La (breve) Storia della Lamborghini in Formula 1

La (breve) Storia della Lamborghini in Formula 1

La Lamborghini non debuttò in Formula 1 con un proprio team ufficiale: in principio decise di rimenare solamente fornitore di motori per altri team già presenti nel motor sport. Il debutto di un motore Lamborghini in Formula 1 risale al 1989, quando la scelta del team Larrousse cadde sul marchio italiano per la fornitura dei motori V12 per la stagione. Nel 1987, infatti, il team francese aveva chiesto a Mauro Forghieri di costruire un potente motore per la Lola LC89. Avuto il permesso dai proprietari americani della Crysler, Forghieri si mise subito al lavoro e creò un V12 3.5 litri, il massimo consentito dal regolamento della Formula 1 di quei tempi. Il motore venne presentato nell’aprile del 1988, e debuttò al Gp del Brasile a Rio de Janeiro, il 26 marzo 1989. I risultati non furono certo troppo brillanti, dato anche la poca competitività della stessa squadra: il miglior piazzamento fu il sesto posto di Alliot al Gp di Spagna.

L’anno successivo il marchio italiano fornì i suoi motori V12 anche alla Lotus, oltre che alla Larrousse, e conquistò in totale nel corso del campionato quattordici punti iridati, undici con la Larrousse e tre con la Lotus. Sempre in questa stagione arrivò il miglior risultato di un motore Lamborghini: il terzo posto di Aguri Suzuki al Gran Premio del Giappone. Altri risultati rilevanti furono un sesto posto al Gp di Monaco con Bernard, un altro sesto posto al successivo Gp del Canada con Warwick, su Lotus, un quarto e un sesto posto al Gp di Gran Bretagna rispettivamente per Bernard e Suzuki, un altro quinto e sesto al Gp di Ungheria e un sesto posto al Gp di Spagna. I risultati non erano certo eccelsi, ma c’era un buon livello di competitività e un buon margine di miglioramento.

È nel 1991 che la Lamborghini gareggia con una squadra ufficiale, il Modena team. L’idea di una squadra legata saldamente alla Lamborghini era nata qualche anno prima quando un magnate messicano di nome Fernando Gonzales Luna si era accordato con gli ingegneri di Sant’Agata per una vettura completa da far debuttare nel campionato di Formula 1. Pochi mesi prima del debutto però, Luna sparisce dalla circolazione, e la Lamborghini si ritrova con il progetto di Mauro Forghieri in mano, e nonostante diversi problemi economici, i dirigenti della Crysler decidono di portare avanti il nuovo team. Viene scelto il nome di Modena team, e i due piloti sono Nicola Larini ed Eric van der Poele. Il progetto non va a buon fine: la squadra non ottiene nessun punto lungo tutta la stagione qualificandosi alla gara per sei volte, ma arrivando a tagliare il traguardo appena quattro volte, e ottenendo come miglior risultato un settimo posto con Nicola Larini al primo Gran Premio negli USA a Phoneix. Lo smacco è troppo grande per continuare con un progetto del tutto privato, e così il Modena team si ritira dalle competizioni in Formula 1 dopo appena un anno di vita, sebbene in casa Lamborghini ci sia già un progetto per l’anno successivo.

Nel 1992, infatti, la Lamborghini tornò a fornire i motori a Minardi e Larrousse, ottenendo però pochissimi punti: due sesti posti rispettivamente di Bertrand Gachot a Monaco e Christian Fittipaldi in Giappone. Nel 1993 la situazione fu pressappoco la stessa dell’anno precedente, con due soli piazzamenti a punti per un motore Lamborghini: il quinto posto a Imola della Larrousse di Alliot, e il sesto posto a Monza dell’altra Larrousse di Comas. Tre punti in totale, dopo un’intera stagione.

Durante quest’ultimo anno, però, vi fu un avvicinamento dei V12 di Sant’Agata alla McLaren, orfana della Honda. La Crysler, che aveva finanziato il debutto in Formula 1, infatti, voleva valutare le vere potenzialità dei motori Lamborghini, che su una vettura come la Larrousse non restituivano dei dati significativi. Così furono spediti numerosi V12 Lamborghini a Ron Dennis, che nel frattempo fece modificare la vettura di Senna in modo che potesse montare questo tipo di propulsore. Vi furono due test, uno a Silverstone e uno all’Estoril, e solo quest’ultimo fu ufficialmente pubblico. Senna così giudicò il motore: “E’ veramente una buona base di partenza, perché abbisogna di più potenza e poi non è tanto sofisticato.  Sono sicuro che sarà un elemento a nostro vantaggio per la prossima annata”. Addirittura qualcuno auspicava che il V12 Lamborghini sarebbe subentrato al posto del motore Ford- Cosworth nelle ultime gare della stagione, ma così non avvenne. A fine stagione, mentre il V12 Lamborghini mutava lentamente il suo nome in V12 Crysler la McLaren annunciò un contratto ufficiale con la Peugeot per la fornitura di motori per l’annata 1994, lasciando a bocca asciutta gli americani che avevano investito in quel progetto. Tutto quindi terminò, e sia Crysler sia Lamborghini rinunciarono alla massima serie dopo appena cinque anni dal loro debutto.

Matteo Bramati

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