Giù le mani da Sebastian Vettel!
Le voci di un presunto contatto tra Vettel e Mercedes in chiave 2018 risultano fuori luogo, in contrasto con un presente tutto rosso...
Un ruolino di marcia invidiabile, quattro podi, due vittorie e due secondi posti, il primato in classifica, un sogno in rosso finalmente tangibile, realizzabile, concreto, l’aspirazione di una vita (agonistica) che può diventare realtà. Sebastian Vettel e la Ferrari è il binomio che incanta e sorprende, è la giusta esaltazione di una passione vera, a lungo attesa, riparatrice per certi versi di tanti momenti difficili. La Ferrari sembra essere tornata grande, eppure invece di viversi il momento, di cogliere l’attimo, di assecondare un presente finalmente luminoso, ci si diletta a perdere tempo dietro ad incauti spifferi, folate di aria gelida capaci di spezzare l’incantesimo.
Il contratto in scadenza di Vettel è una spada di Damocle che rischia di condizionare il mondiale del Cavallino. E’ un’arma a doppio taglio capace di destabilizzare un ambiente coeso e affiatato, di insinuare negli uomini in rosso dubbi e incertezze, è un argomento scomodo ad uso e consumo dei detrattori. In un mondiale che presumibilmente si giocherà sul filo dei centesimi, in una lunga battaglia dove conteranno unità di intenti, entusiasmo, motivazioni, la Rossa dovrà fare quadrato e ignorare il fastidioso brusio proveniente da oltremanica.
“Vettel tratta con la Mercedes” è la sentenza, fuori luogo, inopportuna, pronunciata da quella vecchia volpe di Eddie Jordan, scaltro ex team principal della omonima giallona che fu e uomo dalle mille conoscenze nel paddock. Non per forza un’eresia, né una cavolata, probabilmente solo un rumor a scoppio ritardatato, superfluo, inutile, vuoto. Un rimasuglio del caos invernale, del sedile vuoto lasciato da Nico Rosberg, dei dubbi legittimi di un fuoriclasse dopo una stagione tormentata. Non è un mistero, né un crimine, che Sebastian abbia avuto contatti con la Mercedes, incerto sulle sorti di quella Ferrari che pur adora, come dimostra gara dopo gara. Non è peregrino pensare che il tedesco, agli albori di una rivoluzione tecnica, si sia preso del tempo per pensare, valutare, capire. Il mistero semmai è dare un senso oggi a queste voci, con una Ferrari competitiva e con un Seb calato pienamente nella parte, in perfetta sintonia con monoposto, squadra, ambiente.
I soliti beninformati, chiacchieroni, esperti, hanno sempre ripetuto che Vettel avrebbe dato seguito alla sua avventura in rosso se l’auto si fosse rivelata veloce. A quanto pare la SF70H lo è, quindi presumibilmente, seguendo un ragionamento logico, è verosimile che il quattro volte campione del mondo stia trattando il rinnovo nelle stanze dei bottoni, con il presidente Marchionne. Una trattativa che potrà essere lunga, magari difficile, ma che non giustifica certe fastidiose voci. Il futuro resta imprevedibile, sia chiaro, ma il presente è sotto gli occhi di tutti e ci racconta di un Vettel ferrarista vero, innamorato perso della sua attuale squadra, pronto a completare la sua speciale missione e mai così dedito alla causa. Il sogno di una vita, ne siamo certi, è più forte di qualsiasi ombra grigia che incombe all’orizzonte e di voci che, almeno per ora, lasciano il tempo che trovano.
Antonino Rendina
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui