Problemi di sicurezza in Bahrain per il Gp

Proseguono i tumulti in Bahrein e a farne le spese potrebbe essere il Gran Premio di Formula 1 in programma il prossimo 22 aprile. Le manifestazioni di protesta negli ultimi giorni hanno nel mirino la corsa automobilistica, ma il boss del circus Bernie Ecclestone non pare intenzionato a farsi intimidire.

“I fatti accaduti il 14 febbraio dello scorso anno hanno infiammato gli animi, ma non abbiamo mai avuto problemi legati alla Formula 1, che faceva regolarmente visita al nostro paese dal 2004”, ha dichiarato lo sceicco Sheikh Abdullah bin Isa Khalifa, presidente dell’Automobile Club del Bahrain e membro del Consiglio Mondiale della FIA cercando, così, di offrire delle rassicurazioni.

“Tutti mi chiedono della situazione del paese e apprezzo questo interesse, ma chiunque arrivi oggi non noterebbe alcuna differenza rispetto a prima – ha proseguito -. Spero che arrivi in breve il momento della gara per far capire a tutta la comunità del Circus come stanno realmente le cose. Il mio messaggio per la Formula 1 è semplice: le chiedo di contribuire nella riunificazione del mio paese”.

La Formula 1 come mezzo di unione e di pace? “Abbiamo avuto i nostri problemi, sono stati commessi degli errori, ma ora è giunto il momento di riconciliarsi e di andare avanti per rendere il paese più forte ed unito – ha spiegato lo sceicco -. E’ chiaro però che a questo mondo non ci sono garanzie, ma non ci sono da nessuna parte, neanche a Silverstone. Tutto quello che posso garantire è che ci sarà la stessa sicurezza di ogni altro Gp”, ha concluso.

Lorenza Teti