Red Bull, Horner difende Verstappen
Secondo il team principal, Max ha avuto un comportamento al limite ma corretto
Chi ha supportato e difeso Max Verstappen da tutte le accuse ricevute dopo i fatti del Gran Premio del Belgio, è stata la Red Bull, team per cui corre il giovane olandese.
Dal team anglo-austriaco, Verstappen è visto come la grande opportunità di avere un altro pilota da titolo, un altro pilota che li possa riportare a vincere i mondiali come accaduto con Sebastian Vettel. Per questo vi è anche una sorta di “protezione” nei suoi confronti, protezione che, invece, non era arrivata a Daniil Kvyat quando, ad inizio stagione, fu aspramente criticato per i contatti con Sebastian Vettel: “Credo che la manovra di Max fosse sicuramente al limite, ma sono sicuro che, se ci fosse stato un problema o fosse andato contro le regole, il direttore di gara Charlie Whiting lo avrebbe riferito. Ma gli stewards non hanno visto nessun motivo per metterlo sotto investigazione. Comunque sono sicuro che imparerà per le prossime gare” – ha detto Chris Horner, team principal della Red Bull -. “C’erano tre vetture in lotta per un posto: penso che Sebastian sulla parte esterna abbia spinto troppo, probabilmente senza rendersi conto che Max era l’interno e non ha dato spazio a Kimi che non sapeva dove andare. Forse Max è stato un po’ troppo aggressivo, ma aveva tutto sotto controllo“.
Tra i tanti che hanno criticato l’atteggiamento di Verstappen, c’è anche Toto Wolff, direttore della Mercedes, che dopo la corsa aveva detto: “Se continua a correre così però rischia di farsi male, di andare forte contro un muro, perché oggi il suo approccio ai GP è davvero pericoloso”. Horner su questo ha tagliato corto: “Sono sorpreso che Toto abbia commentato qualcosa che non lo riguarda“.
Gianluca D’Alessandro
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