Gran Premio di Monaco 2016: Anteprima e Orari del Weekend

Sesto Appuntamento del Mondiale

Gran Premio di Monaco 2016: Anteprima e Orari del Weekend

Orari

Giovedì 26 Maggio

Libere 1: 10:00-11:30 (Sky Sport F1 HD – RaiSport 2)

Libere 2: 14:00-15:30 (Sky Sport F1 HD – Raisport 2)

Sabato 28 Maggio

Libere 3: 11:00-12:00 (Sky Sport F1 HD – RaiSport 2)

Qualifiche: 14:00 (Sky Sport F1 HD – Rai 2)

Domenica 29 Maggio

Gara:14:00  ̶  78 giri  ̶  260,520 km (Sky Sport F1 HD – Rai 1)

Gara Precedente

La frittatona Spagnola ha dato un bello scossone a questo mondiale che sembrava troppo scontato già da subito. In quel di Barcellona, Lewis e Nico ci hanno regalato uno spettacolo degno dei migliori duelli fratricidi della storia delle corse, lasciando campo libero agli avversari dopo una manciata di metri. Nonostante questo inaspettato regalo da parte del team che fino ad ora aveva dominato ogni gara di questo campionato, quella che dovrebbe essere la pretendente al titolo in mancanza delle frecce d’argento non è riuscita a conquistare l’agognata vittoria, anzi, complice il tracciato molto avverso ai sorpassi, ha dovuto lasciar strada al giovane talento neopromosso di casa RedBull, Max Vertappen, portando però ad ogni modo entrambi i piloti sul podio. Riuscirà ora Rosberg a vincere per la quarta volta consecutiva a Montecarlo o Hamilton comincerà a rosicchiare lo svantaggio accumulato finora?

Pronostici di F1GrandPrix.it

Le Mercedes sono ancora una volta le favorite e siamo sicuri che non tenteranno l’una l’arrembaggio dell’altra alla prima curva. Dietro di loro si apre un’interessante lotta: le Red Bull hanno di fatto un ottimo telaio che questo weekend dovrebbe essere accompagnato dalla nuova Power Unit TAG-Heuer Renault. La Ferrari dal canto suo dopo i test di Barcellona avrà sicuramente portato degli aggiornamenti utili ad adattarsi al circuito monegasco per cui potremmo assistere al non-solito noioso Gran Premio cittadino che tanti acclamano. Da capire poi come si comporterà il nuovo compound per la qualifica, ossia la “viola” ultra soft: già in qualifica potrebbero non mancare colpi di scena. Occhio infine alle McLaren: in una pista dove occorre avere un buon telaio più che tanta potenza potrebbero essere nella parte alta della Top Ten assieme a Toro Rosso.

Circuito

Nome: Circuito di Monte Carlo.

Luogo: Monte Carlo, Monaco.

Costruzione: si tratta del circuito cittadino per eccellenza, ottenuto unendo le strette strade del porto di Montecarlo. Il tracciato venne utilizzato per le competizioni sportive per la prima volta nel 1929. Negli anni è stato ampiamente modificato senza però modificarne il disegno originale, passando, però, da una conformazione quasi senza chicane al percorso ricco di curve e tortuoso che conosciamo oggi. Pressoché tutte le modifiche si sono evolute contemporaneamente alle modifiche della rete stradale del principato, mentre altre sono state applicate in nome della sicurezza. L’ultima modifica sostanziale risale al 2004, quando venne riconfigurata completamente la corsia dei box. L’anno precedente, invece era stata modificata la chicane della Rascasse, allargandone la carreggiata in entrata. Sono state apportate delle piccole modifiche alle vie di fuga anche nel 2011 dopo l’incidente di Sergio Perez in staccata all’uscita del tunnel.

Distanza a giro: 3,340km.

Numero di curve: 19, dieci a destra, nove a sinistra.

Senso di marcia: orario.

