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F1 | Hamilton sul futuro GP del Vietnam: “Liberty Media dovrebbe concentrarsi sugli appuntamenti ricchi di tradizione”

10.11.2018 - Qualifying, Press conference, Lewis Hamilton (GBR) Mercedes AMG F1 W09

Intervistato dalla BBC sul programma espansionistico proposto da Liberty Media in ottica 2021, Lewis Hamilton ha parzialmente bocciato l’ingresso del Vietnam all’interno del calendario mondiale, sottolineando come il focus della società statunitense dovrebbe essere quello di promuovere la Formula 1 in paesi dove questa vene vista come una vera e propria religione.

Ambienti come l’Italia o l’Inghilterra, infatti, possono vantare un solo Gran Premio all’anno, aspetto che non soddisfa per niente l’inglese, soprattutto dopo il gran calore dimostrato dagli appassionati europei nelle ultime due stagioni.

L’alfiere della Mercedes, quindi, spera che Liberty Media riveda le proprie priorità in termini di calendario, privilegiando tutti quei paesi che possono vantare una tradizione motorista ben radicata e avviata.

“Non so quanto sia importante andare in nuovi paesi in quanto tali”, ha affermato il Campione del Mondo, attaccando velatamente la politica espansionista promossa da Liberty Media. “Se avessi il GP di Silverstone e uno a Londra, sarebbe davvero bello. Abbiamo un sacco di storia delle corse in Inghilterra, Germania, Italia e ora anche negli Stati Uniti, ma in questi posti hai un solo evento all’anno. Se dipendesse da me, cercherei di fare più eventi in paesi storici”.

“Sono già stato in Vietnam ed è bellissimo”, ha proseguito l’inglese della Mercedes. “Sono stato in India ed è stato strano perché è un posto molto povero e abbiamo fatto questo GP nel mezzo del nulla. mi sono sentito molto in conflitto. Abbiamo anche avuto un GP in Turchia e quasi nessuno è arrivato: pista fantastica, ma pubblico scarso”.

“Se hai il GP di Germania e ne hai uno a Berlino, penso che il collegamento con le città dove ci sono molte persone sia probabilmente una buona cosa, ma non lo sia necessariamente andare in paesi dove non sanno così tanto sulla Formula 1”, ha concluso.

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  • Lewis è come un attore di teatro, e un attore ha bisogno di sentire l'abbraccio del pubblico, quando si esibisce. E ad ogni Gp, nelle interviste, agli astanti recita sempre lo stesso copione e ringrazia il pubblico pagante.
    Non è una droga, ma una dipendenza. Il piacere di guidare passa in secondo piano, è più importante essere celebrati in "Trionfo", di sentirsi potenti. Quando finiranno le celebrazioni, finirà la carriera di Hamilton. E quando dice: " Schumacher's record has never been a target " fa intendere che è concentrato su ciò che lo gratifica subito, non tra qualche anno o dopo la morte. Un esempio vivente della concezione del "Carpe diem". Quando uno è stato povero, andare in certi posti che gli possono ricordare la povertà, crea forte disagio e sensi di colpa, ma anche una strana sensazione di impotenza ("mi sono sentito molto in conflitto"). Tuffarsi nella mondanità aiuta a scacciare questi pensieri.

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