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Max Verstappen: “Mercedes ancora forte ma noi siamo dietro di loro”

10.11.2016 - Max Verstappen (NED) Red Bull Racing RB12

Sesto crono per Max Verstappen, alle spalle del compagno di box Ricciardo, a conclusione della prima giornata di Libere del GP del Brasile. Il pilota Red Bull nel complesso si è detto soddisfatto e attende la giornata di sabato per un bilancio più preciso sulla propria performance e quella dei rivali.

Queste le parole del giovane Max a fine giornata: “Non è andata male questa prima giornata: le Libere 1 sono andate bene mentre nella seconda sessione abbiamo apportato qualche piccolo cambiamento anche se il risultato non è stato dei migliori. Siamo quindi tornati sull’assetto precedente per i long run, ed è andata meglio. La Mercedes comunque è ancora forte ovviamente, ma noi siamo dietro di loro”.

“Questo è un circuito pesante per le gomme, un po’ più per le soft, ma in generale è andata bene, come ci aspettavamo”, ha aggiunto il pilota olandese. “Non so ancora se ci si potrà qualificare con le medium, bisognerà aspettare domani ma come passo siamo comunque tutti molto vicini. La Williams? Niente male, staremo a vedere”, ha concluso Verstappen.

Guarda i Commenti (4)

  • Stasera, mentre guardavo il film, Senna, cercavo di trovare delle somiglianze tra i piloti di oggi è Ayrton.

    Poi pensavo a Max Verstappen, che qualcuno ha definito la brutta copia di Senna.

    Ebbene la,realtà è molto dura.

    Nessuno arriva neppure alla suola delle scarpe del pilota di S Paolo.

    Forse Hamilton ci si può avvicinare..

    Senna era un superuomo, dentro e fuori la pista. E quando entrava in macchina faceva paura anche solo prima che si accendesse il motore.

    I piloti di oggi?

    Microbi, tranne HAM e forse Nanduccio.

    • Piango al solo pensiero che quei tempi sono finiti.

      Chissà cosa darei per poter tornare un solo,secondo a quei mitici anni.

      Un solo secondo.

      • Aggiungo solo una cosa al tuo discorso...
        Oltre 10 anni fa, sentivo persone che dicevano che la F1, quella vera, morì insieme ad Ayrton Senna...
        Subito pensavo al bene di questo sport, ma crescendo e specialmente in questi ultimi anni (specie a partire dal dominio Red Bull con Vettel) mi sono accorto che la F1 vale sempre meno come sport, il tutto perchè la monoposto a disposizione influisce decisamente troppo nei risultati a discapito del valore del pilota.
        Ora sono d'accordo con loro, la FORMULA UNO è morta con AYRTON!

      • Aggiungo anche la Ferrari tra il 2000 ed il 2004
        Domini vincenti ma sicuramente noiosi per lo sportivo

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