Le Pagelle del Gran Premio di Monaco

Voti al Weekend di Montecarlo

Le Pagelle del Gran Premio di Monaco

NICO ROSBERG 8

“Oggi sono stato molto fortunato”. Decisamente fortunato. E ci vuole anche questo per vincere i gran premi. Nico, che per tutto il weekend le ha prese sonoramente sulla pista di casa dal suo compagno di squadra, coglie una inaspettata vittoria materializzatasi come per incanto a dodici giri dalla fine. Ebbene sì, perché per tutta la gara il tedesco deve difendersi da Vettel che lo incalza giro dopo giro, e vede solamente da lontano il posteriore della vettura gemella. Tuttavia quando entra la Safety Car, inspiegabilmente si ritrova al primo posto, con in un sogno. In più i giri rimasti alla fine della gara sono meno di dieci, e il tracciato in questione si chiama Montecarlo, dove neanche il campione del mondo in carica riesce a superare. Tre vittorie negli ultimi tre anni qui: stiamo scrivendo la storia?

SEBASTIAN VETTEL 8.5

È ancora una volta lui a tenere alto il cavallino della Ferrari per tutto il weekend. Laddove c’è da qualificarsi in seconda fila per avere una gara liscia, lui c’è. Laddove c’è da sfruttare un errore strategico di un avversario, lui ci arriva. Bracca per tutta la gara il connazionale su Mercedes, tentando al momento dell’unico pit di passarlo ma con scarsi risultati. Gli rimane comunque attaccato agli scarichi, e quando Hamilton esce dalla pit lane dopo il famigerato pit stop gli è seppur di poco davanti. Gli ultimi otto giri sono di passione pura. Difesa, tutt’altro che difficile tra gli stretti muretti del principato, strenua ad ogni curva. Alla fine agguanta un secondo posto decisamente inaspettato.

LEWIS HAMILTON 9

Dominatore indiscusso del weekend, dalle qualifiche a buona parte della gara. Lo ritroviamo solamente relegato al terzo posto. La gara di Lewis è una lenta ma inesorabile fuga, che lo porta negli ultimi venti giri ad avere accumulato una ventina di secondi dal suo rivale Nico Rosberg. Poi al momento della Safety Car il buio, la mente si annebbia e la lucidità sparisce. Lui dichiara di essersi fidato del Team, però un “siete sicuri ragazzi?” in più, avrebbe di sicuro risparmiato il “ragazzi cosa sta succedendo?” una volta resosi conto del patatrac. Ok lungi dal rifilargli la colpa della frittata, però … un proverbio dice, fidarsi è bene …

DANIIL KVYAT 7.5

Su una Redbull straordinariamente in forma – questione di tracciato – il giovane e talentuoso russo riesce a qualificarsi molto bene al sabato, in quinta posizione, e dopo pochi metri la domenica si toglie dai piedi Ricciardo, con una partenza a razzo. Dal primo giro in avanti è un continuo macinare chilometri cercando di allontanarsi dal compagno di squadra e da Raikkonen. Dopo l’ingresso della Safety car deve cedere il passo al compagno di squadra su gomme supersoft, salvo poi riprendersi la posizione all’ultimo giro grazie ad un ordine del team.

DANIEL RICCIARDO 7

Buona quarta posizione in qualifica per l’australiano al sabato. Alla domenica soffre non poco il suo compagno di squadra: in partenza si fa beffare e viene braccato fino al pit stop da Raikkonen. Al trentottesimo giro, appunto, nel pit stop perde la posizione in favore del ferrarista, tuttavia dimostra di avere un passo migliore, e avendo un gran divario alle proprie spalle, al momento dell’incidente di Verstappen decide di montare le gomme supersoft per tentare il tutto per tutto negli ultimi giri. Arrembante nei confronti di Raikkonen, lo sorpassa mandandolo quasi contro il muretto in una manovra al limite della regolarità, poi sorpassa anche Kvyat e si accoda alla coppia Vettel Hamilton sperando in qualche errore. Alla fine il team gli chiede di restituire la posizione a Kvyat, e lui obbedisce non essendo riuscito a passare la Mercedes di Hamilton.

