F1 | Fiorio: “Giovinazzi candidato per il posto di Raikkonen”

E sulla Ferrari: "Sbagliava chi diceva fosse necessaria l'ingegneria britannica per vincere"

F1 | Fiorio: “Giovinazzi candidato per il posto di Raikkonen”

Anche se le telecamere hanno inquadrato poco la Sauber numero 36 di Antonio Giovinazzi, la prestazione del pilota italiano non è passata inosservata agli occhi degli addetti ai lavori e di coloro che in F1 ci lavorano o hanno avuto esperienze in passato. Tra coloro che applaudono alla prestazione del pilota di Martina Franca c’è anche Cesare Fiorio, storico direttore sportivo della Ferrari. Secondo Fiorio, infatti, la capacità di adattamento di Giovinazzi sarebbe stata eccellente, e ciò lo pone in una posizione privilegiata nella gerarchia di Maranello.

Quello che Antonio ha fatto a Melbourne è eccezionale” ha commentato l’ex DS del Cavallino in particolare riferimento alle tempistiche davvero ristrette con cui il pilota italiano è stato chiamato a sostituire Pascal Wehrlein (la mattina stessa del sabato). Per Fiorio Giovinazzi sarebbe addirittura in grado di salire come titolare sulla Ferrari in sostituzione dell’ormai anziano Kimi Raikkonen, che giocoforza dovrà godersi la meritata pensione nel breve periodo. Ed è proprio a Iceman che l’ex direttore sportivo della Rossa non risparmia qualche critica: “L’ultima stagione di Raikkonen con Alonso e la prima con Vettel sono state imbarazzanti – ha detto Fiorio a Radio Anch’io – anche se ha recuperato l’anno scorso con Vettel. Ma alla fine della stagione comincia a essere un driver con 38, 39 anni e quindi penso che sia tempo di concludere la sua avventura alla Ferrari“.

Per Giovinazzi, invece, Fiorio spende solo parole di stima: “L’ho seguito per 4-5 anni, e lui è sicuramente il migliore talento che l’Italia ha ed è pronto per la Formula 1. La Ferrari ha fatto bene a metterlo sotto contratto e spero che gli dia una possibilità”.

Infine, l’ex direttore sportivo ha voluto complimentarsi con il team di Maranello a seguito dell’eccezionale vittoria in Australia. “È stato detto che senza l’ingegneria britannica non si può andare da nessuna parte – spiega Fiorio in riferimento a coloro che, come Flavio Briatore, auspicavano fortemente l’installazione di una “antenna tecnologica” in Inghilterra – ma invece la squadra di giovani ingegneri di Marchionne è stata la scelta vincente”. Ma Fiorio mette in guardia dai facili entusiasmi: “Ora arriva la parte più difficile. Con le nuove regole devono aggiungere un decimo a ogni gran premio, quindi due secondi ala fine ella stagione. Se la Ferrari riuscirà a fare ciò, resteranno competitivi. Ci vorrà un grande sforzo in materia di aerodinamica”.

Lorenzo Lucidi

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