Carlos Sainz confida altamente nel motore Ferrari per ben figurare nell’imminente GP del Bahrain. Lo spagnolo ricorda le difficoltà della STR motorizzata Renault nel 2015 sui rettilinei del circuito asiatico, e spera che quest’anno la storia possa essere diversa. In un circuito tutto trazione e motore, quasi “stop and go”, avere un buon propulsore è fondamentale per lottare per le posizioni più nobili della classifica.
“La prima curva è davvero un imbuto in partenza, molte auto si ritrovano a dover passare in uno spazio molto ristretto. Ricordo di aver vissuto momenti difficili nelle prime due curve, lo scorso anno, con molte auto che mi hanno sopravanzato – ha dichiarato Carlos, come si legge sul sito ufficiale della squadra – La gara si svolge di sera, quindi i punti di frenata cambiano durante il weekend: prendi i tuoi riferimenti in FP2. La curva 6 resta una delle più difficili, perché in quel punto c’è molto sottosterzo a causa del vento. Soffia sempre forte nel deserto del Bahrain e questo influisce sul bilanciamento della vettura. Le curve 9 e 10 sono le più difficili: non solo di questo tracciato, ma proprio dell’intera stagione, perché hanno un doppio apice e freni lungo tutta l’area, rischiando sempre il bloccaggio. In quel punto si possono sempre notare i segni delle frenate ben evidenti. Anche la curva 12 è molto impegnativa: a volte la fai senza problemi, ma non è detto che sia lo stesso il giro successivo se c’è vento… è sempre complicato, ma dà al pilota una piacevole sensazione quando riesce a gestirla bene! L’anno scorso abbiamo faticato un po’ in termini di velocità di punta. Lì fuori era tutta una questione di trazione e il rettilineo era un po’ troppo lungo per noi… forse non sarà così quest’anno! Non vedo l’ora di tornare in pista e lottare ancora per altri punti”.
A.R.