Quanto sono attendibili i test in F1?

Quanto sono attendibili i test in F1?

La stagione 2011 si è aperta ufficialmente ieri, con il primo dei tre giorni di test a Valencia. E, come ogni anno, siamo di fronte a diverse ‘fazioni’ che giudicano l’attendibilità di queste prove in modo molto diverso: vediamo quali sono:

Quelli che…i test non vogliono dire niente
Molti appassionati ritengono che i test invernali mostrino poco i veri valori in campo delle squadre. Questo per la necessità di ‘coprire’ palesi vantaggi prestazioniali, e quindi non voler mostrare alla concorrenza le reali potenzialità della propria monoposto. Oltretutto, ora della prima gara, le vetture cambieranno molto. I tempi sul giro, pertanto, non vengono considerati per nulla, se non per capire l’affidabilità delle monoposto.

Quelli che…fanno i moderati
Un altro gruppo è quello dei tifosi che considerano le prestazioni delle vetture durante i test invernali con le dovute precauzioni. I tempi non vengono paragonati alla Bibbia, ma per loro forniscono comunque un’indicazione generale sullo stato di ‘salute’ delle vetture. Anche qui, l’unico dettaglio importante è il chilometraggio delle monoposto rapportato ai problemi tecnici riscontrati. Come sappiamo, l’affidabilità è molto più importante ora rispetto a qualche anno fa, soprattutto alla luce dei punteggi attuali, che premiano quasi più la costanza di rendimento che non la prestazione pura.

Quelli che…è un colpo al cuore anche il minimo intoppo
Infine ci sono i tifosi più esagitati, che attendono impazientemente l’inizio dei test e gongolano di fronte al primo tempo giornaliero, calcolando anche i millesimi di secondo di distacco. Un qualsiasi problema tecnico viene visto come una denuncia di resa alle prospettive stagionali della squadra (già al primo giorno!), e una buona posizione lascia spazio ai propositi di vittoria dei prossimi cinque campionati del mondo.

MA I TEST, SONO ATTENDIBILI O NO?
Dopo questa breve descrizione, in macrogruppi, del tifo pre-stagionale, vediamo ora di capire se e quanto i test invernali possono fornire indicazioni utili ad identificare quali potrebbero essere le migliori squadre del circus.

L’affidabilità
Questo è un punto chiave. Nel 2010 la Ferrari F10 ha macinato migliaia di km in test senza problemi, e si è rivelata alla fine la monoposto più affidabile tra quelle di testa. Da questo punto di vista, i test sono MOLTO indicativi, nel loro complesso. I primi due, tre giorni potrebbero essere fuorvianti, ma in una vista generale possiamo dire che è abbastanza facile capire chi dispone della monoposto con meno problemi tecnici. Ovviamente, ci possono essere le eccezioni del caso, ma è difficile che una squadra che non patisce noie per tutti i test sia, successivamente, costretta spesso e volentieri al ritiro durante la stagione.

Le prestazioni
Questo è, probabilmente, il punto sul quale i pareri sono più discordanti. Sicuramente il tempone sul giro a fine giornata mostra, diciamo, i ‘muscoli’ delle monoposto, ma potrebbe non essere comunque indicativo sul rendimento di una vettura. Troppi, infatti, sono i parametri da considerare: quantità di benzina a bordo, assetto, mescola di gomme, carico. Per poter valutare con obiettività le prestazioni il modo migliore è, probabilmente (ma non è detto), controllare gli stint (brevi o lunghi) percorsi dai piloti, così da poter verificare la costanza di prestazioni rapportata ad un determinato numero di giri. Solo alla fine dei test invernali, paragonando i tempi collezionati nelle varie uscite, si potrà dire indicativamente chi sta meglio o peggio.

Pochi test
Il divieto di test durante l’anno obbliga le squadre ad utilizzare a pieno i test invernali per saggiare le condizioni delle proprie monoposto. Il non poter più testare su una pista di proprietà (Fiorano o il Mugello per la Ferrari), ad esempio, obbliga le scuderie a ‘scoprirsi’ maggiormente rispetto a qualche anno fa, quando le prestazioni e le nuove componenti potevano essere testate al riparo da sguardi indiscreti, per poi verificarne l’affidabilità nei test collettivi senza l’assillo dei tempi. Pertanto possiamo asserire che i test contingentati forniscono un’idea di rendimento diversa rispetto al periodo delle prove.

In definitiva
Alla luce di quanto detto possiamo dire che, senza esagerare nè in un senso nè nell’altro, i test invernali se presi con le dovute molle possono fornire indicazioni preziose sullo stato delle monoposto. Sicuramente possiamo trarne sensazioni abbastanza precise sull’affidabilità delle vetture. Da qualche anno a questa parte, inoltre, anche le prestazioni nei vari test rispecchiano in buona parte l’andamento della stagione. Basti ricordare il 2009, quando la BrawnGP strapazzava tutti durante i test e il tutto veniva considerato una sorta di ‘operazione marketing’ alla ricerca di sponsor, dopo l’acquisizione della ex-Honda. Come abbiamo visto, poi, l’operazione è andata a buon fine. Stesso risultato per l’anno scorso, quando a fronte di una affidabilissima Ferrari si era capito che la Red Bull disponeva di un qualcosa in più.

Concludendo
Vedremo se, anche quest’inverno, i test ci diranno qualcosa di veritiero o meno. Il fatto che il 2011 abbia portato molte idee innovative sulle monoposto potrebbe rivelarsi una nuova variabile da tenere in considerazione.

Alessandro Secchi
F1Grandprix.it

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