Stefan Johansson: “Alonso mi ricorda i piloti spietati di un tempo”
Per lo svedese lo spagnolo è l'erede di una generazione di campioni che avrebbe fatto carse false pur di vincere
Stefan Johansson, ex pilota di F1 tra l’altro di Ferrari e McLaren, ha corso negli anni ’80 al fianco dei mostri sacri della categoria, nell’epoca d’oro dei vari Senna, Prost, Piquet, Mansell. Secondo lo svedese per colmare un gap cronometrico di pochi millesimi un pilota deve dare fondo alle sue abilità caratteriali, indebolendo psicologicamente ed innervosendo i propri avversari. Secondo Johansson dei piloti attuali l’unico capace di essere implacabile con i rivali è lo spagnolo Fernando Alonso.
“Nel 2014 c’è stata battaglia vera tra Hamilton e Rosberg, mentre questo 2015 è stato a senso unico – ha affermato Johansson – quando sei molto vicino ad un compagno di squadra forte, ma non riesci a stargli davanti, devi essere bravo a minare la sua fiducia, giocando di psicologia, per far si che l’ago della bilancia penda dalla tua parte. Nelson Piquet ad esempio era così, con Mansell e con Senna. Era un pilota spietato, non gli importava di nulla, l’unica cosa che contava era turbare i rivali. Un tempo per essere un campione dovevi avere un egoismo senza limiti. Solo così potevi vincere quelle battaglie lì. Tutti i grandi campioni da Lauda a Schumacher sono stati piloti egocentrici e spietati. Dei piloti attuali l’unico che mi ricorda i piloti di quel periodo è Fernando Alonso. Secondo me lo spagnolo è uno dei pochi che farebbe tutto pur di vincere”.
Antonino Rendina
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