GP Australia: Analisi Tecnica
Scopriamo le novità tecniche dei top team a Melbourne
Primo gp della stagione dominato sia in qualifica e in gara dalla Mercedes e dalle Power Unit tedesche. Sono state confermate tutte le impressioni che si erano avute durante i test invernali e cioè che gli avversari devono rincorrere la scuderia anglo-tedesca. Analizziamo le novità e le configurazioni aerodinamiche scelte dai team per questo Gp inaugurale.
Mercedes
E’ stata provata una nuova ala anteriore durante le prove libere che però non è stata utilizzata da entrambi i piloti durante la qualifica e la gara in quanto hanno scelto la soluzione classica. Verrà sicuramente riproposta in Malesia dove verrà abbinato al nuovo muso che dovrà passare il crash test in questi giorni.
Le due soluzioni di ala anteriore della Mercedes. Quella vecchia, in basso, è stata usata per qualifiche e gara.
Confermata, invece, la nuova soluzione per raffreddare il radiatore del cambio che presenta due piccole aperture poste ai lati dell’airscope.
Soluzione scelta per alimentare il radiatore del cambio, con le prese ai lati dell’airscope più grandi.
E’ stata mantenuta l’interessantissima pinna sotto il muso della W05 che ricorda molto quella utilizzata sulla Brawn Gp nel 2009. Questo deviatore di flusso fa lavorare al meglio l’aerodinamica intorno alla chiglia che è una delle zone nevralgiche proprio per il campo di alta pressione che si genera al crescere della velocità.
Confermato il diffusore introdotto negli ultimi giorni dei test del Bahrein che si contraddistingue dal modello precedente per le migliorie introdotte nella zona centrale dove come potete osservare dalle immagini in basso, sono state allungate le due paratie messe sull’Y100. Modifiche che dovrebbero permettere una miglior estrazione del flusso d’aria e quindi porterebbero un incremento del carico aerodinamico.
Confermati i nuovi deviatore di flusso a ponte sulla parte iniziale delle fiancate che hanno la funzione di migliorare l’andamento dei flussi verso la zona posteriore della vettura cercando una miglior sigillatura del flusso ai lati delle pance. In questo modo si ottiene un miglior flusso d’aria nella zona posteriore in special modo sul fondo vettura.
Red Bull
La Red Bull è la scuderia che introdotto più novità tecniche sulla RB10 rispetto ai test del Bahrein. Ha colpito molto la collocazione delle dummy cameras all’interno all’ interno di un apposita struttura collocata sul muso. Newey con questa soluzione ha voluto eliminare alcune turbolenze che queste telecamere, imposte dal regolamento, producevano in quella zona.
Notare il rigonfiamento interno dove sono posizionate le telecamerine.
E’ stata utilizzata su entrambe le vetture la nuova ala anteriore a cui è stata aggiunta una soffiatura al mainplane ed è stato cambiato il disegno del profilo del flap superiore in modo da alzare il più possibile il grosso vortice che si crea in quella zona. . Gli upper flap, Vettel sono composti da 3 elementi ed è stato aggiunto, inoltre, un profiletto in stile Mercedes.
Usata per le sessioni ufficiali su entrambe le vetture l’ala nuova, quella sovrastante e provata da Vettel nelle prove
Novità anche nella zona posteriore dove sono state introdotte sul diffusore, sia nella parte esterna che in quella centrale, delle derive sdoppiate per incrementare l’estrazione d’aria ed aumentare il carico e cercare di bilanciare il retrotreno a seguito delle modifiche introdotte nella zona anteriore della RB10.
Ferrari
Ecco, in dettaglio, le novità che erano state introdotte durante i test e che sono state utilizzate sia da Alonso che da Raikkonen.
E’ stata confermata la piccola ala collocata nella zona del roll bar. Si cerca, grazie a questa soluzione, di migliorare il flusso d’aria verso l’ala posteriore per incrementare la deportanza.
Al posteriore per garantire un miglior raffreddamento delle componenti interne della Power Unit è stato scelto il cofano motore con le aperture maggiorate, come potete vedere dall’immagine in basso. Nella zona del diffusore sono state confermate le ultime modifiche introdotte sulla F14 T nella zona centrale del diffusore per migliorare l’estrazione d’aria in modo da incrementare il carico aerodinamico. Confermata, inoltre, anche le modifiche alle prese d’aria dei freni posteriori. Non è stato usato il monkey seat al posteriore a dimostrazione che il carico deportante al retrotreno ottenuto con le nuove soluzione è sufficiente per garantire un buon equilibrio alla F14 T.
Williams
E’ stata utilizzata, da entrambi i piloti, un’ala posteriore priva della V sul flap mobile dell’ala posteriore, come si può osservare dall’immagine sottostante.
Lotus
E’ stata portata per questo Gp inaugurale una nuova ala anteriore che, come potete vedere dalla foto, prevede degli interventi al profilo anteriore del mainplane, ai profili dei flap e alla zona delle derive (endplate).
La Lotus ha inoltre portato a Melbourne una soluzione particolare di muso che prevede un profilo aerodinamico tra le due “zanne” per cercare di compensare parte del carico deportante andato perso per l’assenza di un vero e proprio muso
Notare il profilo tra le due “zanne”
Per cercare di risolvere i problemi di affidabilità della Power Unit Renault è stata aperta sulla fiancata sinistra, come potete vedere dalla foto sotto, una presa d’aria per cercare di smaltire parte del calore che viene a generarsi in quella zona dove, molto probabilmente, sono alloggiare alcune centraline di controllo del motore endotermico e/o di quello ibrido.
McLaren
Piccoli interventi sull’ala anteriore della McLaren che rispetto ai precedenti test invernali ha rimosso dall’ala anteriore il profilo aerodinamico triangolare ancorato agli upper flap aumentando la dimensione di questi ultimi che rimangono collegati all’endplate dell’ala stessa. Il tutto per migliorare la gestione del flusso d’aria che viene “spinto” dall’intera ala sopra gli pneumatici anteriori.
Altri aggiornamenti aerodinamici sulla McLaren MP4-29 sono stati dei nuovi turning vanes a tre elementi sotto il muso della vettura. La funzionalità di questi elementi aerodinamici è quella di deviare il flusso d’aria, in una zona nevralgica della monoposto, nelle zone più congeniale per incrementare il carico aerodinamico globale della vettura.
Cristiano Sponton
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