Dati Tecnici:

Carico Aerodinamico: Basso Medio Alto
Apertura del Gas: 35% del giro.
Consumo di Carburante al Giro: 1,52 kg/giro
Velocità Massima: 292 km/h
Possibilità di Safety Car: 80%
Tempo di percorrenza della pit lane con sosta: 26 secondi.
Possibilità di Sorpasso: Facile Medio Difficile
Vincitori dalla Pole Position: 28 su 62 edizioni in questo tracciato.
Peggior Posizione di Partenza per un Vincitore: quattordicesimo (Panis 1996)

Particolarità del Tracciato: Questo storico circuito mette davvero a dura prova il cambio, che viene utilizzato per ben 7.098 volte per completare una gara, e ben 91 volte al giro. La marcia più utilizzata e di conseguenza sollecitata è la prima, che viene usata per circa il 43% del giro. Tutti i team per questo appuntamento portano particolari ali e appendici aerodinamiche per aumentare al massimo il carico. La media oraria di questa pista è bassa e si aggira attorno ai 157km/h.

Freni:

Categoria di Circuito: Light Medium Hard
Numero di Frenate: 13
Tempo Speso in Frenata: 26% del giro.
Energia Dissipata in Frenata Durante il Gp: 127 kWh
Carico Totale sul Pedale del Freno durante il Gp: 83.460 kg
Frenata più Impegnativa: l’ottava staccata alla curva dieci.

Gomme:

Gomme 2016: Ultrasoft Supersoft Soft Medium Hard
Stress per le Gomme 1 2 3 4 5
Sollecitazioni Laterali 1 2 3 4 5
Abrasività Asfalto 1 2 3 4 5
Grip Asfalto 1 2 3 4 5
Numero totale di Pit 2015: 31
Strategia Vincente 2015: Supersoft -> Pit Lap 37 Soft
Stint più Lunghi 2015: Supersoft 43 Giri (Stevens) – Soft 66 Giri (Sainz)

Zona DRS: rettilineo principale, tra curva 19 e curva 1 con detection point prima della curva 17.

Edizioni Precedenti

Ultime 3 Edizioni:

Edizione 2013: durante il weekend monegasco la Honda annuncia il suo ritorno nella massima serie quale fornitrice di propulsori per il solo team McLaren a partire dalla stagione 2015. Si scalda inoltre il clima quando le scuderie vengono a conoscenza di test, giudicati legali da Pirelli e FIA, svolti tra la casa italiana dei pneumatici e la Mercedes. La casa tedesca ha infatti utilizzato la monoposto della stagione corrente per testare degli pneumatici sperimentali che hanno mosso l’indignazione di team quali Ferrari e Red Bull; il tutto però verrà catalogato dalla FIA come regolamentare. Nelle prove libere del giovedì il più veloce è stato Nico Rosberg (Mercedes) in entrambe le sessioni. Lo stesso per le FP3 del sabato mattina. Qualifiche: impossibile prendere parte al turno di qualificazione per Massa in quanto la sua vettura è ancora in riparazione dopo un incidente nel sabato mattina. I piloti scendono in pista con asfalto bagnato ed al termine della Q3 è Nico Rosberg ad aggiudicarsi la pole precedendo il proprio compagno di squadra Lewis Hamilton, il duo Red Bull, Kimi Räikkönen e Fernando Alonso. Gara: partenza regolare con Rosberg davanti a tutti. Non si registrano sorpassi nella top ten fino al 26° passaggio quando Webber rientra ai box per il primo cambio gomme. Tre tornate più tardi Massa è ancora una volta protagonista di un incidente che costringe i commissari a far entrare la Safety Car in pista, rimanendoci per undici giri. Alla ripartenza è Vettel ad essere in testa davanti a Webber e Rosberg dopo il cambio gomme in stato di SC, mentre Hamilton è quarto. Bandiera rossa al 44° giro per riposizionare le barriere dopo un incidente tra Chilton e Maldonado, alla ripartenza Alonso deve cedere la sesta piazza a Pérez. Al 62° giro esce nuovamente la SC in seguito ad un tamponamento tra Grosjean e Ricciardo. Quinto si trova nel frattempo Adrian Sutil, autore di un’ottima rimonta. Neanche il tempo di ripartire che Maylander con la sua SLS AMG è fuori di nuovo dopo un contatto tra Kimi e Pérez, rientra a pochi giri dal termine e la situazione vede, dopo un nuovo cambio gomme, Rosberg davanti a Vettel e Webber.

