Marko: “Kvyat come Grosjean nel 2012”
Per il talent scout Red Bull il russo ha avuto troppi alti e bassi
Non è certo uno che si fa molti scrupoli o prova pietas cristiana Helmut Marko da Graz. Già noto per i suoi metodi sbrigativi in fatto di licenziamenti, con la retrocessione improvvisa, o quasi, di Kvyat dopo i tre gravi errori commessi nelle ultime due gare e la conseguente promozione di Max Verstappen, il signore oscuro della Red Bull ha dato ulteriore conferma del suo carattere tagliente.
“Daniil non si è dimostrato al livello della scorsa stagione – ha spiegato secco a F1i.com – In qualifica ha preso costantemente dai 3 ai 5 decimi da Ricciardo mentre nel 2015 viaggiava sugli stessi tempi, inoltre ha avuto continui alti e bassi, dall’ottima prestazione della Cina con il terzo gradino del podio conquistato, ai tamponamenti della Russia”.
“A mio parere l’incidente di Sochi è stato significativo. Si era messo troppa pressione addosso e voleva a tutti i costi ottenere un buon risultato davanti al pubblico di casa. Un atteggiamento che gli è costato caro. Sinceramente mi ha fatto tornare alla mente il Romain Grosjean del 2012, spesso in fallo e poi lentamente in risalita. Mi auguro quindi che il prosieguo alla Toro Rosso possa farlo tornare sulla giusta strada, ma questo dipenderà da lui” – la dichiarazione del talent scout ex pilota.
Chiara Rainis
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