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F1 | L’ammissione di Bottas: “A fine 2018 ho seriamente pensato di smettere”

Valtteri Bottas (FIN) Mercedes AMG F1. 28.11.2018. Formula 1 Testing, Yas Marina Circuit, Abu Dhabi, Wednesday. - www.xpbimages.com, EMail: requests@xpbimages.com - copy of publication required for printed pictures. Every used picture is fee-liable. © Copyright: Bearne / XPB Images

E’ un Valtteri Bottas a tutto tondo quello che si è raccontato nel podcast di Motor Sport Magazine. Il pilota oggi all’Alfa Romeo ha esternato tutto quello che ha vissuto in Mercedes, focalizzandosi in particolar modo sulle stagioni 2018 e 2019 quando, per sua stessa ammissione, ha rischiato di smettere con la Formula 1, per una serie di motivi. Il finlandese adesso è felice di aver continuato, lo dimostrano anche i grandi risultati con l’Alfa Romeo.

“Alla fine del 2018 ho rischiato di smettere – ha ammesso Bottas. Non riuscivo a battere Lewis in quei due anni e non capivo perché. Verso la fine di quell’anno ho faticato davvero e non è stato affatto divertente: nelle ultime gare ho sofferto parecchio, perché la Formula 1 andrebbe goduta, ma per me non era così, quindi nella pausa invernale ho pensato a tante cose. La mente umana è strana, a volte va in luoghi oscuri: perdi la gioia nelle cose, e mi era successo questo con la Formula 1, non volevo correre più, ero quasi arrabbiato con questo mondo. Avevo bisogno di tempo libero e fare mente locale, e ho capito che in realtà avevo ancora tante opportunità davanti a me in questo sport, quindi sarei stato uno sciocco a mollare”.

“Ho deciso quindi di fare un pausa, sono andato in Sudamerica e cercare di non pensare alla Formula 1, dovevo ritrovare volontà, motivazione e gioia per questo sport. E’ stato come un clic, un qualcosa che è scattata dentro me, e a gennaio ho deciso di continuare ritrovando la gioia di guidare. I risultati sono stati molto positivi e il 2019 è stato l’anno migliore della mia carriera, specialmente contro Lewis: ho vinto tante gare e sono stato anche in testa al campionato, mi sentivo forte, ma la sua costanza di prestazioni era incredibile e io non potevo eguagliarlo. E’ dominante ed è difficile batterlo, non ho mai potuto davvero contrastarlo, era un tutt’uno con la squadra, e poi era Lewis, lo ammiravano tutti. La Mercedes, ripensandoci, è stata una grande scuola per me: ho imparato molto di me stesso, non sono più così duro, sono davvero felice di aver fatto questa grande esperienza”.

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