Nuove proteste e violenze, GP Bahrain di F1 ancora a rischio

Ucciso un 22enne, proteste contro la gara

Nuove proteste e violenze, GP Bahrain di F1 ancora a rischio

A meno di tre settimane dal GP Bahrain di F1 sono scoppiate nuove proteste e violenze nel Paese. Venerdì è rimasto ucciso un 22enne che stava filmando il lancio di gas lacrimogeni sulla folla durante una manifestazione di protesta.

Il governo ha smentito la sua responsabilità nell’uccisione.

“Il ministero dell’Interno farà di tutto per trovare il criminale e assicurarlo alla giustizia” ha dichiarato un portavoce al Times of London. Il ministero ha anche confermato l’arresto di Nabeel Rajab, presidente del Bahrain Centre per i Diritti Umani.

Rajab aveva dichiarato la scorsa settimana: “Useremo l’opportunità di avere i giornalisti qui per il GP e protesteremo ovunque”.

“Ci opponiamo ad una gara sportiva che sminuisce i sacrifici dei nostri bambini e ignora la nostra sofferenza” hanno dichiarato i dissidenti in un video pubblicato su internet.

E su Twitter la protesta contro la gara utilizza gli hashtag #BloodyF1 e #noF1 con numerosi link alle violenze del Governo.

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