Webber: “Non ho favorito Vettel a Monaco”

L'australiano spiega di aver avuto problemi a causa dei marbles

Webber: “Non ho favorito Vettel a Monaco”

Mark Webber smonta le polemiche dopo la sua vittoria a Montecarlo: l’australiano della Red Bull è stato accusato di aver rallentato nei giri finali per consentire a Sebastian Vettel di rientrare su Rosberg e Alonso, ma lui smentisce con decisione.

“Vincere a Monaco è sempre speciale, questa pista è sempre stata buonoa con me, ho vinto lì in Formula 3000, ho lottato per la vittoria con la Williams nel 2006 e ora ho vinto due degli ultimi tre Gran Premi”, ha spiegato Webber nella sua rubrica sul sito della BBC. “Quando si guida al limite a Monaco, il margine è molto ridotto: l’errore può venire in qualsasi momento, le condizioni cambiano ogni 2-3 giri e l’abilità consiste nell’essere sempre concentrati e adattarsi ai cambiamenti. E’ un pomeriggio molto lungo, senza tregua, forse non è esaltante per gli spettatori, ma i piloti lo trovano vano veramente eccitante”.

Webber ridicolizza chi parlava di un suo rallentamento per far avvicinare il suo compagno di squadra Vettel. “E’ stato un weekend molto ben orchestrato da tutto il team Red Bull Racing: è vero che Michael Schumacher aveva conquistato la pole, ma la penalizzazione ce l’ha consegnata meritatamente. Ma smentisco le voci che hanno parlato di un mio aiuto in corsa a Vettel: è assolutamente spazzatura, c’è davvero gente che lavora di fantasia a Monaco. In realtà avevo lasciato dietro Seb nel primo pit-stop, se avessi voluto rallentare lo avrei fatto vistosamente, mentre in realtà non ho potuto tirare e acquisire un po’ più di margine perché non volevo rovinare le gomme. Ciò ha significato che avevo la Mercedes di Nico Rosberg e la Ferrari di Fernando Alonso dietro di me, quando ha iniziato a piovere negli ultimi giri. Il leader deve essere sempre un po’ più cauto in quella situazione perché è l’unico che può sembrare un idiota. Il problema comunque non è venuto tanto dalla pioggia ma dai marbles, i pezzi di gomma perduti dalle mescole via via che si degradano e che sono incredibilmente scivolosi. Ciò significava che la linea ideale davanti al Casino era cambiata molto presto in gara, e non ero felice di questo perché mi piace usare una linea leggermente diversa”.

Infine l’australiano ha voluto ricordare la vittoria dell’amico Franchitti nella 500 Miglia di Indianapolis: “Devo anche menzionare la vittoria Dario Franchitti nella Indy 500, il terzo successo della sua carriera. E’ stata una gara incredibile ed è bello vedere Dario vincere. E’ un bravo ragazzo. Avevo molti amici che hanno corso in quella gara ed è bello che Dario abbia dedicato la vittoria a Dan Wheldon, che è stato ucciso in quel terribile incidente a Las Vegas l’anno scorso”, ha concluso Webber.

Lorena Bianchi

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