La strategia di squadra non è la massima priorità secondo Vettel

La strategia di squadra non è la massima priorità secondo Vettel

Sebastian Vettel ha affermato che la strategia all’interno del team è, al massimo, la sua terza preoccupazione nella gara finale di Abu Dhabi.

Se, come già successo lo scorso weekend in Brasile, il tedesco dovesse vincere precedendo il suo compagno di squadra Mark Webber, sarà Fernando Alonso a incoronarsi campione del mondo.
Dal momento che i giochi di squadra sono illegali e che il ricorso ad essi è stato escluso da parte Dietrich Mateschitz, il pilota 23enne ha ammesso che al momento la questione più dibattuta è se si farà volontariamente da parte per aiutare Webber a vincere il titolo.
“Onestamente, ora non ci sto pensando”, ha riferito mercoledì al giornale Bild durante il volo verso Abu Dhabi.
“Il mio primo obiettivo è la pole position, il secondo è vincere la gara. E se sarà necessario analizzerò la situazione e deciderò molto rapidamente”, ha aggiunto Vettel.
Il progettista della Red Bull Adrian Newey è l’ultimo ad essersi espresso sulla questione: ha affermato che entrambi i piloti disputeranno una corsa libera, ma allo stesso tempo spera che l’uno possa essere abbastanza “magnanimo” da aiutare l’altro.
Il professore di marketing Jose Luis Nueno, della business school spagnola IESE, sostiene che l’approccio di Mateschitz a questo finale di stagione sia molto astuto.
“Anche se dovessero perdere il campionato, comunque non avranno tradito i valori che esprime il marchio, e la Red Bull vince. Non possono perdere” ha spiegato al giornale El Pais.

Filippo Ronchetti

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