McLaren, Alonso: “Grande gara, peccato per il problema tecnico”

La McLaren ha concluso il GP degli Stati Uniti in zona punti con Jenson Button, grazie al settimo posto conquistato dall’inglese. Sfortunato Fernando Alonso, autore di una rimonta pazzesca fino al quinto posto in graduatoria, prima di dover cedere il passo per un calo di potenza alla PU che lo ha relegato in undicesima posizione.

“Potevamo compiere un piccolo miracolo – ha affermato nel dopo gara di Austin Fernando Alonso – Al secondo giro eravamo doppiati, mentre negli ultimi giri eravamo quinti, peccato che abbia patito un problema al motore, credo sia stata una delle migliori gare della mia vita”.

Ma Alonso è soddisfatto, per il buon passo avanti fatto dal motorista Honda con l’ultima evoluzione della propria PU, finalmente più vicina nelle prestazioni alle rivali dirette. Peccato che la gara di Austin sia partita in salita, con testacoda e foratura al primo giro, anche se la rimonta di Matador è stata impetuosa.

“Il ritmo era veramente buono, peccato per il problema degli ultimi giri, proprio quando iniziamo a lottare con le altre vetture questo genere di inconvenienti andrebbe evitato, per questo sono un po’ dispiaciuto” così Nando, che ha concluso ancora undicesimo come in Russia.

Più perplesso Jenson Button, nonostante nei saliscendi di Austin abbia concluso al settimo posto, il suo miglior risultato stagionale. JB correva con la versione vecchia del propulsore Honda, cosa che gli ha impedito di godere della migliore McLaren stagionale. L’inglese si è poi ritrovato addirittura sesto, grazie alla penalità in secondi inflitta a Carlos Sainz.

“Abbiamo fatto un gran lavoro con la strategia, ma a parte questo il ritmo non era eccezionale – ha dichiarato Button – Il ritmo non era quello che ci aspettavamo, dobbiamo capire perché. Con la pista umida la monoposto andava meglio, sono riuscito a fare un po’ la differenza ed eravamo messi bene. Però quando la pista si è asciugata abbiamo sofferto troppo con gli pneumatici. Il settimo posto è un buon risultato, abbiamo fatto il massimo, però il passo non è stato soddisfacente”. 

Antonino Rendina

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