Preview Malesia: Sepang e lo sforzo dell’impianto frenante secondo Brembo

Secondo i tecnici Brembo, il circuito di Sepang rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni

Preview Malesia: Sepang e lo sforzo dell’impianto frenante secondo Brembo

Situato a 85 km da Kuala Lumpur, Sepang è statoìa realizzata all’interno di una piantagione di olio di palma di 260 ettari. Per la sua realizzazione sono bastati 14 mesi di lavori, a cui è seguita l’inaugurazione il 9 marzo 1999. Dopo 15 edizioni disputate tra marzo e aprile, da quest’anno il GP di Malesia torna a svolgersi ad ottobre, come già avvenne nel 1999 e 2000.

Le temperature medie in questo periodo però sono simili a quelle primaverili, ossia sui 32-33 gradi. Le maggiori criticità sono legate al corretto dimensionamento delle prese d’aria che devono consentire la gestione ottimale delle temperature di funzionamento dell’impianto frenante in tutti i tratti del circuito.

Secondo i tecnici Brembo, che hanno classificato le 21 piste del Mondiale usando una scala da 1 a 10, il circuito di Sepang rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni. La pista malese si è meritata un indice di difficoltà pari a 7, identico al valore ottenuto da Melbourne, Budapest, Baku, Monaco e Spielberg.

L’impegno dei freni durante il GP

Sui 5.543 metri della pista sono distribuite in maniera quasi uniforme 15 curve e 8 rettilinei, il più lungo dei quali misura 1.029 metri, che permettono di raffreddare il materiale d’attrito. Di conseguenza il tempo speso in frenata è il 19 per cento della durata complessiva della gara, contro il 24 per cento del precedente GP di Singapore.

Abbastanza contenuta è anche l’energia dissipata in frenata: 109 kWh, grazie ai quali 8 scooter elettrici riuscirebbero a completare i 300 km del GP. Nella media del Campionato del Mondo sono anche i 3,9 g di decelerazione media: erano stati 4,3 g a Monza e 3,3 g a Singapore. Dalla partenza alla bandiera a scacchi, ciascun pilota esercita un carico totale sul pedale di 50 tonnellate, equivalenti al peso di 460 tigri malesi.

L’impegno dei freni durante il GP

Sui 5.543 metri della pista sono distribuite in maniera quasi uniforme 15 curve e 8 rettilinei, il più lungo dei quali misura 1.029 metri, che permettono di raffreddare il materiale d’attrito. Di conseguenza il tempo speso in frenata è il 19 per cento della durata complessiva della gara, contro il 24 per cento del precedente GP di Singapore.

Abbastanza contenuta è anche l’energia dissipata in frenata: 109 kWh, grazie ai quali 8 scooter elettrici riuscirebbero a completare i 300 km del GP. Nella media del Campionato del Mondo sono anche i 3,9 g di decelerazione media: erano stati 4,3 g a Monza e 3,3 g a Singapore. Dalla partenza alla bandiera a scacchi, ciascun pilota esercita un carico totale sul pedale di 50 tonnellate, equivalenti al peso di 460 tigri malesi.

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*comunicato Brembo

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