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Formula 1 | GP Canada, l’analisi delle strategie a Montreal

Formula 1 GP Canada Pirelli – È Max Verstappen il vincitore del Gran Premio del Canada. Il pilota della Red Bull ha conquistato una delle vittorie più belle della sua carriera, giunta al termine di una gara che ha visto alternarsi al comando tre piloti – George Russell, Lando Norris e, appunto, Max – di tre squadre diverse – Mercedes, McLaren e Red Bull. E altri due loro colleghi – Oscar Piastri (McLaren) e Lewis Hamilton (Mercedes) – si sono trovati in certe fasi della gara non soltanto in zona podio ma sono stati anche in gioco per la vittoria finale, per poi terminare, rispettivamente, in quinta e quarta posizione.

Questa è la sessantesima vittoria di Max in Formula 1, la terza consecutiva a Montreal e la sesta in questa stagione. Per la Red Bull è il successo numero 119 nella storia, il quinto in questo Gran Premio.

Sul podio i tre piloti e il rappresentante della Red Bull hanno indossato un’edizione speciale del classico Pirelli podium cap realizzata appositamente per questa edizione della gara di Montreal. Il cappellino è tutto bianco con il logo Pirelli in rosso e riporta sulla visiera delle foglie d’acero dello stesso colore, un emblema fortemente distintivo del territorio canadese. La bandiera del Canada, che figura ai lati del podium cap, sta vivendo nella configurazione attuale il suo sessantesimo anno di vita, essendo stata issata per la prima volta sulla sede del Parlamento canadese nella capitale Ottawa il 15 febbraio 1965.

Pirelli, la giornata in pista

La corsa è iniziata su una pista bagnata. Diciotto piloti hanno scelto di partire con le Intermedie, due – la coppia della Haas – con le gomme da bagnato estremo. E proprio Magnussen e Hulkenberg sono stati i protagonisti della primissima fase della gara: in quelle condizioni la Pirelli Cinturato Blue Full Wet ha offerto un ottimo grip tanto da consentire ad entrambi di risalire velocemente la classifica, con il danese che al giro 3 era già addirittura in quarta posizione dopo essere partito quattordicesimo. L’asfalto è andato però asciugandosi piuttosto velocemente e così i due piloti della squadra americana sono stati i primi ad essere costretti a fermarsi, visto che i loro tempi sul giro si erano alzati considerevolmente, passando alle intermedie.

Le Pirelli Cinturato Green Intermediate sono diventate così protagoniste assolute della seconda fase della corsa, caratterizzata dall’alternarsi di pioggia e sole, con la pista che si è andata asciugando soprattutto nella traiettoria ideale per poi ribagnarsi in occasione di un secondo scroscio di pioggia. La maggior parte dei piloti ha approfittato della prima neutralizzazione dopo quaranta minuti dalla partenza per passare ad un secondo set di Intermedie mentre in tre – Ocon, Tsunoda e Bottas – hanno scommesso sulla durata delle loro gomme per provare ad allungare lo stint fino all’arrivo delle condizioni praticabili per le slick. Ciò è avvenuto dopo 42 giri per il finlandese della Sauber mentre il francese dell’Alpine e il giapponese della Racing Bulls hanno aspettato altri due giri. Questi tre piloti sono stati gli unici a completare i settanta giri effettuando una sola sosta.

Quando è stato possibile girare con le gomme da asciutto, la maggioranza (14) dei piloti ha preferito la Medium, privilegiando così una migliore fase di warm-up, mentre in cinque hanno scelto la Hard, puntando eventualmente sulla durata, consapevoli che nelle libere anche la Medium aveva sofferto per il graining.

Il weekend delle gomme Pirelli sul circuito Gilles Villeneuve non ha visto protagoniste solamente le P Zero White hard, Yellow medium e Red soft nonché le Cinturato Green intermediate e le Cinturato Blue full wet ma anche le Ferrari Challenge P Zero e Cinturato che equipaggiano le vetture dell’omonimo campionato monomarca del Cavallino Rampante, di cui la Pirelli è fornitore esclusivo sin dalla sua creazione nel 1993.

Mario Isola, Direttore Motorsport di Pirelli

“Che gara! Dopo le critiche per un Gran Premio di Monaco oggettivamente poco ricco di spunti, la Formula 1 ha risposto con uno spettacolo straordinario dal primo all’ultimo giro, con tre piloti che si sono alternati in testa e altri due che hanno avuto una chance di vincere. Complimenti a Max per un successo bellissimo ma anche agli altri protagonisti di questo Gran Premio del Canada perché credo che oggi tutti coloro che amano questo sport si siano davvero divertiti.

Dal punto di vista delle gomme, abbiamo avuto la possibilità di vedere all’opera quattro delle cinque tipologie disponibili. Anche la gomma da bagnato estremo, che solitamente viene poco utilizzata, ha dimostrato di essere competitiva su una pista a bassa energia e con molta acqua sull’asfalto. L’Intermedia ha consentito di fare stint anche molto lunghi, confermando di essere idonea a girare sia con l’asfalto ancora considerevolmente bagnato sia quando è quasi asciutto. Per quanto riguarda Hard e Medium, difficile dire quale sia stata la gomma migliore perché la seconda safety-car ha sostanzialmente impedito di valutare quale avrebbe potuto essere il prezzo da pagare in termini di degrado per chi aveva scelto la Medium per assicurarsi un maggior grip nei primi giri con la pista ancora umida”.

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