 

Edizione 2014: nelle prove libere del venerdì prima è Lewis Hamilton ad imporsi con la Mercedes, poi Fernando Alonso con la Ferrari. Il sabato mattina ancora Hamilton fa segnare il giro veloce, mentre le qualifiche sono del suo compagno di squadra, Nico Rosberg, che ottiene la sesta pole in carriera non senza lasciare strascichi: dopo il giro veloce i commissari hanno dovuto esporre bandiera gialla a causa di una sua uscita di pista, annullando di fatto quella di Hamilton. La seconda fila viene occupata dalle due Red Bull di Ricciardo e Vettel, la terza dalle due Ferrari di Alonso e Rӓikkӧnen. Gara: Rosberg sostituisce la frizione poco prima del via ma non incappa in alcuna penalità. Al via mantiene il comando davanti ad Hamilton, Vettel e Rӓikkӧnen, autore di un’ottima partenza. Avviene alla Mirabeu un contatto tra Pérez (Force India – Mercedes) e Button (McLaren – Mercedes), che costringe la safety car ad entrare. Al settimo giro si ritira Vettel a causa di una perdita di potenza al propulsore, quattro giri più tardi anche il pilota della Toro Rosso Daniil Kvyat rientra per un problema tecnico. Al 25° passaggio si ha la seconda safety car dopo un’uscita di pista da parte di Adrian Sutil (Sauber – Ferrari). Nello sdoppiarsi però Max Chilton (Marussia – Ferrari) taglia una gomma alla Ferrari di Rӓikkӧnen, costretto a rientrare e perdere il trenino di testa mentre occupava la terza piazza (concluderà solo 12esimo). Si ritirano nell’ordine: Vergne (STR – Renault) al 50° passaggio per un problema allo scarico, Bottas (Williams – Mercedes) per un guasto tecnico ed Esteban Gutiérrez (Sauber – Ferrari) per incidente. Dopo 78 giri Nico Rosberg vince per la seconda volta consecutiva sul circuito monegasco davanti a Lewis Hamilton, rallentato da un problema al casco che ha bloccato parte della sua visuale, ed a Daniel Ricciardo, che giunge vicinissimo all’inglese senza però riuscire a sorpassarlo. Jules Bianchi compie un’eroica impresa per il piccolo team Marussia, giungendo nono e conquistando i suoi primi due punti in carriera, oltreché della squadra.

 

