Domande e risposte con Jarno Trulli dopo il quinto posto in Giappone

Domande e risposte con Jarno Trulli dopo il quinto posto in Giappone

Jarno, al Fuji Speedway sei arrivato quinto guadagnando quattro punti; ti aspettavi di piu'?
In effetti speravo di poter regalare ai tifosi giapponesi un arrivo sul podio, ma nonostante abbia fatto tutto cio' che era in mio potere, non siamo andati oltre il quinto posto; mi sono battuto per conquistare la quarta posizione, ma purtroppo la Renault era molto forte, e Nelson Piquet Jr. mi e' passato davanti all'ultimo pit stop. Alla fine ho guadagnato quattro punti, ma speravo in qualcosa di meglio.

Come si e' svolta la gara?
In questa stagione le partenze sono state uno dei nostri punti di forza, e anche questa volta e' stato cosi'. Alla curva 1 eravamo tutti molto vicini, poi mentre lottavo con altri piloti le vetture di testa sono andate larghe, e io sono potuto risalire fino alla quarta posizione. Uno dei piloti che ho superato alla curva 1 era Kimi Raikkonen, che poi ha combattuto per recuperare la posizione; abbiamo dato vita a un bel duello, finché all'8o giro non mi ha passato. Comunque eravamo piuttosto competitivi, tanto che nella seconda meta' della gara stavo di nuovo lottando per la quarta posizione, questa volta con Piquet. Il problema e' stato che anche se la vettura nel complesso si comportava bene, la temperatura dell'aria era bassa e quindi poco adatta alle caratteristiche della TF108; di conseguenza il bilanciamento non era sempre perfetto e Piquet ha potuto superarmi all'ultimo pit stop.

Le basse temperature hanno caratterizzato tutto il week-end?
Si'. Venerdi' la situazione non era delle migliori, e sabato mattina abbiamo corso le prove libere sul bagnato, poi alla fine ho deciso di cercare l'assetto giusto andando in un'altra direzione e sono riuscito a trovarlo. I cambiamenti sono stati apportati sulla vettura prima delle qualifiche, ed e' bastato aggiustare alcuni piccoli dettagli per ottenere un notevole miglioramento, con mia grande soddisfazione. Fino a quel momento mi ero concentrato solo sull'assetto della vettura, senza cercare un tempo sul giro veloce, quindi al momento delle qualifiche ero pronto.

Qual era la questione da risolvere?
Lo squilibrio tra le curve veloci e le curve lente; la vettura sottosterzava nel primo caso e sovrasterzava nel secondo, soprattutto nell'ultimo settore. Tanto per cominciare, era difficile bilanciare entrambe le situazioni, e poi non riuscivo a trovare un compromesso soddisfacente. Alla fine abbiamo provato a seguire un'altra direzione e in qualifica e' andata molto bene; io e Timo abbiamo conquistato rispettivamente la settima e l'ottava posizione, quindi nel complesso siamo stati piuttosto competitivi.

Le tue uscite nel Q3 fanno registrare un paio di secondi di differenza. Hai avuto qualche problema la prima volta?
Si', un notevole sovrasterzo. Il bilanciamento era lo stesso del Q2, ma i pneumatici diversi e il carico di carburante hanno decisamente modificato il comportamento della vettura; ho pensato che poteva trattarsi solo dei pneumatici, infatti la seconda volta con le gomme piu' morbide le cose sono tornate piu' o meno alla normalita'. Una situazione strana, perché nel Q2 avevamo sbaragliato quasi tutti, a parte Ferrari e McLaren che erano state un paio di decimi piu' veloci. Poi, non appena abbiamo rifornito il carburante siamo stati sopravanzati dalla Renault di Fernando Alonso e anche da Robert Kubica.

Al Fuji nel Q1 abbiamo visto tutte e 20 le vetture raggruppate in meno di due secondi. Cosa ne pensi?
Dimostra semplicemente quanto siano competitivi piloti e team, nessuno escluso; sono tutti a un buon livello. Quest'anno e' stato estremamente importante mettere a punto ogni minimo dettaglio, perché anche l'aspetto piu' trascurabile puo' essere la discriminante che ti inserisce tra i primi sei o tra i primi dieci. In questa stagione, nei week-end perfetti siamo arrivati sul podio, ma nelle poche gare in cui per noi le cose non hanno funzionato eravamo comunque in lizza per la zona punti. La lotta e' cosi' serrata che bisogna dare il sempre il massimo, e questo si addice sia al mio carattere che al mio modo di lavorare. Il prossimo anno sono previsti grandi cambiamenti, e magari si notera' un po' piu' di divario, ma noi stiamo gia' lavorando per trovare la giusta direzione, quindi anche l'anno prossimo potremo competere nelle prime file.

Cosa pensi del Fuji?
È un impianto notevole, e posso garantire che tra asciutto e bagnato non c'e' paragone! E poi mi piace correre in Giappone; i tifosi mi hanno sempre sostenuto, le persone sono gentilissime e sia al Fuji sia a Suzuka la pista e' bella, cosi' come l'atmosfera.

Qual e' l'obiettivo per le ultime due gare?
Beh, adesso che la Renault ha un vantaggio di 16 punti sara' molto difficile conquistare il quarto posto in classifica costruttori; noi non ci arrendiamo, ma di sicuro sara' una sfida impegnativa. Sia in Cina che in Brasile cercheremo di guadagnare piu' punti possibili, e comunque possiamo ancora finire la stagione in crescendo, perché l'aspetto positivo di quest'anno e' che siamo stati competitivi quasi dappertutto; questo costituisce per ognuno di noi una forte motivazione, quindi daremo il massimo fino all'ultimo giro dell'ultima corsa.

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