Gran Premio di Austria 2016: Anteprima e Orari del Weekend

Nono Appuntamento del Mondiale

Gran Premio di Austria 2016: Anteprima e Orari del Weekend

Orari

Venerdì 1 Luglio

Libere 1: 10:00-11:30 (Sky Sport F1 HD)

Differita alle 14:30 su RaiSport 2

Libere 2: 14:00-15:30 (Sky Sport F1 HD)

Differita Integrale alle 18:30 su RaiSport 2

Sabato 2 Luglio

Libere 3: 11:00-12:00 (Sky Sport F1 HD)

Differita Integrale alle 15:30 su RaiSport 2

Qualifiche: 14:00 (Sky Sport F1 HD)

Da definire

Domenica 3 Luglio

Gara: 14:00  ̶  71 giri  ̶  307,146km (Sky Sport F1 HD)

Da definire

Diretta:  SKY Sport F1 HD (differita integrale del gran premio su canali Rai: per maggiori informazioni giovedì sera pubblicheremo l’anteprima flash con orari aggiornati)

Gara Precedente

Il Gran Premio di Europa di due settimane fa ha visto il ritorno di Nico Rosberg sul gradino più alto del podio, grazie soprattutto alla complicità di Hamilton, che come si suol dire non ne ha azzeccata una sul circuito cittadino di Baku. Le Ferrari, per una volta se la sono cavata discretamente, riuscendo a limitare i danni il più possibile, salvo la penalità rimediata da Raikkonen che gli è costata il podio. Gradino più basso del podio riservato appunto a Sergio Perez, che è riuscito con la Force India a tenere il passo dei big andando a prendersi il secondo terzo posto in questa stagione. Male invece le RedBull, che dopo una buona qualifica non sono riuscite a concretizzare in gara chiudendo nella parte bassa della Top Ten.

Pronostici di F1GrandPrix.it

Difficile vederla altrimenti, sono le Mercedes le monoposto da battere. Debacle di Hamilton a parte, siamo sicuri di vedere un duello tra lui e Rosberg, come l’anno scorso, più nelle strategie che in pista data la difficoltà di sorpasso qui. Subito dietro un nutrito gruppo formato da Ferrari, Red Bull, Force India e Williams: auto veloci e con un’aerodinamica che ben si adatta a questo atipico tracciato non-cittadino. Conterà molto la fase di qualificazione e soprattutto la partenza, staremo a vedere chi se la giocherà meglio.

Circuito

Nome: RedBull Ring.

Luogo: Spielberg, Stiria, Austria.

Costruzione: La nascita di questo tracciato storico risale agli anni ’50, quando degli appassionati delle auto da corsa crearono il primo percorso con qualche cono e semplici balle di fieno. Nel 1958 si disputò sul tracciato di allora una gara di vetture sportive internazionali, mentre nei successivi due anni fu la Formula Due a fare tappa in Austria. Nei primi anni sessanta il tracciato di Zeltweg ospitò due eventi del campionato di Formula 1 non validi per il mondiale. Sull’onda dei successi dell’idolo locale Jochen Rindt, si decise di costruire un nuovo tracciato, l’Osterrichring. Il 1970 fu l’anno dell’inaugurazione, e la prima gara di Formula 1 si disputò sul circuito lungo 5,911 km e fu vinta inaspettatamente da Jacky Ickx. Nel corso degli anni la pista subì qualche modifica, ma le più importanti avvennero nel 1988, quando la pista era già stata cancellata dal calendario iridato, quando venne modificata la larghezza del rettilineo principale e modificata la curva Bosch. Il tracciato come lo conosciamo ora risale però al 1997, dopo numerose modifiche e un nuovo progetto a carico della società austriaca A1 che fece nascere una nuova pista all’interno della vecchia. Dopo l’ultima edizione del 2003, il tracciato è stato rilevato dalla RedBull che ha finanziato i lavori per un riammodernamento della struttura del paddock avvenuti nel 2010, senza modifiche alla pista. Il tracciato come lo conosciamo ora ha ospitato eventi di altri campionati prima di rientrare lo scorso anno nel calendario della maggiore serie.

Distanza a giro: 4,326km.

Numero di curve: 10, sei a destra e quattro a sinistra.

Senso di marcia: orario.