Edizione 2015: Lewis Hamilton prolunga il suo contratto con Mercedes fino al 2018. Le FP1 del giovedì cominciano con un asfalto umido ed al termine è Lewis Hamilton a far segnare il miglior tempo davanti al giovane Max Verstappen (Toro Rosso) e Daniel Ricciardo (Red Bull Racing). Nel pomeriggio invece la pista si dimostra asciutta ma il risultato non cambia, con l’inglese della Mercedes davanti al compagno di squadra Rosberg ed a Sebastian Vettel (Ferrari). Nelle FP3 del sabato mattina il tedesco della Scuderia si porta davanti al duo delle Frecce d’Argento infine. Qualifiche: non si qualificano inizialmente le due Sauber, le due Marussia e la Williams di Valtteri Bottas, mentre non accedono alla Q3 le due McLaren, Hülkenberg, Massa e Grosjean. La pole va invece a Lewis Hamilton, che con il tempo di 1’15’’089 stacca di oltre tre decimi Rosberg, seconda fila per Vettel e Ricciardo. Gara: scatta bene Vettel che tenta di inserirsi inutilmente alla prima curva tra i due di testa, mentre dietro al quarto posto si porta Kvyat. Al sesto giro Verstappen passa Maldonado per l’ottavo posto, con il venezuelano che da lì a poco sarà costretto al ritiro. Durante il valzer dei pit-stop l’unico che riesce a sorpassare è Kimi Räikkönen, che guadagna la quinta piazza ai danni di Ricciardo. Verstappen nel frattempo è autore di una rimonta dopo che ai box hanno perso tempo nel montargli una gomma: passa prima Sainz Jr. e poi Bottas, andando vicino a Grosjean, troppo: alla Santa Devota le due vetture vanno a contatto e la Toro Rosso si infila nelle barriere, fortunatamente senza conseguenze per entrambi i piloti. Subentra la safety car e qui la Mercedes compie un atto suicida: fa rientrare Hamilton per un’ulteriore sosta ma quando questo esce si trova dietro a Rosberg e Vettel. Alla ripartenza ci sono ancora pochi giri da compiere e non c’è la possibilità per l’inglese di sorpassare: Nico Rosberg vince davanti a Sebastian Vettel ed Hamilton, mentre grazie all’ottavo posto di Button la McLaren entra a punti.

Migliore Edizione Per Gli Autori:

Edizione 1984: Sul circuito monegasco fin dalla mattina si abbatte un violento temporale. Partenza ritardata di quasi un’ora mentre si attendono miglioramenti. Al via Prost (McLaren – TAG Porsche), poleman il giorno precedente, mantiene il comando seguito da Mansell e Arnoux, alla St.Devote Warwick si tocca con Arnoux e finisce contro le barriere, dietro Tambay si tocca con De Cesaris e va a sbattere contro la Renault del compagno di squadra. Warwick scende dalla sua vettura zoppicando mentre Tambay viene portato via in barella dai commissari; Prost guida la corsa seguito da Mansell, Arnoux, Alboreto, Lauda e Rosberg. Al quarto giro Lauda sorpassa Alboreto e due giri più tardi riesce a superare l’altra Ferrari di Arnoux. Al nono passaggio Teo Fabi rimane fermo in pista: un commissario tenta di spingerlo ma Prost non lo vede e lo colpisce ad una gamba in modo lieve. Intanto dalle retrovie a conquistare l’attenzione di pubblico e telecronisti è un giovane pilota con casco verde-oro che con la sua Toleman – Hart gommata Michelin gira con tempi impressionanti: è Ayrton Senna, alla sua prima stagione in Formula Uno. Al 15° giro Mansell, al comando della corsa dopo aver superato Prost, perde il controllo della sua Lotus e sbatte contro il guard-rail, tenta di ripartire ma si ferma poco dopo. Nel frattempo Senna si libera prima di Rosberg e poi di Arnoux e va all’attacco di Lauda, riuscendo nell’impresa di sorpassarlo all’inizio del 19° giro lungo il rettilineo d’arrivo, portandosi in seconda posizione. Intanto anche Stefan Bellof (Tyrrell) va molto forte e come Senna compie una serie di sorpassi impressionanti. Intanto al 24° passaggio Lauda finisce in testacoda alla curva del Casinò rompendo una sospensione. Si vedono due lotte molto accese: quella a “distanza” tra Prost e Senna, con il brasiliano che giro dopo giro guadagna terreno, e quella tra Arnoux e Bellof, con il giovane tedesco che riesce a sorpassare il francese al 27° giro. Due giri più tardi Prost sventola la mano lungo il rettilineo chiedendo la sospensione della gara, cosa che avviene al 32° giro e che dà la metà dei punti ai primi sei piloti arrivati al traguardo non essendo stato coperto il 75% di gara come previsto da regolamento. Dietro a Prost giungono un grande, seppur scontento, Senna ed un altrettanto strepitoso Stefan Bellof, il quale verrà poi squalificato per irregolarità sulla proprio monoposto.

