Q&A con Guenther Steiner: come si prepara la Haas al Gran Premio del Belgio

Il team principal della scuderia americana racconta quali sono le insidie di Spa

Q&A con Guenther Steiner: come si prepara la Haas al Gran Premio del Belgio

Tra le novità della stagione 2016 c’è la Haas, team americano che fino ad ora ha saputo sorprendere. Grazie ad una buona vettura, infatti, nelle prime gare dell’anno è riuscita a conquistare ottimi risultati, guadagnando anche punti importanti per la classifica costruttori. A differenza degli ultimi team entrati in Formula 1, quali Virgin, HRT e Lotus, alle spalle della Haas c’è una base economica solida, che gli ha permesso di attivare collaborazioni importanti con Ferrari e Dallara. Dopo una buona prima parte di stagione, ora la scuderia si prepara alla seconda parte dell’anno: Guenther Steiner, il team principal della Haas, in un’intervista al sito della Formula 1 ci racconta quali sono le insidie di Spa, prossimo appuntamento del calendario.

Q: “Come vi preparate per l’imprevidibilità del meteo di Spa? Una parte della pista potrebbe essere asciutta, mentre l’altra potrebbe essere bagnata e scivolosa.”
Guenther Steiner: “Per questa corsa ci si può preparare controllando quanto tempo ci mette la squadra per cambiare gli pneumatici. Penso che anche l’esperienza del pilota possa entrare in gioco in queste condizioni, quando e cosa fare”.

Q: “La gestione del carburante ha giocato un ruolo importante nel Gran premio di Germania. La gara ad Hockenheim ha visto diversi piloti andare molto veloci per circa due/terzi del giro, ma il circuito di Spa è più o meno un chilometro e mezzo più lungo rispetto ad Hockenheim e i piloti usano l’acceleratore in modo diverso. Quanto la gestione del carburante gioca un ruolo importante nella decidere la strategia da adottare a Spa?”
Guenther Steiner: “La gestione carburante più o meno la stessa della Germania, ed è molto importante perché bisogna togliere il piede dall’acceleratore nel momento giusto per fare lift and coast (la tecnica usata dai piloti per risparmiare carburante nella fase di frenata, alzando il piede dall’acceleratore prima rispetto a quando non si devono contenere i consumi, ndr). Adesso con le comunicazioni radio l’ingegnere può dare maggiori consigli rispetto al passato”.

Q: “Qui a Spa c’è, storicamente, un’alta presenza di Safety Car. Quando la Safety Car esce, sia che sia la vettura di sicurezza in sé o che sia la Virtual Safety Car, quanto influisce sulla vostra strategia? E c’è un modo di pianificare in anticipo l’entrata di una Safety Car?”
Guenther Steiner: “La Safety Car è sempre inclusa nei piani che prepariamo in anticipo. La strategia dipende dal giro in cui esce la Safety Car, dal tipo di mescole stiamo utilizzando in quel momento e se dobbiamo rientrare o stare fuori”.

Q: “Gli pneumatici e la loro durata sono dei temi nati lo scorso anno durante il Gp del Belgio. Dopo un anno dall’inizio delle discussioni sul limite massimo di giri che possono fare gli pneumatici è ancora un problema?”
Guenther Steiner: “Pirelli ha insistito per darci una pressione minima degli pneumatici e penso che questo possa aiutare molto. Loro ottengono molti dati dai diversi team e li usano per darci degli avvisi. Loro, solitamente, ci danno delle indicazioni sulla pressione degli pneumatici e il massimo di giri che un tipo di mescola può fare. Il fattore più importante è che loro danno indicazioni sulla pressione minima dei diversi pneumatici sulla base dei dati che hanno raccolto dalle squadre. Pirelli sta facendo un ottimo lavoro e questo aiuta parecchio”.

Q: “Come può essere utile, adesso, avere istruzioni chiare su ciò che è possibile dire alla radio durante il weekend di gara?”
Guenther Steiner: “È bello sapere che ora non rischia di prendere una multa per qualcosa che non hai intenzione di fare. Prima non era chiaro ciò che era giusto o sbagliato dire, quindi era difficile rispettare la regola. Adesso possiamo dire ciò che è necessario. Se qualcuno adesso ritornasse indietro ad ascoltare le istruzioni che sono state date ai piloti, realizzerebbe che non sempre è stato detto qualcosa per farli andare più veloce ma solo per risolvere dei problemi. Tutto questo ci permette di avere una lettura dei piloti, delle gomme e altre informazioni che diventano utili per aiutarci a migliorare”.

Gianluca D’Alessandro

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