Dati Tecnici:

Carico Aerodinamico: Basso Medio Alto
Apertura del Gas: 60% del giro.
Consumo di Carburante al Giro: 1,4 kg/giro
Velocità Massima: 328 km/h
Possibilità di Safety Car: 65%
Tempo di percorrenza della pit lane con sosta: 22 secondi.
Possibilità di Sorpasso: Facile Medio Difficile
Vincitori dalla Pole Position: 7 su 28 edizioni in questo tracciato.
Peggior Posizione di Partenza per un Vincitore: quattordicesimo (Jones 1977)

Particolarità del Tracciato:

Freni:

Categoria di Circuito: Light Medium Hard
Numero di Frenate: 7
Tempo Speso in Frenata: 17 % del giro.
Energia Dissipata in Frenata Durante il Gp: 143 kWh
Carico Totale sul Pedale del Freno durante il Gp: 67.237 kg
Frenata più Impegnativa: la seconda staccata alla curva due.

Gomme:

Gomme 2015: Ultrasoft Supersoft Soft Medium Hard
Stress per le Gomme 1 2 3 4 5
Sollecitazioni Laterali 1 2 3 4 5
Abrasività Asfalto 1 2 3 4 5
Grip Asfalto 1 2 3 4 5
Numero totale di Pit 2015: 21
Strategia Vincente 2015: Supersoft -> Pit Lap 33 Soft
Stint più Lunghi 2015: Supersoft 36 Giri (Vettel) – Soft 50 Giri (Ricciardo)

Zona DRS: una sul rettilineo principale tra la curva 9 e la curva 1 con detection point prima della curva 9; nel rettilineo tra la curva 2 e la curva 3 con detection point prima della curva 2.

Edizioni Precedenti

Ultime 3 Edizioni:

Edizione 2003: non è riconfermato il Gp d’Austria a causa del divieto che sarebbe divenuto attivo l’anno seguente riguardo la proibizione ad esibire marchi di sigarette. Dal punto di vista dell’aspetto tecnico la Renault è l’unica a portare novità con un motore più potente, oltre ad un alettone anteriore completamente riprogettato; entrambi gli aggiornamenti vengono testati in una sessione privata tenutasi il venerdì. Prove libere: nell’unica sessione del venerdì il più veloce è David Coulthard (McLaren – Mercedes), davanti a Jarno Trulli (Renault) ed Antonio Pizzonia (Jaguar – Cosworth). Nella sessione del sabato mattina Rubens Barrichello stampa il giro veloce davanti a Montoya (Williams – BMW) ed al compagno di squadra Michael Schumacher. Qualifiche: il tedesco ottiene l’ennesima pole position con il tempo di 1’09’’150, precedendo di soli 39 millesimi di secondo un arrembante Kimi Räikkönen (McLaren – Mercedes), seguono in seconda fila Montoya ed un sorprendente Heidfeld su Sauber – Petronas. Gara: per ben due volte di seguito la procedura di partenza deve essere ripetuta a causa di Da Matta, sulla cui vettura si verificò un problema al launch control che causò lo spegnimento del motore. Al terzo tentativo la partenza si svolge regolarmente: Schumacher mantiene la testa del gruppo mentre dietro Montoya si porta alle sue spalle. In fondo allo schieramento Verstappen ha un problema e rimane fermo sul rettilineo principale:la direzione gara fa entrare in pista la Safety Car. La vettura viene rimossa e la gara riparte al 5° giro, quando alcune gocce di pioggia cominciano a cadere sul circuito senza causare, fortunatamente, particolari imprevisti. Michael Schumacher continua a condurre primo sino al pit stop previsto per il 23° passaggio, quando si verificano  problemi con il bocchettone della benzina, cosa accaduta poco prima anche con Barrichello: della benzina fuoriesce e causa un piccolo incendio, spento quasi subito. Di tutto ciò se ne avvantaggia Montoya, che passa in testa davanti a Räikkönen e Michael Schumacher. Il colombiano è poi costretto al ritiro per il cedimento del propulsore BMW . Intanto  Schumacher si porta di nuovo in testa alla corsa; nel frattempo Barrichello sopravanza Button e conquista la terza posizione. Le prime tre posizioni rimangono invariate e così Schumacher vince per la seconda volta consecutiva il Gp d’Austria.

