Una vita da mediano: quattro GP e una classifica Costruttori rovente a metà gruppo

La battaglia per la quinta posizione in classifica è più aperta che mai; occhio alla Renault...

Una vita da mediano: quattro GP e una classifica Costruttori rovente a metà gruppo

Austin, abbiamo una bagarre. Come nei peggiori blockbuster americani, la sponda hard-boyled dello schieramento di F1,  – quella fatta di lotte senza esclusioni di colpi, ruotate, duelli all’ultimo punticino – potrebbe riservare nelle ultime quattro gare le maggiori sorprese e un sano spettacolo.

Se le prime posizioni della classifica Costruttori sembrano di fatto cristallizzate, con Mercedes, Ferrari, Red Bul e Force India l’una a distanza di sicurezza dall’altra nelle loro “accoglienti” posizioni di alta classifica, dalla quinta all’ottava troviamo quattro squadre racchiuse in ventiquattro punti, in una situazione più aperta che mai.

Al quinto posto, con sessantasei lunghezze, c’è la (finora deludente) Williams del “ripescato” Felipe Massa e del giovanissimo canadese Lance Stroll. Segue l’italiana Toro Rosso a cinquantadue punti, poi tocca alla Haas a quota quarantatrè che precede di una sola lunghezza la Renault.

Proprio la Renault ha lanciato un segnale chiaro, sparigliando di botto le carte in tavola. Enstone è riuscita ad anticipare di qualche mese l’arrivo dell’ottimo Carlos Sainz, strappandolo alla Toro Rosso; in una sola mossa la scuderia anglo-francese si è rafforzata e ha indebolito una concorrente diretta. Basti pensare che dei cinquantadue punti della Toro Rosso ben quarantotto li ha totalizzati il pilota spagnolo. Discorso valevole in modo speculare anche per la Renault, con Nico Hulkenberg capace di mettere insieme trentaquattro punti, contro gli otto (il sesto posto di Singapore) dell’ormai ex Palmer.

Con la coppia Hulk-Sainz Renault è una seria candidata a scalare posizioni in classifica in questo finale di stagione. Dovrà difendere a denti stretti la quinta posizione una Williams a dir poco altalenante, se non indecifrabile. Competitiva a sprazzi, mai troppo convincente, spesso a punti, ma raramente in posizioni nobili. La sorpresa è Lance Stroll, netti i suoi progressi, più regolare il rendimento di Felipe Massa, apparso però meno brillante rispetto alle ultime stagioni. Da Grove in ogni caso ci si attendeva di più, soprattutto dopo l’arrivo di una figura importante come quella di Paddy Lowe.

Attualmente al settimo posto della classifica troviamo l’americana Haas, che nel prossimo GP giocherà in casa. La squadra motorizzata Ferrari trova in Grosjean e Magnussen una coppia amalgamata e aggressiva, con il danese che nelle ultime gare sta dimostrando le sue qualità di racer puro, dando spettacolo nei duelli.

In questo pacchetto di squadre che si darà battaglia la più vulberabile sembra proprio la Toro Rosso. Faenza perde in questi ultimi GP il pilota che negli ultimi due anni l’ha trascinata, rappresentandone il punto di riferimento. Senza i risultati di Sainz il rischio di scivolare in classifica dal sesto all’ottavo posto è concreto, a meno che l’ancora giovanissimo Daniil Kvyat – libero dal peso di continui ed estenuanti confronti fratricidi – non ritrovi la forza di tornare ad essere il pilota di prospetto ammirato fino al 2016 e che la seconda auto (Hartley in Texas e poi Gasly) non marchi punti pesanti.

Antonino Rendina


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