GP Monaco: Analisi tecnica di Richard Cregan, Team Manager Toyota F1

GP Monaco: Analisi tecnica di Richard Cregan, Team Manager Toyota F1

Quali sono i problemi logistici di Monaco?
Ogni anno il problema e' lo stesso: il traffico e la naturale conformazione della citta'. Lo spazio e' un lusso, quindi dobbiamo trovare alcuni compromessi; ad esempio lasciare il camion con i ricambi nel paddock accanto al motorhome, abbastanza lontano dalle vetture. Di solito tutto l'equipaggiamento si trova all'interno dei box o nelle immediate vicinanze, quindi dal punto di vista logistico a Monte Carlo il problema e' riuscire ad avere in tempo le parti giuste nel punto giusto. Nonostante tutti gli sforzi degli organizzatori, e' una difficolta' inevitabile, ma e' uno degli aspetti che rende speciale questo evento.

Il confronto con alcuni nuovi circuiti di F1 rende queste difficolta' piu' evidenti?
Si'. Nei nuovi paddock, come quello di Istanbul, tutto e' a portata di mano, ed e' fantastico, mentre a Monte Carlo non potra' mai essere cosi'. Il GP di Monaco e' sempre una grande emozione: quando tutto e' sistemato si prova una sensazione unica, una delle cose belle del lavoro in Formula 1. Spero che non lo perderemo mai!

Nel tempo la situazione e' migliorata?
Dal punto di vista dell'organizzazione, negli ultimi anni il maggior beneficio e' venuto dalla nuova concezione di box e pit lane: ora e' tutto piu' gestibile, e la differenza si nota. In passato preparavamo le vetture nella zona di parcheggio sotto il palazzo; praticamente era come nel rally, un'area di assistenza con attrezzature dappertutto! La soluzione che abbiamo adesso e' quanto di meglio si potesse realisticamente ottenere, considerando tutti i limiti. Inoltre quest'anno non ci sara' il muletto, un grande cambiamento che ci regalera' piu' spazio; fino a pochi anni fa di solito avevamo due muletti ai box, quindi siamo passati da quattro a due vetture.

Questa e' l'unica gara in cui gli ingegneri non siedono al muretto della pit lane?
Si'. Staranno nell'edificio sopra i box insieme alla nostra solita postazione; abbiamo cercato di sistemarla sul retro del box, da dove si puo' vedere la griglia di partenza, ma avevamo bisogno di quello spazio per i pneumatici. Per molti versi e' meglio che tutti gli ingegneri si trovino nella stessa stanza, cosi' possono comunicare piu' facilmente, ma d'altra parte per gli ingegneri di gara e' piu' faticoso perché devono continuamente fare su e giu' dalle scale. Comunque la situazione si puo' gestire tranquillamente e faremo in modo che funzioni!

Come affronterete la questione di avere gli uomini in due posti diversi, box e paddock?
Le due zone sono piuttosto lontane e non sempre e' possibile spostarsi liberamente dall'una all'altra perché quando le vetture sono in pista l'accesso ai box e' limitato. Un altro problema che si e' sempre verificato e' il sovraccarico della rete locale dei telefoni cellulari; quando ci sono tutti non sempre funziona perfettamente, quindi per la sintonizzazione delle comunicazioni radio e' necessaria la presenza supplementare di un tecnico di IT che si occupi dell'ampliamento del sistema radio. Inoltre uno o due meccanici devono essere sempre pronti nella zona del paddock per portare ai box i ricambi eventualmente necessari. Perché tutto funzioni alla perfezione c'e' bisogno di persone in piu'.

A Monaco il venerdi' non si corre: e' strano?
Da una parte non e' male, ma personalmente preferisco un normale week-end di gara. A Monaco ci si prepara lunedi', martedi' e mercoledi', e il giovedi' le vetture scendono in pista. Poi ci si rilassa nel giorno libero, ma sabato e' necessario che tutti siano di nuovo carichi di adrenalina.

A quanti Gran Premi di Monaco ha partecipato? Cosa l'ha colpita di piu' in questi anni?
Questo sara' il mio settimo Gran Premio e ogni volta mi entusiasmo nel vedere come sono organizzate le cose. A Monaco i commissari rimuovo le vetture dalla pista piu' velocemente che in qualsiasi altro circuito; sono rapidissimi nel portare a termine queste operazioni in modo perfetto.

Le viene in mente qualche aneddoto su Monaco?
L'anno scorso, prima dell'avvio di una sessione e' scoppiato un tubo dell'acqua sul soffitto: neanche a dirlo, nel punto peggiore! L'acqua si e' riversata sulle intelaiature e sui quadri di distribuzione della corrente elettrica nei box per cui abbiamo gestito le vetture da un computer portatile Toughbook Panasonic. Comunque non e' andata cosi' mal… a parte il lancio di telefoni e radio nel porto!

Le capita di dover trattare con il comandante del porto?
A volte devo parlare con lui per conto di sponsor e clienti che desiderano ormeggiare le loro imbarcazioni. E non sempre si tratta di costi; spesso la questione piu' spinosa riguarda le posizioni disponibili e le imbarcazioni gia' arrivate. Molto dipende anche da quello che avverra' sulle barche. Il comandante del porto vuole sapere se ospiteranno celebrita' e organizzeranno party, perché piu' feste ci sono meglio e': l'importante e' che ci sia tanta gente elegante che si diverte!

Nel complesso, e' piu' un piacere o un incubo logistico?
Il posto mi piace molto… e del resto preferisco ripensare agli aspetti positivi di ogni Gran Premio, piuttosto che a quelli negativi. In futuro ci guarderemo indietro e ricorderemo di aver avuto la possibilita' di correre in Formula 1 a Monaco e di essere stati anche pagati per questo: cosa si puo' chiedere di piu'?!

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