Se l’è cavata Max Verstappen. Il pilota della Red Bull è stato messo sotto investigazione questa mattina per un possibile sorpasso nei confronti di Lance Stroll in regime di bandiera rossa durante la seconda sessione di prove libere di ieri pomeriggio. Per questo motivo l’olandese è stato sentito dai commissari di Zandvoort alle 10:45, e dopo una buona mezz’ora di discussioni, la FIA ha deciso di non procedere con la penalità per la gioia dell’armata orange presente sul tracciato dei Paesi Bassi.
Il sistema ha indicato che la bandiera rossa è stata esposta alle 15:10:12, quando Verstappen ha passato il pannello 14, non era ancora acceso. Una volta raggiunto Stroll, il volante era rosso, lui ha mollato immediatamente l’acceleratore, ma per la differenza di velocità rispetto al canadese, lo ha comunque passato, visto che l’olandese era a una velocità di 260 km/h mentre Stroll era a 110 km/h. Contemporaneamente il pannello 15 ha mostrato la luce rossa vista da Max, e alle 15:10:17 il team ha detto al pilota del regime di bandiera rossa. Max ha rischiato seriamente di prendere una penalità di tre posizioni sulla griglia di partenza, visti anche i precedenti (Vettel a Austin, ndr), ma evidentemente non c’erano le condizioni per procedere con la sanzione.