Dietro di loro in Bahrain è arrivato il solo Haryanto con la piccola Manor. Inutile dire che l’obiettivo della Force India in Cina è riscattarsi dalla magra figura rimediata tra le secche palme di Sakhir.
“Il tracciato di Shanghai è noto soprattutto per la sua curva 1 che sembra essere infinita. E’ piuttosto insidiosa e in qualifica è spesso sede di errori, senza contare che è molto aggressiva con le gomme – il commento di Nico Hulkenberg – Anche la 13 che è una destra lunga è complessa. Per il resto è un’alternanza continua di tratti lenti e veloci, per cui diventa essenziale trovare un assetto bilanciato. La VJM09 ha un buon passo, dunque sono fiducioso”.
“Il primo cambio di direzione è il momento del giro che preferisco. E’ un segmento atipico che richiede una certa capacità di valutazione per evitare di perdere tempo. Anche l’ultimo rettilineo non è male. Lì ognuno ha punto di frenata diverso ed è sempre interessante vedere chi stacca dopo prima del tornantino – l’analisi di Sergio Perez – Vengo da due gare deludenti. Spero di conseguenza di invertire la tendenza”.
Chiara Rainis