 

Edizione 2014: dopo undici anni la gara torna in calendario grazie al padron della Red Bull, Dietrich Mateschitz. Nelle prove libere del venerdì le Mercedes si impongono sin da subito, prima con Rosberg e poi con Hamilton, dietro di loro c’è stabilmente Alonso su Ferrari. Nelle FP3 è Valtteri Bottas su Williams a far segnare il miglior tempo davanti ad Hamilton ed al compagno di scuderia Massa. Al termine delle qualifiche proprio il brasiliano strappa il monopolio delle partenze al palo al duo Mercedes, con Bottas immediatamente dietro: era dal 2003 che la Williams non portava due vetture in prima fila. Seconda fila per Rosberg ed Alonso, mentre Hamilton è soltanto ottavo dopo aver sprecato il proprio giro veloce in un testacoda. Gara: al via Massa mantiene il comando del gruppo mentre dietro Rosberg passa inizialmente Bottas, salvo poi vedersi sfilato nuovamente. Grande partenza di Hamilton che guadagna immediatamente quattro posizioni, mentre Sebastian Vettel (RBR – Renault) accusa un calo di potenza ed è costretto a rallentare per settare la centralina; la sua gara durerà sino al 34° passaggio. Dall’ottavo al quattordicesimo giro i primi vanno al cambio gomme, dove le Mercedes risultano essere le più veloci: Massa si ritrova addirittura quarto dopo il proprio pit, passato anche dal compagno di scuderia. Alla 25a tornata ritiro per Daniil Kvyat (STR – Renault) per problemi ad una sospensione. Tra 38° e 42° giro ultimo pit-stop per i quattro di testa, dove Hamilton riesce a guadagnare la seconda posizione ai danni di Bottas. Nulla cambia successivamente e così Nico Rosberg va a vincere la sua sesta gara in carriera davanti ad Hamilton e Bottas, per la prima volta sul podio. In classifica mondiale il tedesco allunga a 165 punti, contro i 135 dell’inglese.

 

Edizione 2015: il venerdì al Red Bull Ring si apre con Nico Rosberg (Mercedes) davanti al compagno di scuderia Lewis Hamilton ed a Kimi Räikkönen (Ferrari), mentre nel pomeriggio al termine delle FP2 è Sebastian Vettel a fare registrare il miglior crono davanti al connazionale ed al compagno di squadra. E sempre nelle FP3 del sabato mattina il tedesco con la sua rossa fa il miglior tempo, questa volta però è Hamilton a piazzarsi alle sue spalle, staccato di soli 17 millesimi. Qualifiche: a sorpresa in FP1 viene eliminato Iceman, che per lasciare maggiore spazio tra sé e e altre vetture passa per il suo giro lanciato quando la bandiera a scacchi è ormai stata sventolata. Le due Mercedes si impongono sin da subito ed al termine della Q3 è Lewis Hamilton a far segnare la propria 45a pole position, seguito da Rosberg e Vettel. Gara: al via Rosberg ha uno spunto migliore e si porta in testa, ma la gara viene immediatamente raffreddata dall’ingresso della safety car, in seguito ad un imprecisato scontro tra la monoposto di Räikkönen e quella di Alonso, che se la vede davvero brutta per qualche attimo, uscendone fortunatamente incolume. Alla ripartenza la situazione non varia davanti, mentre dietro si assiste ai sorpassi di Pérez (Force India) e Valtteri Bottas (Williams). Dal giro 34 rientrano ai box i primi quattro e Rosberg mantiene il suo vantaggio, mentre ad Hamilton vengono inflitti 5 secondi di penalità all’arrivo per aver tagliato la linea bianca in uscita dai box. Al terzo posto si piazza Massa, che sfrutta una complicazione ai box Ferrari per sorpassare Vettel. Nonostante una serie di attacchi il tedesco non riesce a salire sul podio e così dopo il duo Mercedes sale sul podio il brasiliano, per lui il primo stagionale. Rosberg ha soli 10 punti di distacco da Hamilton nel mondiale ora.

