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F1 | Mercedes in difficoltà? Occasione perfetta per Russell

George Russell (GBR) Mercedes AMG F1 W13. 27.03.2022. Formula 1 World Championship, Rd 2, Saudi Arabian Grand Prix, Jeddah, Saudi Arabia, Race Day. - www.xpbimages.com, EMail: requests@xpbimages.com © Copyright: Coates / XPB Images

George Russell probabilmente è stato l’unico uomo del team Mercedes a lasciare Jeddah con un sorriso sul volto. Il giovanissimo pilota inglese, al primo anno in un top team dopo la lunga gavetta in Williams, è stato protagonista in Arabia Saudita di una performance importante, regolare, consistente, riuscendo a massimizzare il potenziale alquanto altalenante e “nascosto” della deludente W13.

Russell ha corso con entusiasmo e cattiveria, riuscendo a issarsi in tutta tranquillità in quinta posizione, il risultato massimo per l’attuale Freccia d’argento, terza forza alquanto staccata dalle imprendibili Red Bull e Ferrari. Mercedes è una monoposto che sembrerebbe (con questi signori qui il condizionale è d’obbligo) concettualmente sbagliata, soffrendo troppo la resistenza all’avanzamento e presentando un effetto delfino fin troppo accentuato a causa dei capricci del fondo, con la squadra che per ovviare ai troppi saltellamenti è costretta ad alzare la macchina da terra, con ovvia perdita di prestazione.

Una situazione non facile, nella quale in Arabia Saudita è totalmente naufragato Lewis Hamilton, sperso nel deserto di un centro gruppo che non gli appartiene, con le prime posizioni trasformate nel miraggio di un campionissimo assetato ma stanco, in balia delle onde (in senso letterale), inspiegabilmente moscio in qualifica, meno convinto e convincente di Russell in gara.

Se dai a un epta-campione del mondo abituato a guidare monoposto meravigliose una macchina nervosa e poco performante verosimilmente questi si sentirà smarrito, forse demotivato; chissà che Luigino non si starà chiedendo se ha imboccato il viale del tramonto, quel crepuscolo sportivo che prima o poi arriva implacabile per tutti. Con che animo – dopo la dolorosa sconfitta di Abu Dhabi 2021, con polemiche annesse – Hamilton riuscirà a ripartire sgomitando in posizioni di rincalzo? Quanto farà valere la sua classe, la sua determinazione, la sua irriducibilità, senza prospettive di vittoria?

La situazione dall’altra parte dei box è di fatto opposta. Russell è un giovanotto che per la prima volta guida una vettura che può andare stabilmente in zona punti; per lui la Mercedes è comunque un grande passo avanti rispetto alla Williams, è questione di prospettiva. Abituato a remare controvento con monoposto da parte bassa dello schieramento, il diabolico e pignolo George può “sfruttare” questa macchina discreta per prendere confidenza con le zone nobili della classifica e per imporsi in seno al team.

Alle dichiarazioni afflitte e spesso fin troppo sarcastiche di un Hamilton sovente critico nei confronti del team, fanno da contraltare le parole fiduciose e costruttive, positive, di Russell. Il quale dopotutto ha una carriera davanti per lavorare con Mercedes ad un progetto vincente. Hamilton invece è braccato dal tempo che passa e da una sete di vendetta che rischia di restare un urlo strozzato in gola, e il confronto con Russell rischia di essere molto più duro del previsto.

Antonino Rendina

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