Migliore Edizione Per I Lettori:

Edizione 1981: La Scuderia Ferrari confermò ancora per due stagioni Gilles Villeneuve nel ruolo di pilota titolare. Ciò smentiva le voci di un passaggio del canadese all’Alfa Romeo o alla Williams. La Lotus portò la 87, modello sostitutivo della 88, che non era stata accettata secondo regolamento. Ci furono delle pre-qualifiche in cui si qualificarono Patrick Tambay, Marc Surer, Beppe Gabbiani, e Piercarlo Ghinzani. Al giovedì Nelson Piquet su Brabham ottenne il miglior tempo in 1’25″710, staccando di oltre un secondo Gilles Villeneuve. La prestazione della vettura inglese suscitò polemiche: secondo alcuni la vettura disponeva di un serbatoio molto piccolo, tale da contenere una dose limitata di benzina, secondo altri invece il motore Cosworth fu particolarmente elaborato per avere un surplus di potenza (540 CV contro i 480 previsti). Vennero cancellati i migliori tempi di Elio de Angelis e Riccardo Patrese in quanto le loro vetture vennero trovate irregolari: erano a meno di 6 centimetri dal suolo. Al sabato nessuno riuscì a battere il tempo di Piquet, che così conquistò la sua quinta pole position nel mondiale, la venticinquesima per la Brabham. Fu molto serrata la lotta per la seconda posizione in griglia: vi si alternarono Carlos Reutemann, Riccardo Patrese e infine Gilles Villeneuve, che chiuse a 78 millesimi dal tempo di Piquet. La seconda fila fu conquistata da Nigel Mansell e da Reutemann. Gara: Il via della gara venne posticipato in quanto un incendio aveva colpito, verso le 14:15 (un’ora e un quarto prima dell’ora fissata per la partenza) le cucine dell’Hotel Loews, struttura attigua al tracciato, tanto da dare il nome al tornantino dopo il Mirabeau alto. L’acqua usata per spegnare l’incendio aveva reso umida la pista all’interno del Tunnel e vi era il pericolo di crolli. Alle 16:10 il direttore di gara radunò i piloti chiedendo loro di effettuare due giri di ricognizione per valutare lo stato della pista. Venne deciso di porre delle bandiere gialle lungo l’interno Tunnel al fine di vietare i sorpassi in quel tratto. Il GP partì così con quasi un’ora di ritardo. Al via Piquet partì senza problemi e mantenne il comando della corsa davanti a Villeneuve, Nigel Mansell, Carlos Reutemann, Alan Jones, Riccardo Patrese e Elio de Angelis. Al giro 14 Reutemann tampona Mansell, costringendolo al ritiro, mentre al 16° passaggio Villeneuve deve cedere la seconda piazza ad Alan Jones. Al giro 53 Piquet è costretto al ritiro dopo aver sbattuto contro le barriere in un tentativo di doppiaggio. Si riaccende così la lotta per la prima posizione: Jones è davanti ma soffre di problemi di pescaggio del carburante, così Villeneuve aumenta il ritmo e sfrutta al massimo le potenzialità della sua Ferrari per passarlo e vincere dopo 76 tornate il suo quinto GP in carriera, il primo per la Ferrari dopo quello degli USA 1979.