KIMI RAIKKONEN 6

Sufficienza striminzita questa volta per il Finlandese della Ferrari. Non basta il sesto posto in qualifica. Non basta l’avere superato Ricciardo al pit stop. La Ferrari vuole molto di più da lui. Va bene che Monaco non è tracciato da sorpassi, però Kimi sembra subire gli eventi che gli capitano. Inoltre, alla fine, perde a battaglia personale con le Redbull, ed è costretto ad accontentarsi del sesto posto.

SERGIO PEREZ 7.5

La Force India si ritrova nel Principato, emulando la RedBull, e Sergio Perez riesce a portare la vettura ad un onorevolissimo settimo posto (onorevolissimo visti i precedenti). La Gara del Messicano è piuttosto solitaria, in quanto le vetture davanti a lui riescono subito a prendere un grande gap, e lui stesso riesce a distaccare chi gli stava dietro. I 78 giri sono una sfida contro se stesso e contro il tempo. Alla fine dopo la Safety Car si ritrova in pista con gomme supersoft e potrebbe anche attaccare la Ferrari di Raikkonen, ma il tracciato non è proprio di quelli dal sorpasso facile. Tutto sommato un’ottima gara.

JENSON BUTTON 8

Partito dalla decima posizione in griglia, l’inglese compie l’impresa che in McLaren stavano tutti aspettando. I primi punti della stagione. In partenza perde subito una posizione su Hulkenberg, recuperata prontamente poco dopo. Da lì in poi è una gara con costanti giri di qualifica. Superato Maldonado, Jenson continua la sua cavalcata, che lo porta all’ottavo posto grazie al guaio ai box del primo pit di Verstappen. Chiude così la gara senza troppe emozioni nel finale. Sarà festa grande stasera nella hospitality McLaren.

FELIPE NASR 7.5

Da quattordicesimo che era in griglia di partenza, Felipe riesce in un mezzo miracolo sportivo, portando la sua Sauber in zona punti. Certo ha approfittato dei numerosi ritiri davanti a sé, ciò nonostante rimane una grande gara e un bel risultato per un team che nelle ultime gare non aveva di certo brillato. Guadagna due posizioni alla partenza, poi si mette all’inseguimento delle due McLaren. Fuori Alonso e Verstappen, riesce a salire in comodità in zona punti, chiudendo nono.

CARLOS SAINZ JR. 6.5

A proposito di miracoli sportivi, ecco un altro pilotino mica da ridere. Partire dalla pit lane e chiudere in decima posizione, a Monaco, non è impresa da poco. Con una strategia differente e con un long stint con le gomme soft, la Tororosso riesce a rendere variabile la gara dello spagnolo, offrendogli una buona finestra di opportunità per fare molto bene. Lui la sfrutta e riesce a portare a casa il suo bel punticino. Altra storia la leggerezza del sabato che gli costa la partenza dalla pit lane. Una ingenuità da non ripetere per alcun motivo.

NICO HULKENBERG 6

La seconda Force India giunta al traguardo ha avuto certamente meno fortuna della prima. Partito nel gruppo, in undicesima posizione, Nico viene messo ko da Alonso dopo poche curve. Costretto a tornare ai box, perdendo tantissimo tempo nel giro di rientro e nella sostituzione dell’ala, si deve inventare qualcosa di diverso per rimontare. Pian piano risale fino all’undicesima piazza, dove poi chiude, appena fuori dalla zona punti.

ROMAIN GROSJEAN 6

Partito con già una penalità sulle spalle, quindicesimo, per buona parte della gara rimane accodato a Nasr recuperando posizioni in funzione di chi si ritira davanti. Si difende bene dal recupero dell’arrembante Verstappen, evitando di farsi fregare come Sainz e Bottas dall’olandese. Tuttavia la sfortuna non o abbandona proprio del tutto, così Max decide di stamparsi proprio sulla sua gomma posteriore destra – miracolo che abbia retto – mandandolo in testacoda davanti a Santa Devota. Il francese riprende la pista in dodicesima posizione e da lì c’è poco da fare, se non portare al traguardo la vettura.

