pubblico europeo di godere del classico orario pomeridiano delle gare del vecchio continente. L’impianto di illuminazione del circuito è stato realizzato dalla ditta italiana Valerio Maioli con sede a Ravenna.

Nonostante il recente ingresso nel mondo della Formula 1, il Gran Premio di Singapore ha già molto da raccontare: la prima edizione, quella del 2008, passerà alla storia per il cosiddetto “crashgate”. Fernando Alonso vinse il Gran Premio grazie ad una serie favorevoli di circostanze dovute all’ingresso della Safety Car a seguito di un incidente del suo compagno di team Nelsinho Piquet.

A distanza di circa un anno, la FIA decise di aprire un’inchiesta in base a delle rivelazioni di stampa che citavano voci vicine alla famiglia Piquet. In pratica l’incidente sarebbe stato ogranizzato da Briatore e Symonds per favorire Alonso. La FIA decide di squalificare Briatore e Symonds pur non modificando i risultati della gara.

Le altre edizioni del Gran Premio non hanno molto da dire: sulle strade di Singapore l’unico ad essersi imposto più di una volta è Fernando Alonso che, oltre al successo del 2008, vanta un’affermazione anche nel 2010 conquistando un grand chelem (primo e fin’ora unico della sua carriera) che diede un’enorme spinta alle sue possibilità iridate.

Vittorie per Lewis Hamilton e Sebastian Vettel nelle edizioni del 2009 e del 2011. Proprio l’inglese, viste le prestazioni offerte della McLaren, vincitrice degli ultimi tre Gran Premi, ha tutte le carte in regola per imporsi e dare battaglia ad Alonso per la lotta mondiale. Da non sottovalutare comunque la Red Bull.

In chiusura, è doveroso ricordare che nel corso della settimana è venuto a mancare il Professor Sid Watkins, neurochirurgo di fama mondiale che per ben 26 anni è stato medico ufficiale dei Gran Premi di Formula 1. Grazie al Professor Watkins si sono compiuti enormi passi in avanti circa le misure di sicurezza dei Gran Premi e non pochi piloti devono la vita o quanto meno qualche parte del corpo proprio a lui. Addio Prof!

Domenico Della Valle

Lunghezza del circuito: 5,073 km
Giri da percorrere: 61
Distanza totale: 309,316 km
Numero di curve: 23
Senso di marcia: antiorario
Mescole Pirelli: supersoffici/soffici
Apertura farfalla: 44% della percorrenza

Giro prova: 1:44.381 – S Vettel – Red Bull Renault – 2011
Giro gara: 1:45.599 – K Raikkonen – Ferrari – 2008
Distanza: 1h56:06.337 – L Hamilton – McLaren Mercedes – 2009
Vittorie pilota: 2 – F Alonso
Vittorie team: 1 – Renault, McLaren, Ferrari, Red Bull
Pole pilota: 1 – Massa, Hamilton, Alonso, Vettel
Pole team: 2 – Ferrari
Km in testa pilota: 472 – F Alonso
Km in testa team: 396 – Ferrari
Migliori giri pilota: 2 – F Alonso
Migliori giri team: 2 – Ferrari
Podi pilota: 3 – F Alonso
Podi team: 4 – Red Bull
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Albo d’oro

1. 2008 F Alonso – Renault
2. 2009 L Hamilton – McLaren Mercedes
3. 2010 F Alonso – Ferrari
4. 2011 S Vettel – Red Bull Renault
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Orari del Gran Premio di Singapore

Venerdì 21 Settembre
18:00-19:30 (12:00-13:30) Prove Libere 1
21:30-23:00 (15:30-17:00) Probe Libere 2

Sabato 22 Settembre
18:00-19:00 (12:00-13:00) Prove Libere 3
21:00-22:00 (15:00-16:00) Qualifiche – Rai Due/Rai HD

Domenica 23 Settembre
20:00 (14:00) Gara – Rai Uno/Rai HD

Tra parentesi gli orari italiani.

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