I 100 Gp più Ricordati di Sempre: Germania 1968

Trionfo solitario di Jackie Stewart nel nubifragio

I 100 Gp più Ricordati di Sempre: Germania 1968

Il Gran Premio di Germania del campionato del mondo 1968 si disputò come di consueto sul mitico circuito del Nürburgring. Già allora leggendario, su questo tracciato si sarebbe disputata l’ottava prova del mondiale, la centosessantanovesima gara di Formula 1, che sarebbe stata poi ricordata come una delle gare più belle mai corse.

I primi piloti arrivarono sul tracciato il giovedì pomeriggio e trovarono il circuito asciutto, con un discreto tempo meteorologico, e ebbero modo di fare alcuni giri di pista con tecnici e gommisti per saggiare il terreno sul quale sfrecceranno il giorno successivo.

La prima sessione di prove libere del venerdì vide alcuni piloti scendere in pista nonostante la densa nebbia calata sul tracciato. Altri, come Jackie Stewart, decisero di non rischiare di danneggiare la vettura scendendo in pista e affrontando l’intero giro con una così bassa visibilità: sembrava infatti che i commissari a bordo pista non riuscissero addirittura a vedere la postazione adiacente alla propria. I piloti attesero così la seconda sessione di prove giornaliera per testare meglio le loro macchine. Nel pomeriggio però le condizioni climatiche peggiorarono ulteriormente, così i risultati di giornata rimasero fissi sui tempi  della mattinata.

Quasi tutti, piloti e team, a questo punto si lamentarono dei pochi kilometri effettuati durante le prove, e riuscirono ad ottenere l’approvazione per una sessione di prove libere straordinaria il sabato mattina presto. Quella fu la buona occasione per provare dei nuovi componenti aerodinamici, anche se il feedback della pista fu poco riconoscibile trattandosi di un circuito lungo oltre 20 kilometri.

Finite le prove si ebbe finalmente una lista della griglia di partenza che vide Jacky Ickx in prima posizione, con un tempo appena 4 secondi superiore ai nove minuti, a seguire Chris Amon, Jochen Rindt, Garham Hill, Vic Elford e Jackie Stewart. La griglia venne disposta seguendo un ordine di 3:2:3, insolitamente, in quanto nelle edizioni precedenti, la griglia di partenza in Germania era sempre stata di 4:3:4.

Durante le prove della mattina di domenica molte vetture scesero in pista per prendere confidenza con il tracciato, ma le condizioni meteorologiche erano veramente terribili: pioggia e nebbia avevano reso il tracciato del Nürburgring una vera trappola per i piloti. Veri e propri torrenti di acqua attraversavano la pista uscendo dai boschi attorno al tracciato, e la visibilità precaria impediva ai piloti di individuarli. Le vetture erano, quindi, in costante pericolo di acqua planning. Lo stesso Jackie Stewart decise di non rischiare di rovinare la sua vettura in mattinata, e dopo avere fatto un lungo scivolone sulla pista , ma senza rovinare alcuna componente meccanica, tornò subito ai box.

Al via della gara, posticipata di 45 minuti, alcune vetture tra i primi presentarono dei problemi di surriscaldamento del motore già in griglia. Tra questi c’erano Siffert, Surtees e Hill. Al via della gara la partenza del poleman fu decisamente scarsa: Ickx fece pattinare troppo le ruote posteriori e scivolò dietro ad altre vetture. Tra queste c’era la Matra di Stewart, che per tentare di sorpassarlo era finita quasi fuori pista, ma alla fine riuscì a riprendere il controllo e ad arrivare alla prima curva in terza posizione, dietro a Gaham Hill, il leader della corsa e a Chris Amon. A metà del giro, lottando contro gli spruzzi che rendevano impossibile la guida, Stewart passò Amon esattamente in un punto in cui Jack Olivier era stato vittima di un incidente in mattinata. Lo scozzese riuscì con un abile guida a passare Hill prima del lungo rettilineo, così da non avere spruzzi che gli limitassero la visibilità. A questo punto Jackie cominciò a spingere, ignaro del distacco tra sé e il secondo, e in meno di due giri riuscì a guadagnare ben 34 secondi su Hill.

Giro dopo giro accumulò sempre più vantaggio, con anche dei piccoli brividi. A tre giri dalla fine, infatti, il pilota scozzese imboccò una S a una velocità troppo elevata, e la sua vettura scivolò sul tracciato, diretta verso un commissario posizionato allo scoperto senza nessuna protezione. La tragedia sembrava inevitabile, quando la Matra ritrovò miracolosamente il grip perso e per un soffio rimase in pista e proseguì la sua corsa. Nello stesso punto, pochi minuti dopo Garham Hill fu protagonista di un incidente con la stessa identica dinamica, ma il commissario aveva pensato bene di spostarsi in un luogo più riparato. Hill riuscì a scendere dalla vettura e la riportò sul tracciato rimanendo comunque davanti a Rindt.

Alla fine della corsa Jackie Stewart tagliò il traguardo in 2h 19m 03.2s , distaccando di ben quattro minuti e mezzo Garham Hill e Jochen Rindt. La vittoria di Stewart è tuttora ritenuta una delle più belle vittorie di tutta la Formula 1 e lo stesso pilota è sempre stato della medesima opinione. Straordinario fu il modo di guidare dello scozzese in mezzo alla nebbia e su un asfalto così irregolare e specialmente bagnato e scivoloso. In tutto ciò c’è da considerare che Stewart gareggiava per l’occasione con una ferita al polso rimediata durante il precedente gran premio. Insomma fu a tutti gli effetti il capolavoro della carriera di Jackie Stewart.

“Anche dopo aver vinto una gara del genere posso difficilmente affermare che pensassi che la gara si sarebbe disputata sull’intera lunghezza. Ogni volta che passavo sul traguardo ero sicuro che avrei visto sventolare la bandiera a scacchi, perché sinceramente il tracciato non era nella condizione di essere percorso dalle nostre vetture. Infatti credo che noi piloti ci siamo meritati una grande lode, in quanto, per tutta la gara, nessuno di noi sia uscito dal tracciato così violentemente da rimanere ferito.”

Matteo Bramati.

Gp di Spagna 1996 – La Prima del Kaiser in Rosso

Gp d’Argentina 1953 – Ascari Domina nel Dramma

Gp d’Australia 2005 – Fisico Contro Tutti

Gp di Monaco 1972 – Beltoise Sotto il Diluvio

Gp di Monaco 1984 – La Rimonta di Senna e Bellof

Gp di Francia 1979 – L’Epico Duello tra Villeneuve e Arnoux

Gp di Monaco 1988 – L’Inspiegabile Errore di Senna

Gp del Giappone 1988 – La Gioia Mondiale di Ayrton

Gp del Giappone 1989 – La Gara della Discordia

Gp del Giappone 1990 – La Vendetta di Senna

Gp d’Europa 1993 – Il Capolavoro di Ayrton Sotto il Diluvio

Gp d’Italia 1970 – La Tragedia di Rindt e la Rivelazione Regazzoni

Gp del Sud Africa 1977 – La Tragedia di Tom Pryce

Gp del Messico 1964 – Surtees in Extremis

Gp Francia 1961 – Baghetti, vittoria da Rookie

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