Webber: “A Monaco ho vinto una partita a scacchi”
L'australiano è ora secondo nel Mondiale dietro Alonso a quota 73 punti
Per la seconda volta Mark Webber ha vinto il Gran Premio di Monaco: dopo il suo trionfo nel 2010 l’australiano della Red Bull si è ripetuto dopo una gara condotta sempre in testa o quasi.
“Mi sento incredibilmente bene, è stata una gara molto interessante”, ha commentato il pilota del team austriaco nel post-gara. “La partenza è stata abbastanza semplice, sono riuscito a ottenere un divario discreto da Nico Rosberg. Era stata annunciata pioggia imminente, ma il tempo sembrava migliorare verso metà gara per cui non sapevamo se mantenere le slick oppure aspettare e mettere le intermedie se avesse piovuto. Con le supersoft avevamo preso un piccolo margine ma con Nico era una partita a scacchi e nessuno voleva fare la prima mossa”.
La pioggia poi è arrivata, ma prima la sua carta l’ha giocata Sebastian Vettel, che ha saputo prendere la testa della corsa grazie all’aver montato le gomme Soft invece delle Supersoft al via. “A metà gara la corsa si è fatta interessante perché Seb era in testa, montava gomme Soft che non sembravano molto deteriorate e stava guadagnando. Io non volevo che ottenesse quei 20 secondi magici che lo avrebbero proiettato in testa dopo il suo pitstop, non era parte del piano. Per fortuna ho contenuto il distacco, anche se era molto ridotto: quando a otto giri dalla fine è arrivata la pioggia io ho detto ‘no, no no’ perché penso che nessuno volesse quella situazione, non di certo il pilota che guida la corsa. Ma anche se eravamo molto ravvicinati, tutto è andato bene”, ha concluso Webber, che grazie a questa vittoria sale a quota 73 punti nel Mondiale, alla pari con Vettel e tre punti in meno di Alonso. Anche l’australiano può ora competere per il titolo.
Lorena Bianchi
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