Red Bull: Bene, bravi, ma adesso?

Red Bull: Bene, bravi, ma adesso?

La Red Bull è Campione del Mondo Costruttori. Titolo tutto sommato meritato, alla luce della superiorità tecnica dimostrata dalla vettura progettata da Adrian Newey. Anche se con qualche guaio di troppo in termini di affidabilità, che potrebbe risultare decisivo domenica ad Abu Dhabi.

Adesso, però, viene il bello.

Il vero Mondiale arriva Domenica
Ci eravamo chiesti tempo fa se la F1 fosse uno sport individuale o di squadra.
Mettiamola così: il Mondiale Costruttori è importantissimo per gli introiti, per chi lavora dietro le quinte all’interno delle squadre. E’ il Mondiale dei meccanici, degli operai, degli ingegneri. Di chi guida i tir, di chi monta gli stand, di chi cucina per tutti, di chi cambia le gomme e si addormenta sulla sedia dopo 2 notti insonni.

Non è, però, il “vero” Mondiale. Giustamente o meno che sia. Perchè è quello dei Piloti il Campionato che tiene e terrà anche tra sei giorni con il fiato sospeso milioni di appassionati. Sono le lotte per i titoli Piloti quelle che rimangono per anni, decenni, nel cuore dei tifosi. Senna-Prost 89/90, Schumacher contro Hill nel 94, Villeneuve nel 97, Hakkinen nel 98 e 2000, Raikkonen nel 2003. Alonso-Raikkonen nel 2005, Schumacher-Alonso nel 2006, il trio Alonso-Hamilton-Raikkonen nel 2007, Massa e Hamilton nel 2008. E, ora, questo finale con addirittura quattro piloti ancora matematicamente in lizza. Ricordiamo, senza cercare su internet, chi ha vinto i rispettivi Titoli Costruttori passati?

Ultima gara al cardiopalma
Archiviato il Mondiale Costruttori, la Red Bull ha a disposizione il materiale per portare a casa anche quello piloti. Cosa che succede sistematicamente dall’inizio dell’anno, eppure siamo ancora all’ultima gara e con le Lattine che devono rincorrere. Solo la qualifica, infatti, ha rispecchiato il vero valore di questa monoposto dalle prestazioni straordinarie e, tolta forse la sola Monza, costante su tutti i circuiti. Solo la scarsa affidabilità in alcune occasioni e gli errori di Vettel e Webber (ma non sono stati gli unici) hanno portato ad una situazione che, ora, è più che complicata. Sia Sebastian che Mark hanno concrete possibilità di portare a casa il Mondiale. L’ago della bilancia, manco a dirlo, sarà Fernando Alonso.

Tutto infatti ruoterà intorno alla prestazione del Ferrarista, che con 8 punti di vantaggio può farsi bastare un secondo posto per laurearsi Campione. Ma andiamo con ordine.

Fernando ha 8 punti di vantaggio su Mark, il quale a sua volta è avanti di 7 lunghezze rispetto a Sebastian. Come abbiamo detto, Alonso arrivando secondo vince in ogni caso il Mondiale, chiunque vinca dei due avversari.

Webber per vincere deve arrivare primo e sperare che tra sè ed Alonso si piazzi un altro pilota. Sia questo Vettel, Hamilton o un altro. Quindi non dipende solo da lui. In ogni caso, deve portare a casa 9 punti più dello spagnolo per assicurarsi il titolo.

Per Vettel invece la situazione è ancora peggiore: Vincendo deve sperare che Alonso arrivi oltre il quinto posto per recuperare i 15 punti di svantaggio.

Se per Mark, quindi, in caso di vittoria la condizione per diventare Campione è che ci sia solo un pilota tra sè e Fernando, per Vettel è ancora più dura, perchè deve sperare in 4 piloti di distanza tra la sua Red Bull e la Ferrari di Alonso.

Ovviamente ci sono anche molte altre possibilità tra podi, piazzamenti etc, ma non stiamo ad elencarle tutte per non annoiarvi, d’altronde la situazione è abbastanza chiara.

Ed entrano in gioco anche i giochi di squadra.

Gioco di squadra sì, gioco di squadra no
Come dicevamo, la posizione di Alonso in gara sarà determinante, in caso di doppietta Red Bull, per le sorti di Vettel e Webber. Chris Horner ha sempre proclamato l’assoluta sportività del suo team e la parità di diritti tra i suoi piloti. Qualche dubbio ci viene, dato che il cocco Vettel è pressochè sempre stato dietro Webber durante l’anno. Il Brasile, poi, ha confermato i dubbi.Insomma, a situazione invertite non siamo così sicuri che non ci sarebbero stati favoritismi a favore del tedeschino. Ma questi sono i fatti e non si possono cambiare.