RECORD

Giro prova: 1:13.532 – K Raikkonen – McLaren – 2006
Giro gara: 1:14.439 – M Schumacher – Ferrari – 2004
Distanza: 1h40:29.329 – F Alonso – McLaren – 2007
Vittorie pilota: 6 – A Senna
Vittorie team: 15 – McLaren
Pole pilota: 5 – A Senna
Pole team: 11 – McLaren
Migliori giri pilota: 5 – M Schumacher
Migliori giri team: 16 – Ferrari
Podi pilota: 8 – A Senna
Podi team: 47 – Ferrari

Albo d’oro

  1. 1929 W Grover – Bugatti
  2. 1930 R Dreyfus – Bugatti
  3. 1931 L Chiron – Bugatti
  4. 1932 T Nuvolari – Alfa Romeo
  5. 1933 A Varzi – Bugatti
  6. 1934 G Moll – Alfa Romeo
  7. 1935 L Fagioli – Mercedes
  8. 1936 R Caracciola – Mercedes
  9. 1937 M Brauchitsch – Mercedes
  10. 1948 G Farina – Maserati
  11. 1950 J Fangio – Alfa Romeo
  12. 1952 V Marzotto – Ferrari
  13. 1955 M Trintignant – Ferrari
  14. 1956 S Moss – Maserati
  15. 1957 J Fangio – Maserati
  16. 1958 M Trintignant – Cooper Climax
  17. 1959 J Brabham – Cooper Climax
  18. 1960 S Moss – Lotus Climax
  19. 1961 S Moss – Lotus Climax
  20. 1962 B McLaren – Cooper Climax
  21. 1963 G Hill – BRM
  22. 1964 G Hill – BRM
  23. 1965 G Hill – BRM
  24. 1966 J Stewart – BRM
  25. 1967 D Hulme – Brabham Repco
  26. 1968 G Hill – Lotus Ford
  27. 1969 G Hill – Lotus Ford
  28. 1970 J Rindt – Lotus Ford
  29. 1971 J Stewart – Tyrrell Ford
  30. 1972 J Beltoise – BRM
  31. 1973 J Stewart – Tyrrell Ford
  32. 1974 R Peterson – Lotus Ford
  33. 1975 N Lauda – Ferrari
  34. 1976 N Lauda – Ferrari
  35. 1977 J Scheckter – Wolf Ford
  36. 1978 P Depailler – Tyrrell Ford
  37. 1979 J Scheckter – Ferrari
  38. 1980 C Reutermann – Williams Ford
  39. 1981 G Villeneuve – Ferrari
  40. 1982 R Patrese – Brabham Ford
  41. 1983 K Rosberg – Williams Ford
  42. 1984 A Prost – McLaren TAG
  43. 1985 A Prost – McLaren TAG
  44. 1986 A Prost – McLaren TAG
  45. 1987 A Senna – Lotus Honda
  46. 1988 A Prost – McLaren Honda
  47. 1989 A Senna – McLaren Honda
  48. 1990 A Senna – McLaren Honda
  49. 1991 A Senna – McLaren Honda
  50. 1992 A Senna – McLaren Honda
  51. 1993 A Senna – McLaren Ford
  52. 1994 M Schumacher – Benetton Ford
  53. 1995 M Schumacher – Benetton Renault
  54. 1996 O Panis – Ligier Mugen Honda
  55. 1997 M Schumacher – Ferrari
  56. 1998 M Hakkinen – McLaren Mercedes
  57. 1999 M Schumacher – Ferrari
  58. 2000 D Coulthard – McLaren Mercedes
  59. 2001 M Schumacher – Ferrari
  60. 2002 D Coulthard – McLaren Mercedes
  61. 2003 J Montoya – Williams BMW
  62. 2004 J Trulli – Renault
  63. 2005 K Raikkonen – McLaren Mercedes
  64. 2006 F Alonso – Renault
  65. 2007 F Alonso – McLaren Mercedes
  66. 2008 L Hamilton – McLaren Mercedes
  67. 2009 J Button – Brawn GP Mercedes
  68. 2010 M Webber – Red Bull Renault
  69. 2011 S Vettel – Red Bull Renault
  70. 2012 M Webber – Red Bull Renault
  71. 2013 N Rosberg – Mercedes
  72. 2014 N Rosberg – Mercedes
  73. 2015 N Rosberg – Mercedes

Andrea Villa, Matteo Bramati.

Fonti: Brembo, Pirelli, Magneti Marelli.

 

 

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