Lotus: “In Canada fondamentali saranno i freni”

La scuderia di Enstone ha capito gli errori di Montecarlo

Con Raikkonen in difficoltà con le gomme e Grosjean ritirato dopo poche curve, la Lotus è tornata a casa abbastanza delusa da Monaco: ma la lezione è stata appresa e a Montreal la E20 potrà fare bene
Lotus: “In Canada fondamentali saranno i freni”

Il direttore tecnico della Lotus James Allison spiega i perché della gara da dimenticare avuta dalla scuderia anglo-francese a Monaco e guarda le sfide previste per Montreal.

“La Lotus ha faticato moltissimo a Monaco con Kimi, ma non sappiamo se anche Romain avrebbe sofferto se non fosse uscito di pista così presto”, ha spiegato Allison riferendosi ai due alfieri Kimi Raikkonen e Romain Grosjean. “Kimi ha perso la prima sessione di libere perché Monaco richiede una configurazione specifica di sterzo che comporta diverse modifiche sulle sospensioni per consentire un angolo di curvatura sufficiente. Inoltre, non è possibile testare in anticipo la nuova configurazione e così la prima sessione di prove è stato utilizzata per fare delle valutazioni, ma ci siamo resi conto che non che non era adatta. Comunque non è stato questo a penalizzarci, Kimi conosceva bene la pista e ha lottato sia con la vettura e le gomme per tutto il weekend: è veramente difficile capire i motivi, la temperatura della pista per la maggior parte della gara è stata bassa e la cosa non è inusuale, siamo già stati in più circuiti nella stagione con condizioni simili e non abbiamo avuto problemi di mantenere i nostri pneumatici all’interno di una finestra di funzionamento regolare. Probabilmente la cosa più insolita a Monaco è la levigatezza della superficie, che è più evidente che in qualsiasi altro luogo, e la E20 va generalmente meglio in circuiti con asfalto ruvido”.

Comunque, una gara negativa, in una pista peculiare e unica come Monaco ci può anche stare, si dicono in casa Lotus. “Romain, nonostante la mancanza di esperienza a Monaco, ha avuto un buon passo nelle libere e avrebbe potuto fare bene se non fosse uscito al via. Dobbiamo avere un atteggiamento positivo, se possiamo continuare ad avere cinque buone gare e una corsa negativa quest’anno saremo in buona forma nel finale della stagione”, ha continuato il tecnico inglese. “Montreal è una pista in totale contrasto con Monaco, tuttavia è un altro circuito che ci darà la possibilità di vedere quanto siamo migliorati. Avremo un’ala posteriore più piccola e uno dei fattori chiave è quello di assicurarci una configurazione di frenata impostata correttamente su buoni livelli di raffreddamento in quella che è una gara molto difficile per i freni. Fortunatamente la vettura è andata abbastanza bene con i freni durante l’anno fino senza veri problemi da segnalare. Ci sono diversi rettilinei ad alta velocità e poi curve lente, così i freni sono estremamente sollecitati nel corso di un giro. Il Canada è il circuito più impegnativo dell’anno da questo punto di vista. L’usura dei freni è in gran parte in funzione della temperatura del freno e così un sacco di lavoro deve essere fatto per garantire un adeguato raffreddamento aerodinamico dei dischi e pastiglie”, ha concluso Allison.

Lorena Bianchi

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