Come ben sappiamo, Alonso gode dei sette punti guadagnati grazie al discusso sorpasso su Massa a Hockenheim. Detto questo, se lo spagnolo si trovasse terzo ad Abu Dhabi con Vettel primo e Webber secondo, sarebbe auspicabile che in Red Bull decidessero di concedere all’australiano di portarsi a casa il titolo (e probabilmente ritirarsi). Ci sembra davvero poco verosimile che in una situazione del genere Horner possa continuare a lasciare via libera ai propri piloti. A meno che Mark non abbia commesso chissà quale crimine contro l’umanità. Riguardo il possibile team order (pregara, ci auguriamo per la Red Bull), comunque, c’è anche da tenere in considerazione un altro fattore. E cioè che l’eventuale scambio di posizioni si verificherebbe a ridosso del traguardo. Questo perchè, se la situazione dovesse presentarsi effettivamente con Seb primo, Mark secondo e Fernando terzo, basterebbe un problema a quest’ultimo con arretramento di almeno tre posizioni per consegnare il Mondiale a Baby Schumi, che finirebbe infatti a pari punti con l’australiano ma vincerebbe il titolo per maggior numero di vittorie, cinque contro quattro. Prepariamoci quindi, nel caso, ad un’Austria 2002 bis. Perchè è facile capire che Seb non lascerebbe strada a Mark se non con la sicurezza assoluta di perdere il titolo. Ovviamente, le polemiche in tal caso sarebbero furibonde.

Pene troppo lievi
D’altronde, però, Hockenheim ha creato un precedente. Se per guadagnare sette punti bastano 100.000 dollari, tanto vale spenderli: che sia l’undicesima o la diciannovesima gara, poco conta. Tanto (ed ecco che qui serve) il Titolo Costruttori porterà ossigeno alle casse delle Lattine. Se invece la pena per “Fernando is faster than you” avesse riguardato i punti dei due piloti, adesso non si correrebbe il rischio di un fiume di polemiche da qui a Marzo dell’anno prossimo. Perchè è evidente che se Vettel si facesse passare da Webber poco prima del traguardo consegnandogli il titolo, si scatenerebbe il delirio e quanto successo quattro mesi fa passerebbe in sordina. E qui si ringrazia la Federazione per una regola tanto insulsa quanto patetica. I giochi di squadra ci sono sempre stati e sempre ci saranno. Come avevamo già detto ai tempi, non è una regola così strampalata ad evitare che una squadra si metta d’accordo con i suoi piloti. D’altro canto, non è comunque stata una furbata quella del muretto Ferrari, che ha scelto il modo peggiore per effettuare lo scambio di posizioni tra Alonso e Massa. La regola, idiota che sia, c’è. Pertanto, almeno di facciata, va rispettata in attesa che venga eliminata al più presto. Detto questo, siamo comunque nel campo delle ipotesi. Come sappiamo ogni gara è a sè e potremmo anche aver fantasticato da qui a domenica per poi trovarci una situazione ben diversa dopo Abu Dhabi.

Comunque vada qualcuno storcerà il naso
Già, ed è anche logico. Se il Mondiale andasse a Vettel, Mark recriminerebbe sul mancato sostegno del Team durante tutto l’arco dell’anno, nel quale ha dimostrato di poter tenere testa al tedeschino standogli davanti in classifica. Mark, inoltre, ha 34 anni, e un’altra possibilità del genere difficilmente si riproporrà. Seb invece ha un futuro molto lungo di fronte a lui.
D’altra parte, se il Titolo venisse vinto da Mark, Vettel avrebbe da pensare al motore di Yeongam e alle altre failure tecniche che gli hanno letteralmente negato decine di punti durante l’anno. Non teniamo volutamente conto degli errori perchè ne hanno fatti tutti e, più o meno, questi si compensano.
Pare abbastanza probabile che, comunque, per Webber questa potrebbe essere la sua ultima stagione in Red Bull e, se dovesse vincere il Mondiale, l’ultima in F1.

Concludendo, ad Abu Dhabi assisteremo ad una gara dentro un’altra gara. Da qui a Domenica non si parlerà d’altro che di calcoli, prospettive, possibilità e giochi di squadra. Vi lasciamo, però, con una possibilità di cui non abbiamo fatto volutamente accenno nell’articolo. Immaginate se, in mezzo a tutto questo, il Mondiale lo vincesse Hamilton.. (e pensate alla gioia di Bernie per il suo giocattolo..)

Alessandro Secchi

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