F1 | Tarquini sulla polemica Vettel – Hamilton: “Penalità giusta”
"Quando si abbandona la sede stradale con tutte e quattro le ruote bisogna rientrare in pista dando una precedenza", ha aggiunto il Cinghio
Intervistato dai colleghi di Motorionline durante il Rally di Italia Sardegna, Gabriele Tarquini ha espresso una propria valutazione sulla polemica che ha contraddistinto l’ultimo Gran Premio del Canada, settimo appuntamento di questo mondiale 2019 di Formula 1, sottolineando come la penalità nei confronti di Sebastian Vettel sia stata assolutamente corretta, visto che il tedesco è rientrato in pista non seguendo quanto riportato nel regolamento sportivo della FIA.
Il campione del mondo in carica del WTCR ha evidenziato come qualsiasi pilota, compreso lui stesso, avrebbe cercato di mantenere la leadership della gara, coprendo il possibile attacco di Hamilton, ma questo non esclude il fatto che sia stata commessa un’infrazione, giustamente penalizzata dai commissari di gara presenti a Montreal.
“Ci sono due aspetti fondamentali. Uno è quello sportivo, ovvero il regolamento, mentre l’altro è passionale”, ha dichiarato Gabriele Tarquini ai microfoni di Motorionline. “In Italia, siccome una delle macchine in questione era rossa, questa cosa ha creato molto scompiglio, ma in passato ci sono stati altri episodi simili che sono passati sotto traccia. E come protagonista non c’era una vettura rossa. Io penso che i regolamenti ci siano e vadano applicati”.
“Vettel ha sbagliato e ritengo che alle sue spalle ci sia un problema prettamente psicologico, visto che ultimamente ha commesso degli errori”, ha proseguito il campione della Hyundai Motorsport. “Da appassionato mi viene in mente il duello ruota a ruota con Hamilton a Monza oppure il lungo di Hockenheim”.
Sulla polemica del Canada ha invece affermato: “Quando si abbandona la sede stradale con tutte e quattro le ruote bisogna rientrare in pista dando una precedenza, così da non generare un pericolo. E’ vero che Vettel aveva poca scelta, come d’altronde il fatto che rientrava dall’erba, ma allo stesso tempo bisogna dire che ha anche accelerato in frangente. Se fosse rientrato con parsimonia non saremmo qui a parlarne, ma ciò non è avvenuto”.
“Da pilota avrei fatto anch’io quella manovra, ma c’è un regolamento che va applicato e quindi la penalità è stata giusta. Cinque, tre o due secondi non importa”, ha concluso.
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