Todt: L’atteggiamento della Ferrari in Germania é stato “provocatorio”

Todt: L’atteggiamento della Ferrari in Germania é stato “provocatorio”

Jean Todt ha detto che l’uso palese di ordini di scuderia in Germania da parte della Ferrari é stato talmente provocatorio da costringere la FIA a prendere provvedimenti, ma ha sottolineato che pensa che anche altri team si siano comportati in modo analogo con metodi piu’ sottili e meno sfacciati, da quando é stato introdotto il divieto di giochi di squadra.

La Scuderia Ferrari é stata multata dai giudici di Hockenheim dopo che Massa si era spostato per far passare il compagno di squadra Alonso in modo che potesse vincere al suo posto. Anche se la squadra era stata chiamata a comparire di fronte al Consiglio Mondiale della FIA, il Consiglio ha deciso di non intraprendere alcuna azione nei confronti della Ferrari, ma ha annunciato che revisionerà il regolamento relativo agli ordini di squadra se riterrà che ce ne sarà bisogno.

“Gli ordini di squadra sono stati banditi nel 2002, ma mi sono chiesto: quante altre volte ci sono stati ordini di scuderia, ma applicati in maniera da non essere notati?” ha detto il francese al quotidiano La Stampa.

La differenza é che quello che ha fatto la Ferrari é stato tutt’altro che nascosto. E’ stata una provocazione nei confronti del regolamento.

Todt lascia intendere che la revisione delle regole consisterà più in una modifica del regolamento attuale piuttosto che in una rivoluzione dello stesso. “Deve esserci un maggior rispetto delle regole. E queste regole devono essere chiare. La F1 é uno sport di squadra, ed ogni squadra deve assumersi le proprie responsabilita’ per il proprio comportamento. Menzogne, o messaggi in codice come “conserva carburante” non saranno piu’ tollerati.”

In un’ intervista alla Gazzetta dello Sport, il presidente della FIA ha aggiunto “le regole relative agli ordini di squadra devono essere cambiate in modo da evitare l’ipocrisia di comunicazioni grottesche tra il muretto e i piloti”. Ha poi spiegato: “Ho chiesto allo Sporting Working Group una proposta di revisione delle regole. Spero di avere una risposta in tempo per il 9 dicembre, quando si terra’ il consiglio mondiale a Montecarlo.

Todt non nega di essere stato coinvolto nella controversia che si creò ai tempi tra Barrichello e Schumacher proprio a causa di ordini di squadra, quando nel 2002 il brasiliano cedette la vittoria del Gran Premio di Zeltweg al compagno proprio negli ultimi metri di gara. Alla domanda posta dalla Stampa se fosse pentito o no di quel gesto, ha risposto: “Lo sono, perché col senno di poi quella manovra fu inutile. Schumacher avrebbe vinto il mondiale comunque. Ma avrei avuto parecchi rimpianti se l’avesse perso alla fine per solo due punti”.

Secondo Todt fu il comportamento di Barrichello ad infiammare la situazione. “Non avrei dovuto dirgli nulla. Ci eravamo gia accordati in precedenza: se si fosse trovato in prima posizione dopo i pit stop avrebbe dovuto far passare Schumacher senza creare confusione: egli accettò: d’altra parte, un pilota é pagato anche per sottostare a certi ordini. Invece, preferì rimanere davanti. Lo richiamai 50 volte ripetendogli chiaramente l’accordo. Cedette all’ultima curva, davanti ad un pubblico fischiante. Sul podio Schumacher gli cedette il primo gradino, ma la Ferrari fu punita per aver infranto il regolamento con una multa di 500.000 dollari”.

Gian Maria Di Stefano

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