MARCUS ERICSSON 5.5

Gara deludente” dichiara lo svedese ai giornalisti. Un ritmo a tratti buono ma il risultato non è di certo soddisfacente. Partendo dalla diciassettesima posizione non si poteva pretendere più di tanto, sebbene il confronto con il compagno di squadra non gli garantisca la sufficienza dopo 78 giri.

VALTTERI BOTTAS 4

Che delusione. Veramente non ci saremmo mai aspettati una prestazione così negativa dal finlandese della Williams. A sorpresa Sabato rimane escluso subito nella Q1, ottenendo il diciassettesimo posto, partendo poi sedicesimo. In gara non si vede mai, e quando è il momento di difendersi, riesce anche a farsi infilare da Verstappen mentre lascia strada a Vettel. Chiude la gara in quattordicesima posizione. Gara da dimenticare, in un weekend da cancellare dagli annali della Williams.

FELIPE MASSA 5

Altra nota dolente del weekend Williams. Anche il brasiliano in qualifica non se la cava molto bene, ottenendo appena la quattordicesima posizione. Al primo giro di gara rimedia una foratura che lo costringe ai box, e a cambiare, perdendo parecchio tempo, anche il musetto. Tornato in pista non riesce a fare molto se non rimanere davanti alle due Manor … almeno quello.

ROBERTO MEHRI 6 & WILL STEVENS 6

Si scambiano le posizioni tra qualifica e gara, ma, degno di nota, non si stampano contro nessun muretto per 78 giri! Gara onesta per le Manor. In classifica piloti sono entrambi davanti a Maldonado.

MAX VERSTAPPEN 5

Purtroppo non possiamo dargli la sufficienza a causa del brutto incidente al giro 65, che ha messo a rischio la gara, nonché l’incolumità di Grosjean. Per il resto la sua gara è uno spettacolo. Nei primi giri passa Maldonado all’esterno di Santa Devota in un sorpasso da brividi. È scaltro ad approfittare delle bandiere blu per Vettel, e braccandolo riesce a passare Sainz e Bottas mentre lasciavano strada al tedesco. Arrivato alle spalle del francese, però, commette il grave errore in frenata. Oltre che al ritiro gli costerà anche cinque posizioni in griglia nel prossimo Gp del Canada.

FERNANDO ALONSO 6

Sei di fiducia. Bloccato in qualifica e bloccato in gara quando era ai margini della zona punti. Trovate un esorcista per quella macchina.

PASTOR MALDONADO S.V.

Cinque ritiri su sei gare. Che barzelletta!

 

LE PAJELLE (il meglio e il peggio del weekend)

GRID BOYS: Nella pacata sobrietà del weekend del principato va in scena l’atto di un’opera chiamata ipocrisia: per la parità dei sessi questa volta ci sono dei ragazzi a segnare le piazzole al posto delle consuete modelle. Proprio il posto giusto per mostrare a tutti questo slancio di parità dei sessi. Ci pensa il buon Jackie Stewart a sdrammatizzare ai microfoni della Rai: “come va Jackie, sei sempre felice di essere qui in griglia?” “Si però volevo le ragazze!”

MAZZONI E I DATI TECNICI: Gianfranco ci vuole sempre deliziare con della buona e sana analisi tecnica, e così via con i 4000 cambi di marcia a giro … altro che crampi alle dita, poveri piloti (PS: i cambi di marcia sono circa 90 al giro).

WHAT’S HAPPENING GUYS?: “Cantami o Diva del pilota Hamilton/ l’ira funesta che infiniti addusse/ lutti al Muretto, molte anzi tempo al licenziamento/ generose travolse alme d’ingegneri.” A parte questo riadattamento di bassa lega, ma cosa hanno fumato o bevuto al muretto Mercedes oggi pomeriggio. O fumato e bevuto, perché la ca**ata è di quelle potenti. Strateghi tedeschi Mercedes del calibro di quelli francesi di Waterloo. L’ultimo team radio di Hamilton vale più di mille parole “Non parlatemi!”.

 

Matteo Bramati.

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