Pagelle GP Messico – Verstappen è un funambolo, Raikkonen astuto, Alonso dà spettacolo
Per Vettel e Hamilton una gara molto difficile, Ricciardo senza pace...
Ahi caramba! GP del Messico meraviglioso (voto 9) per le storie che c’ha raccontanto, per i duelli intensi, per la forza di Verstappen, il mondiale di Hamilton e la rimonta di Vettel. Bravi tutti (o quasi).
Max Verstappen 10 Se continua a correre così finirà per convincere anche i più acerimmi detrattori. Max è una furia della natura, un’iradiddio inarrestabile, il talento oltre la vettura con un’irruenza mista a tecnica che logora i rivali. La manovra su Vettel è prepotente, ma al contempo bellissima, la vittoria è perentoria. La guida, poi, è uno spettacolo: derapate da urlo e una danza tra i cordoli a dir poco ammaliante. Seconda vittoria in stagione, terza in carriera. TRAVOLGENTE
Fernando Alonso 9 Gli è sufficiente avere tra le mani una macchina appena sufficiente per gettare nel panico anche Lewis Hamilton. Il duello tra i due vecchi rivali è una gioia per gli occhi. Nando a Città del Messico è ispirato, lotta contro tutti con la stessa intensità, conquistandosi un punticino dal sapore nobilissimo. LEONE
Kimi Raikkonen 8 Resta imbottigliato nel traffico in partenza, ma riesce a raggiungere il terzo gradino del podio con una gara accorta ed intelligente. Non sforza le gomme, aspetta di avere pista libera per inanellare giri veloci che gli consentono di scavalcare le due Force India e Hulkenberg. Ritmo convincente e grande freddezza. ULISSE
Lance Stroll 8 Lo spunto è ottimo, il ritmo anche. Fortunato con il regime di VSC, ma il sesto posto è ampiamente meritato. La crescita è stata importante, così come l’aver superato in classifica il vice campione del mondo 2008 Felipe Massa. SORPRENDENTE
Esteban Ocon 8 Terza fila in qualifica, quinto posto autorevole davanti ad un pubblico ostile, per i noti trascorsi con l’idolo di casa Perez. Questo ragazzo sarà una spina nel fianco per tutti, e il sedile Mercedes per il futuro sembra già prenotato. TALENTO
Sergio Perez 7 Ad ogni suo sorpasso il pubblico impazzisce, è un vero luchador sul ring, e la folla impazzisce. Le dà, più che prenderle, e le prova tutte per raggiungere nel finale di gara – in pratica una qualifica su ultrasoft – prima Stroll e poi l’inviso compagno di squadra. Non ci riesce ma la gara resta sontuosa. PROFETA IN PATRIA
Valtteri Bottas 7,5 Gara di grande regolarità. Si issa in seconda posizione e non la molla più, ma non ha la velocità necessaria per impensierire Verstappen. Il podio fa comunque “classifica”, rosicchia sei punti a Vettel (e spera). PASSISTA
Sebastian Vettel 6,5 La pole position è tutta sua, è un assolo di pura classe e velocità. Nel suo Messico ci sono fair play e sportività nel rendere i dovuti meriti ad Hamilton, la rimonta fino al quarto posto, ma anche l’incertezza e il troppo ottimismo in partenza contro un avversario che sembra mandarlo in crisi, uniti poi all’improvvido contatto con Lewis. Peccato perché – mondiale a parte – aveva il passo per stare con Verstappen. LUCI ED OMBRE
Lewis Hamilton 6 Meritatamente campione del mondo, ma ci aspettavamo una rimontona più impetuosa, invece va a sprazzi, gestendo via radio un titolo che prima o poi gli sarebbe arrivato comunque. ATTENDISTA
Kevin Magnussen 7,5 Rischia di saltare qualifiche e GP per fastidi allo stomaco, invece domenica è protagonista di un garone, dal quattordicesimo all’ottavo posto, resistendo con piglio e cattiveria a resistere a quel mastino di Alonso. CORIACEO
Marcus Ericsson 7 Scatta dalla dodicesima posizione, occupa per buona parte di gara la zona punti che gli manca da tanto e vende cara la pelle anche contro piloti molto più competitivi. Il KO “tecnico” non toglie meriti ad una grande gara. COMBATTIVO
Felipe Massa 5 Non è pulitissimo nei duelli, giocando duro sia con Vettel che con Alonso, ma ha la peggio con entrambi. Fuori dalla zona punti con una Williams non certo da buttare. In classifica è dietro Stroll. MALUCCIO
Pierre Gasly 6,5 Gli va di lusso passare sotto la bandiera a scacchi e lo fa senza commettere errori. Troppi problemi sofferti dalla Toro Rosso con i motori Renault. Da ultimo a tredicesimo. IMPARA
Brendon Hartley 6,5 Mostra di avere un bel piede e sta pienamente a suo agio in F1. Messo fuori gioco a metà gara con il motore in fiamme. Ben tre guasti per lui in questo fine settimana, uno al giorno. VALIDO
Carlos Sainz 5 Bene in qualifica ma inciampa in malo modo nelle prime tornate, scivolando sul fondo. Si ritira per noie tecniche. GIORNATACCIA
Nico Hulkenberg 7 La possibilità di fare un grande risultato tarpata dalle noie al motore Renault. MAI UNA GIOIA
Daniel Ricciardo 5 Fine settimana da dimenticare. In qualifica non sente l’auto che – dice – scivola troppo. La squadra gli cambia il motore, ma dopo cinque giri di gara la power unit appena montata lo abbandona. Preoccupa l’improvvisa mancanza di feeling con una vettura che fino a poche gare fa era un tutt’uno con lui…MISTERO
Altri: Pascal Wehrlein (5); Romain Grosjean (5).
Antonino Rendina
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