Villeneuve: “La partenza di Domenicali? Normale”

In un'intervista esclusiva il canadese ha ribadito le critiche alla nuova F1 e decretato Hamilton a favorito per l'iride

Villeneuve: “La partenza di Domenicali? Normale”

Che Jacques Villeneuve non sia uno che ha paura di parlare è assodato e una prova in più l’abbiamo avuta mercoledì quando in occasione della presentazione del neo costituito Campionato Mondiale di Rally Cross al circuito di Franciacorta, lo abbiamo incontrato per scambiare quattro chiacchiere su questa sua nuova esperienza che lo vedrà al volante di una Peugeot 208 Supercar, e lui non si è sottratto alle immancabili domande sulla F1 a partire da quella 2.0 che sin dai test invernali ha aspramente criticato.

“In effetti questo nuovo regolamento non lo capisco proprio. Non ha senso – le parole del canadese – Di certo non è la F1, o perlomeno non la mia, forse sarà quella di chi crede nel “verde” e facendo così pensa di poter andare a dormire più tranquillo. Di positivo finora c’è stato solo il Bahrain dove abbiamo visto tanti sorpassi, ma per il resto a partire dal motore non vi è nulla di rappresentativo della massima serie. Diversamente a proposito del tanto discusso rumore lo ritengo un finto problema figlio di brutte gare per cui si ha la necessità di cercare l’emozione altrove. E’ vero che con i turbo degli anni ’80 sentivi tutto vibrare, percepivi i cavalli e invece oggi con l’utilizzo dell’elettrico il suono è decisamente attutito, ma personalmente anche in passato mi è capitato di mettere il muto alla tv per non sentire il commentatore e non mi è sembrato di assistere ad uno spettatacolo inferiore. Il nocciolo della questione per me è che chi ha voluto questo cambio di regole lo ha fatto con la convinzione che le gente fosse interessata all’ecologia, il che non è affatto vero. Il pubblico vuole solamente vedere la lotta in pista”.

Poi sull’abbandono improvviso del team principal Ferrari Stefano Domenicali e l’arrivo di Marco Mattiacci , non proprio un esperto di corse, ha proseguito: “Normale che sia andata così. Quando le cose in una squadra non vanno bene per tanti anni è necessario un cambio ai vertici malgrado non sia il capo in sé la causa delle difficoltà. Riguardo il sostituto invece il suo background non conta, l’importante è che sia in grado di gestire le persone e le sappia indirizzare per quanto concerne il lavoro da fare”.

Infine sul favorito del mondiale 2014 ha concluso: “Sicuramente Lewis Hamilton. Questo è il suo campionato e lo può perdere soltanto lui”.

Chiara Rainis

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