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F1 | Chase Carey sull’ingresso di nuovi costruttori nel 2021: “Ci sono stati colloqui”

11.11.2018 - Chase Carey (USA) Formula One Group Chairman

La Formula 1 è la massima espressione dell’automobilismo, sia per quanto riguarda la competizione che la tecnologia. E’ un mondo molto ristretto, accessibile a pochi eletti visti gli enormi costi. Basti pensare che su dieci team, sono solo quattro i costruttori motoristici presenti (la metà rispetto al 1997, con 12 scuderie iscritte ma solo 11 partecipanti). Il nuovo ciclo che partirà dal 2021 potrebbe essere meno drastico di quanto si potesse pensare fino all’anno scorso: ricordate la battaglia portata avanti da Marchionne, sostenuto da Toto Wolff sulla standardizzazione di alcune componenti della power unit? Beh questo potrebbe essere evitato, ma è tutto in divenire. Chase Carey, boss della Formula 1 fa il punto della situazione, affermando che potrebbero esserci nuovi costruttori a partire proprio dalla stagione 2021.

“Penso che tutti volessimo essere sicuri di avere ancora il propulsore ibrido, che è rilevante per i motori stradali – ha detto Chase Carey. In termini di tecnologia, questi motori sono al vertice della piramide dell’industria automobilistica, e questo attrae nuovi costruttori. La strada che stiamo percorrendo è incoraggiante, andremo avanti così per i per i costruttori attuali che per quelli che potrebbero entrare in Formula 1. Un anno fa cercavamo un motore con tanti cambiamenti, ma parlando coi team, tutti eravamo d’accordo sul fatto che la cosa giusta da fare fosse una maggiore stabilità delle regole attuali e attuare una serie di modifiche per rendere le gare più belle e contemporaneamente la categoria più economica”.

“Da quando siamo arrivati – ha continuato Carey – eravamo d’accordo sul fatto che il motore dovesse essere più economico, più forte e più potente per consentire ai piloti di fare del loro meglio, e penso che stabilizzare i motori attuali attraverso regole sportive e tecniche sia stata la cosa migliore da fare e che porteremo avanti. Un fattore che è emerso è che il tempo di prova, quindi quello utilizzato per fare i test (al banco e in pista) sia una delle conseguenze di aumento dei costi, perché ti permette di provare a tempo indeterminato. Quindi il denaro speso per affrontare i miglioramenti tecnici è importante tanto quanto rendere i motori “attraenti”, per i costruttori nuovi e attuali, sia sotto l’aspetto della competizione che per quel che riguarda il business. Abbiamo avuto già dei colloqui con possibili nuove entrate, e siamo tutti d’accordo sul fatto che la strada intrapresa sia quella giusta”.

Guarda i Commenti (1)

  • Ma se nn cambiate la federazione che aiuta nn poco la mercedes chi vorrà entrare in questa mafia?a prescindere dai regolamenti quest'anno nn ha vinto il miglior motore ...ne la miglior scuderia....ne il miglior pilota se continua cosi altro che nuovi motoristi...qualcuno si rompe le palle e se ne và pure!!

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