Migliore Edizione Per Gli Autori:

Edizione 1975:  alla vigilia del Gran Premio il clima si fa teso, in quanto Niki Lauda su Ferrari potrebbe laurearsi campione del mondo per la prima volta qualora arrivasse a punti davanti ad Emerson Fittipaldi e Carlos Reutemann. Tra il venerdì ed il sabato si verificano diversi incidenti tra cui quelli di Wilson Fittipaldi, Carlos Pace e Brian Henton. La pole position è firmata da Niki Lauda in 1’34’’850, in prima fila con lui c’è James Hunt su Hesket – Cosworth, terzo Fittipaldi; i tempi presi in considerazione sono quelli del venerdì, poiché a causa di una persistente pioggia il sabato non fu possibile compiere giri veloci. Domenica, nel corso, del warm up, si verifica il tragico incidente di Mark Donohue: a causa di una gomma esplosa in piena curva il pilota nulla può fare per controllare la usa Penske, che esce dalla pista finendo contro dei tabelloni pubblicitari. Il pilota ancora cosciente morirà tre giorni più tardi dopo un’operazione per esportare un grumo di sangue dalla testa; nell’incidente muoiono anche due addetti alla pista. Gara:  Al via Lauda è davanti ad Hunt e Patrick Depailler, autore di un’ottima partenza. Dietro al pilota della Tyrrell si posero  Fittipaldi,  Stuck,  Regazzoni, Pace e Vittorio Brambilla. Nel corso del primo giro Pace viene passato dall’italiano. Brambilla poco dopo passa anche Regazzoni, afflitto da noie al cambio,ed il giro seguente Fittipaldi, che è stato superato anche da Stuck poco prima. Il pilota della March sponsorizzata “Beta” tra quinto e sesto giro passa anche Stuck e Depailler, ponendosi alle spalle del duo Lauda-Hunt.  Al 15° giro Lauda viene passato sia da Hunt che da Vittorio, mentre la pioggia intanto aumenta di intensità. Al giro 19 Brambilla prende il comando, sfruttando un’indecisione di Hunt in una fase di doppiaggio.  Le condizioni meteorologiche sono tali però che la direzione di gara decide per la sospensione del Gran Premio. Vince Vittorio Brambilla per la prima volta in carriera, facendo segnare anche il giro più veloce. Vista la breve durata vennero assegnati solo metà dei punti previsti ai primi sei piloti. Lauda arriva sesto con mezzo punto guadagnato, il che non gli permette di vincere il titolo mondiale, che giungerà comunque di lì a poco.

Migliore Edizione Per I Lettori:

Questa volta abbiamo avuto un pareggio, pertanto verranno riportate entrambe le edizioni da voi scelte.

 

Edizione 1982: la Renault annunciò, che dal 1983, avrebbe fornito i suoi motori turbo anche alla Lotus. Per la prima volta la casa francese diventava fornitrice per un altro costruttore. Il leader del campionato Didier Pironi, infortunatosi nelle prove del GP di Germania, non era più in pericolo di vita ma la sua partecipazione al campionato mondiale era ormai conclusa. Qualifiche: la giornata  molto calda rese le gomme da tempo molto morbide, tanto che resistevano un solo giro. Nelson Piquet ottenne al venerdì il miglior tempo, con 1’27”612 seguito dal compagno di squadra Riccardo Patrese, mentre subirono problemi tecnici le Renault e l’Unica Ferrari di Tambay. Il sabato non ci furono piloti in grado di battere i due della Brabham e per la BMW fu la prime pole position come motorista. Gara: il poleman mantenne il comando alla partenza, conducendo davanti ad Alain Prost e Riccardo Patrese. Ma già alla fine del primo giro il francese era stato scalzato dall’italiano, mentre si ritirarono le due Alfa Romeo e la Williams di Daly. Al 18° passaggio Piquet entrò ai box per il cambio gomme programmato ma lo fece troppo presto, cogliendo di sorpresa i propri meccanici e rientrò in gara quarto. Al giro 23 anche il compagno di scuderia  effettuò il cambio gomme: questo fu molto più rapido e ciò permise all’italiano di tornare in gara primo, davanti a Prost, de Angelis, Piquet e Rosberg. Peccato che solo 5 giri dopo Patrese ruppe il motore e fu costretto al ritiro, così come Piquet che ebbe noie all’elettronica alla 32a tornata. Al giro 49 il guasto all’alimentazione costrinse Prost al ritiro. Si mise a condurre Elio de Angelis, per la prima volta nella sua carriera, ma con Rosberg sempre più vicino. Il finlandese riuscì ad azzerare il distacco tanto da portarsi in scia al pilota italiano dopo l’ultima curva, ma senza riuscire a passarlo per soli 0″050, all’epoca secondo distacco più ridotto per una gara di Formula 1. Fu la prima vittoria in carriera per l’italiano.

