Ecclestone: "Spero che Mosley non voglia una guerra"

Bernie Ecclestone non ha escluso che una lettera inviata la settimana scorsa dal presidente della FIA, Max Mosley, sia una vera e propria "dichiarazione di guerra". In vista del meeting della FIA in cui tutti i membri della Federazione saranno chiamati a dargli o meno la fiducia dopo il recente scandalo sessuale a sfondo razzista, Mosley avrebbe richiesto di restare al vertice della FIA per supervisionare le "complesse trattative" sul futuro della massima formula.

Mosley ha rivelato che il gruppo CVC, che detiene i diritti commerciali della F1 ed e' rappresentato da Bernie Ecclestone, sta provando a rinegoziare l'accordo di 100 anni firmato qualche anno fa per avere "il controllo delle regole della F1 e il diritto di vendere a chiunque".

Mosley si e' anche detto contrario alla firma di un nuovo Patto della Concordia che darebbe ancor piu' poteri ad organi esterni alla FIA.

"Spero sinceramente non si tratti di una dichiarazione di guerra perche', se e' quello il messaggio, ci difenderemo" ha dichiarato Ecclestone al giornale The Times.

"Non voglio una guerra con Max. E spero che lui non ne voglia una con me" ha aggiunto. Ecclestone ha anche respinto le insinuazioni di Mosley, secondo il quale dietro il meeting per il voto di fiducia si celerebbe ben altro che i semplici dubbi legati alla sua capacita' di restare al timone della FIA dopo lo scandalo sadomaso: "La riunione non riguardera' nient'altro e non so perche' abbia detto queste cose" ha spiegato Bernie, rigettando anche la tesi di Mosley riguardo "una grande crisi finanziaria" in arrivo per la Formula 1.

Ecclestone ha anche annunciato che CVC rispondera' alle dichiarazioni di Mosley dopo una riunione che si terra' questa settimana.