Il mito di Ayrton Senna rivive nel libro di Carlo Ametrano

Ad oltre vent'anni dalla morte, il ricordo del brasiliano è sempre vivo nella mente e nel cuore degli appassionati

Il mito di Ayrton Senna rivive nel libro di Carlo Ametrano

Nella storia ultra sessantenaria della Formula 1, sono stati pochi i piloti che hanno emozionato platee e appassionati. In questo ristretto novero rientra di diritto Ayrton Senna. Ad oltre vent’anni dalla morte, avvenuta sul tracciato di Imola il 1 maggio 1994, il ricordo del tre volte campione del mondo è sempre vivo nella mente e nel cuore di coloro che ne hanno apprezzato le gesta in pista. Nel libro “Ayrton… per sempre nel cuore” (edizioni Petagna Sorrento), Carlo Ametrano (fratello dell’ex calciatore Raffaele) ha raccontato la carriera del compianto astro brasiliano. La nostra redazione ha avuto il piacere di intervistare Carlo, per il quale Ayrton Senna resta tutt’oggi un modello di vita.

 

D. Ciao Carlo, da dove nasce l’esigenza di scrivere un libro su Ayrton Senna? 

R. Nasce dalla passione che nutrivo per Ayrton sin da bambino, quando osservavo le sue gare in televisione. Crescendo ho avvertito l’esigenza di scrivere un libro, dedicato appunto al pilota brasiliano. Pubblicando questo libro ho realizzato un sogno: è stato un qualcosa di meraviglioso. Inoltre ho ricevuto tante gratificazioni. Il libro ha fatto il giro del mondo, passando tra le mani di Bruno di Senna, Gianfranco Palazzoli, Angelo Orsi, Ettore Colombo, Mario Poltronieri e di tanti altri volti noti della F1.

 

D. Per te cosa ha rappresentato il pilota Ayrton?

R. Per me ha rappresentato tutto. Una passione viscerale che ho nutrito sin da piccolo, vivendo in presa diretta tutta la sua carriera in F1. Per me, tutt’oggi, Ayrton rappresenta la F1. Dopo la sua morte non ho visto nessun altro pilota compiere delle gesta così eccelse in pista.

 

D. L’Ayrton uomo invece? 

R. L’uomo Ayrton è stato più forte dell’Ayrton pilota. Girando per il mondo ho potuto constatare la sua popolarità. Anche chi non segue la F1, conosce la figura del pilota brasiliano. Soprattutto il suo spirito benefico continua a vivere nella Fondazione che porta il suo nome, alla quale ho anche donato una copia del mio libro. Per me fu un vero shock vedere in diretta la morte del mio idolo quel terribile 1 maggio 1994.

 

D. Delle vittorie conseguite in carriera da Senna, quale ricordi con più emozione?

R.  È difficile sceglierne solo una, voglio ricordarne tre. La prima è quella colta sotto il diluvio a Donington l’11 aprile 1993. Nel primo giro di gara Ayrton compì ben quattro sorpassi, passando dalla quinta alla prima posizione. Vinse quella gara dominando gli avversari, con Hill primo degli inseguitori e unico a pieni giri come il brasiliano, giunto sul traguardo con un ritardo di 1’23”. Un’impresa assoluta. Poi c’è la conquista del primo titolo iridato nel 1988: un’emozione indescrivibile per Ayrton, che sognava sin da piccolo di diventare campione del mondo. Infine voglio ricordare il trionfo colto a Interlagos nel 1991. La famosa gara finita da Ayrton con il cambio bloccato in sesta – ricorda con emozione Carlo – dove mandò in visibilio tutti i suoi connazionali. Un Gran Premio segnato dal dolore fisico, portato a termine dal brasiliano grazie alla sua tenacia. Ricordo molto bene le cure prestate nell’occasione dall’allora medico ufficiale dei GP in F1, Sid Watkins, tra l’altro grande amico di Ayrton.

 

D. Per il futuro stai pensando a qualche iniziativa per omaggiare la figura di Ayrton?

R. Si, da Presidente del Fan Club Ayrton Senna di Castellammare di Stabia sto tentando di organizzare un evento, durante il quale vorrei fosse presente la McLaren MP4/8 con la quale Ayrton vinse cinque gare nella stagione 1993. Tra le quali spicca quella colta a Donington. Ma al momento non c’è ancora nulla di ufficiale. 

 

Chiunque fosse interessato ad acquistare il libro “Ayrton… per sempre nel cuore” può contattare direttamente Carlo Ametrano (333/6810902). È possibile anche inviare un messaggio privato alla pagina facebook “Carlo Ametrano. presidente. Ayrton Senna fan club”.

Piero Ladisa 

Segui @PieroLadisa

 

 

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