Niki Lauda e David Coulthard difendono gli ordini di scuderia della Red Bull
Gli ex-piloti di F1 Niki Lauda e David Coulthard hanno difeso l’uso degli ordini di scuderia da parte della Red Bull a Silverstone.
Mark Webber era apertamente infelice di questi ordini, tanto da arrivare ad ignorarli, rifiutandosi di stare dietro a Sebastian Vettel durante gli ultimi giri del Gran Premio d’Inghilterra.
Malgrado gli ordini siano legali da quando Jean Todt è alla FIA in qualità di presidente, l’episodio di domenica ha riaperto un vecchio dibattito.
Niki Lauda ha replicato: “Non era per niente sbagliato tutto questo” ha detto l’austriaco a motorsport-magazin.com. “Capisco perfettamente Horner che ha dovuto richiedere questo alla radio, perché era preoccupato delle sue due monoposto. Per me va bene”.
David Coulthard, ex-pilota di F1 e oggi consulente del team Red Bull, concorda con Lauda, anche se capisce che ci possa essere del dissenso.
“Non puoi aspettarti che i team, con dei contratti con gli sponsor milionari rischino di buttare al vento punti preziosi a quel punto della gara”.
Questo gesto di Webber potrebbe però influenzare le sue negoziazioni per un nuovo contratto con la Red Bull. Coulthard rimane tranquillo a questo proposito e dubita anzi che questa reazione possa compromettere un eventuale rinnovo:
“Dietrich Mateschitz vuole un combattente, vuole due ragazzi che lottino per le vittorie. Non vuole fighette”.
Alessandra Leoni
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