Sauber, Ericsson: “Io e Nasr lavoriamo bene insieme, ma non siamo amici”

Il pilota svedese ha parlato del rapporto con il compagno di squadra

Sauber, Ericsson: “Io e Nasr lavoriamo bene insieme, ma non siamo amici”

Storie di rivalità interna, storie di piloti. Perché il compagno di box è sempre il primo avversario, in Mercedes come in un team minore come la Sauber. Tutto il mondo è paese verrebbe da dire ascoltando le parole di Marcus Ericsson, che con Nasr non si gioca certo le vittorie ed il mondiale eppure ammette di aver avuto una certa difficoltà ad instaurare quello che poi si è rivelato un buon rapporto di lavoro.

“Io e Nasr non siamo amici, il fatto che si lavori insieme per il bene del team e che si riesca a collaborare in modo efficace non significa che si è automaticamente migliori amici – ha raccontato Ericsson – Per me accettare il sedile della Sauber è stato un po’ un’incognita sotto questo punto di vista, perché io e Felipe abbiamo avuto qualche scontro in GP2. Ad Austin ad esempio ci siamo toccati, ci sono state scintille, ma dopo la gara abbiamo chiarito tutto e le cose sono ritornate a posto. Sono comunque felice che Felipe sia rimasto in Sauber, perché insieme lavoriamo bene, la nostra forza è discutere e confrontarci sulle strategie prima della gara, un aspetto cruciale per una realtà piccola come la nostra”. 

Antonino Rendina

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