 

Edizione 1999: a causa dell’incidente di Silverstone, la Ferrari sostituisce l’infortunato Michael Schumacher con il finlandese Mika Salo, mentre le aspettative di portare a casa il mondiale piloti si concentrano tutte sul secondo pilota, Eddie Irvine, ufficialmente in lotta con Mika Häkkinen (McLaren – Mercedes). Il sabato al termine delle qualifiche sembra non esserci speranza per la scuderia di Maranello: le due McLaren sono davanti a tutti con Mika primo, davanti al compagno Coulthard, mentre Irvine è terzo staccato di un secondo. Gara: succede l’inaspettato. Al via Häkkinen viene affiancato da Coulthard: i due procedono appaiati fino alla seconda curva, quando lo scozzese tenta un attacco sul compagno di squadra finendo però col toccarlo. Il finlandese va in testacoda, ripartendo in ultima posizione, mentre Coulthard prosegue indisturbato in testa alla corsa. Contemporaneamente più indietro Salo (partente 9°)  tampona Johnny Herbert (Stewart – Ford): come risultato il pilota della Ferrari deve sostituire il musetto della sua vettura, mentre l’inglese perde l’alettone posteriore, ripartendo dai box con diversi giri di svantaggio. Giro dopo giro Coulthard mantiene la testa della corsa fino al suo pit stop, attorno a metà gara, quando passa in prima posizione Irvine, che spinge al massimo fino al suo rifornimento, avvenuto al 42° giro. Quando il pilota della Ferrari torna in pista è davanti al rivale: Coulthard tenta di sorpassarlo fino al traguardo, ma deve accontentarsi del secondo posto. Irvine conquista così la seconda vittoria stagionale e in carriera, davanti a Coulthard e Mika Häkkinen, autore di una gran rimonta dal fondo del gruppo. In ottica mondiale il finlandese è primo con 44 punti, secondo il nordirlandese che con l’insperata vittoria si riporta a due sole lunghezze, lasciando il titolo ancora tutto da decidersi.

RECORD

Giro prova: 1:07.908 – M Schumacher – Ferrari – 2003
Giro gara: 1:08.337 – M Schumacher – Ferrari – 2003
Distanza: 1h24:04.888 – M Schumacher – Ferrari – 2003
Vittorie pilota: 3 – A Prost
Vittorie team: 6 – McLaren
Pole pilota: 3 – N Piquet/ N Lauda/ R Arnoux
Pole team: 7 – Ferrari
Migliori giri pilota: 3 – D Coulthard
Migliori giri team: 8 – McLaren
Podi pilota: 5 – D Coulthard
Podi team: 20 – Ferrari

Albo d’oro

  1. 1964 L Bandini – Ferrari
  2. 1970 J Ickx – Ferrari
  3. 1971 J Siffert – BRM
  4. 1972 E Fittipaldi – Lotus-Ford Cosworth
  5. 1973 R Peterson – Lotus-Ford Cosworth
  6. 1974 C Reutemann – Brabham-Ford Cosworth
  7. 1975 V Brambilla – March-Ford Cosworth
  8. 1976 J Watson – Penske-Ford Cosworth
  9. 1977 A Jones – Shadow-Ford Cosworth
  10. 1978 R Peterson – Lotus -Ford Cosworth
  11. 1979 A Jones – Williams -Ford Cosworth
  12. 1980 J-P Jabouille – Renault
  13. 1981 J Laffite – Ligier -Matra
  14. 1982 E de Angelis – Lotus-Ford Cosworth
  15. 1983 A Prost – Renault
  16. 1984 N Lauda – McLaren-TAG Porsche
  17. 1985 A Prost – McLaren-TAG Porsche
  18. 1986 A Prost – McLaren-TAG Porsche
  19. 1987 N Mansell – Williams-Honda
  20. 1997 J Villeneuve – Williams-Renault
  21. 1998 M Häkkinen – McLaren-Mercedes
  22. 1999 E Irvine – Ferrari
  23. 2000 M Häkkinen – McLaren-Mercedes
  24. 2001 D Coulthard – McLaren-Mercedes
  25. 2002 M Schumacher – Ferrari
  26. 2003 M Schumacher – Ferrari
  27. 2014 N Rosberg – Mercedes
  28. 2015 N Rosberg – Mercedes

 

Andrea Villa, Matteo Bramati.

Fonti: Brembo, Pirelli.

 

 

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